L’arte dona una seconda possibiltà

RC Milano Arco della Pace

“Felicità e Pace in questo mondo” è il titolo del musical messo in scena dai detenuti del carcere di Opera il 12 febbraio 2019 su iniziativa del Rotary Arco della Pace.
Attività artistica come testimonianza per una possibilità di riabilitazione. Ecco l’idea dirompente che da alcuni anni il carcere di massima sicurezza Milano – Opera promuove grazie alla collaborazione con la cantautrice e regista Isabella Biffi – in arte “Isabeau”.
La casa di reclusione di Milano – Opera è la più̀ grande per numero di detenuti definitivamente condannati rispetto alle 225 carceri italiane, con 1.400 detenuti di cui 1.300 con condanne definitive. È un carcere di massima sicurezza. Da oltre dieci anni, all’interno della casa di reclusione di Milano – Opera, è stato avviato un “Laboratorio artistico del Musical”: gli spazi intramurali dedicati al laboratorio sono finalizzati al recupero e al reinserimento lavorativo dei detenuti afferenti al circuito Alta Sicurezza, categoria più̀ difficilmente avviabile al reinserimento sociale sia per l’entità̀ che per le tipologie di condanne.
Il musical “Felicità e Pace in questo mondo” è andato in scena portando alla ribalta non solo persone con un passato ingombrante, ma anche e soprattutto l’idea che esista una seconda possibilità per chi sconta pene pesanti, anche all’interno delle mura del carcere.
Il desiderio di vicinanza e partecipazione al progetto ha condotto Rotary Club Milano Arco della Pace a organizzare una serata di spettacolo, ma soprattutto di emozioni profonde.
All’evento hanno partecipato il Governatore Franz Müller, la Presidente Maddalena Arlenghi, tutti i rotariani del Club, i loro amici e 60 ragazzi dell’Istituto Tecnico Bertarelli di Milano, accompagnati dai loro insegnanti. Emozioni condivise dagli spettatori e dagli “artisti per una sera”.
Così l’avvocato Maddalena Arlenghi, Presidente del Rotary Club Milano Arco della Pace: “Sono orgogliosa come rotariana di essere portatrice di un messaggio pacificatore. Credo sia cruciale da parte della società far sentire a chi ha sbagliato e sconta una giusta pena che c’è un’altra possibilità di riscatto che li aspetta.”
Nel corso della serata, a uno degli interpreti che avrebbe finito la sua pena il giorno successivo, è stata consegnata una targa del Rotary Club Milano Arco della Pace con un augurio: “Dall’esperienza artistica lo sprone per future splendide vittorie”.
È stata un’occasione per dimostrare con la propria vicinanza e partecipazione la condivisione del progetto di recupero educativo, in particolare anche la capacità dei Rotary milanesi di condividere una attività̀ di alto profilo sociale in cui è prioritario il valore della presenza e della condivisione di ideali piuttosto che la mera donazione economica.