«Non c’è alcun fiore, in nessun giardino del mondo,
bello come un bambino seduto sulle ginocchia della madre.
Nel cielo ci sono stelle splendenti,
sul fondo dei mari perle meravigliose,
ma la bellezza del mondo è nel sorriso dei bambini».
Romano Battaglia
Nonostante quello che stiamo attraversando sia da considerarsi un periodo tristissimo, il nostro impegno di rotariani, ovunque presenti nel mondo, non deve venire meno, anzi deve essere ancora più forte e determinato.
Il nostro impegno, da oltre un secolo scandito dal motto “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, deve essere ulteriormente rafforzato, sia nell’affrontare attraverso le nostre competenze e professionalità un nemico pericoloso e invisibile come il COVID-19, sia nel portare a termine gli obbiettivi che ci siamo posti ad inizio anno.
Se è pur vero che questa pandemia ha sconvolto tutto il nostro programma rotariano dell’anno, è anche vero che siamo stati stimolati a sperimentare un modo nuovo per rimanere connessi con i nostri soci, con i club e – non ultimo – con il Distretto: abbiamo imparato a utilizzare meglio le tecnologie, soprattutto la video conferenza, e questo ci ha permesso di continuare a parlare di Rotary, a confrontare le nostre idee, a costruire progetti.
Siamo stati anche capaci di programmare conviviali telematiche, con il coinvolgimento di relatori che le hanno rese particolarmente interessanti, con una partecipazione spesso nutrita al di là di ogni aspettativa; abbiamo reso il nostro incontrarci digitalmente così proficuo e bello da considerarlo “normale”, tanto da aver anche azzardato la spillatura “virtuale” di nuovi soci, soci “veri”, anzi verissimi e motivatissimi. In questi giorni spesso ho detto, e ne sono davvero convinto, che il COVID-19 passa (si spera quanto prima), ma che l’attività rotariana prosegue perché -vinta questa battaglia- saremo chiamati ad affrontarne molte altre.
Come sappiamo, il mese di aprile è quello che il Rotary dedica alla salute materna e infantile.
Mai come quest’anno la salute appare in tutta la sua importanza, in particolare quella delle madri e dei bambini che in tanti luoghi della terra, purtroppo, è ancora carente.
La tutela della salute delle mamme e dell’infanzia è un tema molto caro al Rotary: preservarla è una questione di enorme importanza socio-sanitaria, che richiede sforzi sempre più grandi, investimenti, energie e impiego di ingenti risorse finanziare.
La Fondazione Rotary è attiva da tempo per raggiungere questo obiettivo e milioni di dollari sono stati spesi per interventi che hanno agevolato la cancellazione di malattie endemiche e la cura di altre, ma quanto fatto, nonostante la situazione sia migliorata, ancora non basta.
È noto, d’altronde, che tra i fattori che determinano il positivo destino di un bambino – insieme al luogo della nascita, alla condizione educativa ed economica della famiglia – vi è certamente la disponibilità di cure mediche.
Oggi l’immunizzazione è una delle più importanti conquiste della salute pubblica e dobbiamo fare in modo che ogni bambino possa essere protetto.
L’uso di vaccini ha, in molte parti del mondo, quasi eliminato le malattie che una volta erano diffuse, grazie anche alla campagna per l’eradicazione della Polio, che ha permesso di far vivere bambini, seppure in aree disagiate, in condizioni fisiche tali da consentirne la sopravvivenza.
Non solo la salute dei bambini va salvaguardata, ma anche quella delle madri: dalla gravidanza al parto, da questo al puerperio, occorre che le mamme siano protette, per potersi poi dedicare in modo consono al bambino.
Purtroppo ogni anno ancora più di 500.000 donne muoiono per cause collegate al parto e circa 7 milioni di bambini muoiono prima di aver raggiunto i 5 anni di età a causa della malnutrizione, di un’inadeguata assistenza medica e delle cattive condizioni igienico-sanitarie dei luoghi in cui vivono.
Eppure molte di queste morti potrebbero essere evitate, se venissero migliorate le condizioni mediche e quelle socio-economiche dei luoghi in cui si verificano questi drammi.
Il Rotary non può e non deve restare indifferente: i nostri sforzi debbono continuare senza abbassare mai la guardia, cercando non solo di fornire farmaci e cure, ma anche trovando soluzioni adeguate a migliorare la vita in quelle comunità, spesso prive delle più elementari norme igieniche e sanitare, a partire dall’acqua potabile.
Ebbene che questo mese di aprile sia davvero il mese per una rinnovata speranza!
Che ci porti, soprattutto, a superare questo particolare momento con la consapevolezza che potremo rinnovarci, in alcuni casi reinventarci, riconsiderando le nostre priorità, i nostri comportamenti, rivalutando quelli che sono i veri valori ed aspetti importanti di ogni vita!
Augurandovi che questa Santa Pasqua porti a tutti voi e alle vostre famiglie pace e serenità, con grande affetto vi saluto caramente. Il Rotary connette il Mondo
Giuseppe Navarini