Leadership al femminile e spirito d’innovazione

RC Milano Duomo

«Mai fermarsi. Trovare sempre qualcosa di nuovo per andare oltre, per vedere il mondo da un’altra prospettiva, per rischiare e per osare». Con queste parole Lara Botta, Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria e Vice Presidente, Chief Digital Officer e Business Development Manager della Botta Packaging, ha concluso la serata organizzata dal Rotary Club Milano Duomo il 19 settembre scorso.

Un altro genere di imprenditoria, questo il titolo emblematico dell’evento che ha visto questo grande esempio di imprenditoria e leadership al femminile, Lara Botta, riscuotere un calorosissimo successo. Attraverso video e immagini, la dott.ssa Botta ha invitato il pubblico a riflettere su come, nella storia, sia stato il continuo cambiamento a portare miglioramenti e consentire così di evolvere verso traguardi che, soltanto fino a poco tempo fa, sembravano assolutamente irraggiungibili. «Guardare le cose da un’altra prospettiva ci permette di andare oltre, di trovare nuove soluzioni allo status quo delle cose – afferma Lara – Finora, tanti ruoli professionali sono rimasti associati al genere maschile: uno fra tutti, la direzione e gestione aziendale. Eppure, molti non sanno a esempio che, secondo una ricerca del BCG (Boston Consulting Group), nonostante siano le start up costituite e gestite da uomini a ricevere le sovvenzioni più cospicue, sono quelle invece gestite da donne a generare il doppio del fatturato».

Partendo da questa introduzione la relatrice ha raccontato come, vedendo le cose da un’altra prospettiva, è riuscita a portare una grande innovazione nell’azienda di famiglia operante nel settore degli imballaggi in cartone ondulato. La sua storia, d’altra parte, è emblematica. Nata a Milano, Lara inizia la sua carriera presso la Roche, azienda farmaceutica multinazionale. Dopo quasi dieci anni vissuti all’estero, decide di tornare in Italia ed entrare nell’azienda di famiglia, la Botta Packaging, mettendo a frutto le nozioni e il metodo appresi. Attualmente si occupa di innovazione digitale e sviluppo aziendale. La sua visione si basa sull’ottica kai-zen secondo la quale ogni aspetto del lavoro può continuamente essere migliorato. La sua naturale propensione all’innovazione fa sì che abbia sempre lo sguardo rivolto all’esterno per cogliere tutte le opportunità di crescita e miglioramento che si presentano.

Sempre in prima linea per la riduzione degli stereotipi di genere e la valorizzazione della diversity come elemento competitivo di crescita, sostiene questo suo impegno anche attraverso le cariche ricoperte nel corpo associativo imprenditoriale del territorio. Lara, oltre a essere Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è stata anche Vice Presidente dei Giovani Imprenditori Assolombarda e Vice Presidente del Gruppo Giovani Regione Lombardia. «Finché non troviamo strade nuove – aggiunge Lara – saremo obbligati a vedere le cose così come le abbiamo sempre viste, senza cambiare ottica. Fidiamoci del cambiamento, puntiamo sull’innovazione, crediamo nelle capacità imprenditoriali e nelle doti di leadership delle donne. I risultati potrebbero essere sorprendenti».

Lara si è soffermata quindi sulla sua partecipazione alla serata organizzata dal Rotary Club Milano Duomo, felice per l’accoglienza ricevuta ed entusiasta del mondo Rotary. «Avevo avuto modo di conoscere il Rotaract in gioventù, tramite amicizie che ne facevano parte. Ho scoperto il mondo del service andando a dare da mangiare a persone bisognose – sottolinea – e avevo partecipato a qualche evento più ludico, anche internazionale. Ero trasportata dagli eventi all’epoca e, andando sporadicamente non coglievo tutte le sfaccettature e il lavoro dietro di ognuno dei partecipanti. Alla serata organizzata dal Rotary Club Milano Duomo, in particolare, ho trovato tutti molto gioviali, curiosi e aperti a conoscere una persona nuova. La parte più bella è stata quella di sentire di aver dato un contributo apprezzato. Le domande spontanee mi hanno fatto sentire a mio agio, come se la mia storia, che non trovo particolarmente strana, avesse potuto dare spunti di interesse, di coraggio, di motivazione a fare meglio. Riuscire a far passare la passione e la voglia di fare, motivando le persone, è una delle parti più stimolanti del raccontarsi. È una sorta di give back che mi dà la carica per proseguire».

Abbiamo chiesto, infine, a Lara quali sono gli aspetti del Rotary che apprezza di più. «Adoro il confronto e ritengo che da ogni persona si possano trarre insegnamenti, sia dal know how che dalle esperienze le più disparate. La voglia di raccontarsi, aprirsi e trovare spunti e collaborazioni di idee tra professionisti e imprenditori di vari settori è una parte che mi affascina. Il lavoro è parte integrante della mia vita, e poterne condividere la passione con gente sulla stessa lunghezza d’onda è un aspetto che apprezzo moltissimo».

Lara Botta: un esempio emblematico, dunque, di eccellenza tutta declinata al femminile e di pura leadership manageriale. Un’ottima testimonial di quello che, per il Rotary Club Milano Duomo, si conferma il leitmotiv dell’Anno Rotariano 2019-2020 presieduto da Marco Capuzzello. «Il mio anno è proprio iniziato con questo leitmotiv, la Leadership e tutte le sfaccettature che questa può avere per aiutarci a pensare fuori dagli schemi e creare innovazione continua in quello che facciamo. Questa tematica viene vista sia a livello professionale ma anche, e soprattutto, a livello rotariano, dove è proprio la nostra leadership ad aiutarci a ripensare il Rotary in veste moderna ed attraente. Le prime serate organizzate finora sono state tutte rivolte a dare enfasi alla Leadership declinata al femminile, portando l’attenzione sul ruolo delle donne in contesti manageriali dove c’è ancora un forte predominio maschile e andando a enfatizzare le capacità femminili di approccio alle opportunità in modo differente e motivante. Nella serata in cui è stata nostra ospite Lara Botta, per esempio, si è percepito come, pur in un contesto apparentemente standardizzato come quello della produzione di ondulati, ci sia stata la possibilità di ripensare il modello di business in un contesto moderno di trasformazione digitale. Sono cambiate le regole del gioco e non possiamo più giocare in difesa: diventa imperativo andare all’attacco, portando innovazione sul mercato. È questo che Lara ha voluto trasmettere nel suo intervento e che ci porta a riflettere su come possiamo tramutare questo in un contesto rotariano». Conclude quindi il Presidente del Rotary Club Milano Duomo: «Il motto di quest’anno è proprio Il Rotary connette il mondo con l’obiettivo di apportare cambiamenti positivi e duraturi nelle nostre comunità. Ecco, proprio questo è il nostro compito di rotariani e, in tale contesto, la Leadership rappresenta lo strumento indispensabile per ripensare alla nostra società e apportare i cambiamenti necessari per migliorare la qualità delle nostre vite».

Anna Maria Girelli Consolaro