Correva l’anno 2007 quando ho scoperto il progetto Mentoring, in occasione del Congresso annuale del Rotary International.
Rimasi subito attratto e poi affascinato dalla apparente semplicità del progetto e dalla sua delicatezza.
Sentivo il bisogno di passare dalle parole ai fatti, di un impegno concreto, che mi vedesse impegnato in prima persona.
Ho scoperto più tardi quanto invero fosse profondo, incisivo ed efficace.
Sono passati dieci anni.
Ho conosciuto lunghissimi, interminabili silenzi, in quella auletta che custodiva i segreti di un bambino che non voleva crescere, che non voleva diventare grande, lui schiacciato da macigni enormi, che pur opprimendolo erano diventati la sua corazza, non scalfibile.
Ho imparato ad avere pazienza, la nostra amicizia ha travalicato i confini del tempo. Ora lui è un giovanotto che ha trovato la sua dimensione nella famiglia e nel lavoro.
Ho conosciuto la rabbia di un bambino senza patria, intelligentissimo, in perenne movimento, un fiume di parole per affermare sé stesso, con il bisogno di sentirsi accettato, pronto a rinnegare le sue origini.
Abbiamo ripercorso insieme il viaggio della sua breve ma intensa vicenda personale, a ritroso dall’Europa all’Africa.
Ora è tornato da dove era venuto, ha completato il cammino, spero stia bene.
Ho conosciuto un cucciolo gioioso, che sublima le sue pene creando storie virtuali, film fantastici, balli e canzoni, per scappare da una realtà scomoda, carente.
Ho conosciuto, e coordinato senza apparire, adulti, tanti, persone meravigliose che hanno il coraggio di riscoprire il fanciullino che è in loro, che è in tutti noi, di manifestarlo.
Persone che hanno il coraggio di ascoltare, di esserci all’appuntamento perché questo è il segreto del Mentoring: esserci, ascoltare, giocare, condividere e poi integrare.
Sono passati dieci anni…ora desidero passare il testimone e tornare a fare il soldato semplice, perché credo che altri potranno portare nuove idee e migliori energie.
Grazie a tutti i telemaco e a tutti i mentori, grazie a Cinzia, il mio riferimento sicuro, grazie a Rita Colombo, il mio “braccio armato” sempre schierata dalla parte dei bambini, grazie a Maria Rosa, la mia mentore.
Fabrizio