Rotariadi, chi partecipa ha già fatto strike!
In questo anno “strano” in cui si cerca di riprendere le attività in presenza, le Rotariadi stanno facendo la loro parte anche da questo punto di vista. Molti club faticano ancora a trovarsi in presenza con numeri accettabili, ma per le Rotariadi troviamo ben 77 giocatori, tra rotariani e amici, che si sono dati appuntamento al bowling, per la competizione individuale organizzata dal Rotary Monza Nord Lissone.
Non siamo di certo vicini ai numeri pre-covid, quando si passavano agevolmente le 100 presenze, ma questo è già un bel segno di ripresa e di voglia di ricominciare. Mascherine, gel igienizzante, contatti parzialmente limitati sono ancora d’obbligo, perché, nonostante le norme meno stringenti, il maledetto virus non è ancora superato. Quindi, con un po’ di attenzione ci siamo finalmente (ri)trovati e divertiti per una sera, senza pensare a guerre ed epidemie.
Come al solito la gara ha visto le classifiche sia individuali che divise per club, ma durante la serata per tutti il pensiero era di giocare, divertirsi e incontrare persone che non si vedevano da tempo, come è stato nel mio caso. Pur non facendo parte di un club partecipante delle Rotariadi, quando posso, cerco di non mancare a questi appuntamenti e ogni volta il tragitto ingresso-tavolo iscrizioni è una corsa a ostacoli tra saluti e chiacchiere con vari amici che vedo troppo di rado. Tra queste chiacchiere ci sono anche quelle che ho avuto modo di fare con delle Rotaractiane ed ex Rotaractiane, da pochissimo tempo. Le Rotariadi sono amicizia, sana competizione, raccolta fondi, convivialità e voglia di divertirsi, cose che attraggono amici di ogni età e generazione, proprio come nel caso di Cora e Giulia e tutti gli altri giovani che non posso elencare. Da responsabile dell’azione giovanile del nostro distretto, oltre a loro, ho avuto il piacere di vedere tanti giovani interagire con gli anziani e questo spirito mi piacerebbe rivederlo quotidianamente nei nostri club tra soci, rotaractiani e parenti. Questa è un’altra potenzialità delle Rotariadi che spero venga compresa e sfruttata al meglio da parte di tutti.
Collaboriamo, invitiamo, partecipiamo senza innalzare barriere generazionali, anzi abbattiamo quelle che già stupidamente ci sono e scopriremo che gli anziani non sono noiosi e che i giovani non sono degli scapestrati ma, invece, sono ricchi di potenzialità e nuove idee. Bisogna solo parlare, ascoltarsi, proporre le proprie idee e riflettere su successi e sconfitte. Lo sport unisce. Partiamo da qui e miglioreremo anche noi come persone e come soci.
Ora, immagino vorrete sapere anche come sono andate le gare e scoprire chi è il Fred Flinstone?
Andrea Brianza