RC Pordenone Alto Livenza
“Il Rotary è dove si discutono idee, si incontrano leader e si prendono iniziative per creare cambiamenti positivi e durevoli nelle comunità del mondo.”
“La sfida del sapere e dell’educazione nella società 4.0” è stata il tema sviluppato con la partecipazione del Magnifico Rettore dell’Università di Udine Alberto Felice de Toni e nel contesto e nell’esperienza avanzata della Lean Experience Factory, organizzata da Rotary Club Pordenone Alto Livenza e San Vito, sul tema. Presente anche un rappresentante del Rotary Graz (Austria).
Grande partecipazione di giovani, quasi una ventina dal Rotaract e sette studenti liceali che hanno dialogato con il Magnifico Rettore.
Il Presidente del Rotary Pordenone Alto Livenza, Luigi Campello e la Presidente del Rotary San Vito, Cristina Strasiotto hanno salutato i partecipanti molto numerosi. Luigi Campello ha ricordato come “Il Rotary al servizio della società 4.0” e l’azione per lo sviluppo giovanile siano i due obiettivi cardinali dell’annata e come, in questa serata, si concretizzi una sintesi felice e feconda fra essi. Paolo Candotti, direttore Unindustria Pordenone, ha condotto i presenti nella storia e nella missione della Lean Experience Factory, nata nel 2011 come iniziativa congiunta di Confindustria Pordenone e McKinsey Company, con l’obiettivo di trasmettere in un ambiente di produzione reale, le conoscenze teoriche e pratiche sui migliori strumenti tecnici e organizzativi innovativi. Sviluppatasi poi anche come Digital Innovation Hub nell’ambito del piano Governativo Industria 4.0, ha avuto l’attestazione dal Ministro Carlo Calenda, qui in visita, che ha anche dato mandato per la sua estensione.
Il Magnifico Rettore dell’Università di Udine Alberto Felice de Toni, ha poi illustrato come stanno cambiando i modelli di business delle imprese e i profili professionali delle persone sulla spinta della digitalizzazione e della globalizzazione. E saranno sempre le persone, il fattore umano a fare la differenza. L’Innovazione nascerà dove la creatività umana, “Human driven” (guidata da valori come Bellezza, Design, Estetica …), generatrice di disordine, si incontrerà con lo sviluppo tecnologico “Digital Driven”, apportatore di opportunità, di soluzioni e di ordine. Il valore dei prodotti e dei servizi si trasferirà sempre di più dalle imprese ai consumatori per l’effetto combinato di queste due dinamiche innovative. Serviranno nuove competenze e nuove capacità per vivere nella complessità e nell’interazione feconda sviluppo tecnologico e risorse umane. I sistemi garantiranno razionalizzazione, stabilità e controllo. Le risorse umane dovranno essere creative, innovative e divergenti per rispondere con esplorazione, possibilità e presidio.