Lettera del Governatore – Gennaio 2020

Buon anno cari amici e amiche rotariane! Che questo sia un anno ricco di entusiasmo e di successi.
Gennaio è il mese dedicato all’Azione Professionale, che rappresenta l’essenza del Rotary: l’elemento che contribuisce ad aumentare la motivazione dei soci e che distingue il Rotary dalle altre organizzazioni di volontariato.
Mettere le proprie competenze professionali al servizio della collettività, aiutare i giovani a realizzare le proprie aspirazioni lavorative, guidare e incoraggiare gli altri nella crescita professionale: con queste attività si realizza l’azione professionale che rappresenta una delle cinque vie di azione del Rotary e che ha come obiettivo la promozione dell’osservanza di elevati principi morali nello svolgimento di ogni professione e la diffusione del ‘’valore del servire’’.

Il compito di noi rotariani non è quello di raccogliere fondi a sostegno di organizzazioni di volontariato che svolgono la loro attività, ma quello di utilizzare le nostre abilità, professionalità e risorse, connettendoci anche con le istituzioni, per progettare e realizzare progetti ambiziosi che rispondano ai bisogni della collettività, per servire al meglio l’interesse comune.
Paul Harris ha definito il Rotary «modello di vita che cerca di conciliare l’eterno conflitto tra il legittimo desiderio del proprio guadagno e il dovere di usarlo al servizio della Comunità». Un modello di vita impegnato all’osservanza di principi etici quali l’integrità, l’onestà e l’educazione, il rispetto civico, il senso di responsabilità, la correttezza e il rispetto della persona.
Nella sua ultima comunicazione, il Presidente del Rotary International Mark Daniel Maloney scrive: «l’impegno del Rotary per l’azione professionale ha per base i più elevati standard etici negli affari e nelle professioni, e il riconoscimento della nobiltà di ogni tipo di lavoro utile e della dignità dell’attività occupazionale di ogni rotariano in quanto opportunità di servire la società. Quest’ultimo punto è veramente importante. Qualunque sia la nostra professione, tutti noi diamo un grandissimo contributo al mondo quando lavoriamo con integrità e ci atteniamo sempre alla prova delle quattro domande».

La prova delle quattro domande, ideata nel 1932 dal PI Herbert J. Taylor (“ciò che penso, dico o faccio: risponde a verità? è giusto per tutti gli interessati? promuoverà buona volontà e migliori rapporti d’amicizia? sarà vantaggioso per tutti gli interessati?) e il Codice deontologico del Rotary indicano le basi per il comportamento etico nello svolgimento dell’attività professionale e nella vita privata. La prova delle quattro domande, adottata dal R I nel 1934, costituisce il fondamento sul quale è basato il comportamento etico di tutti noi rotariani.

Nel corso delle visite ai club ho avuto modo di conoscere le molte iniziative che vedono coinvolti in prima persona i rotariani, progetti che spesso non necessitano di risorse economiche ma che vedono i soci offrire la loro professionalità, competenza e capacità per risolvere i problemi della comunità e che hanno nella nostra società, nella scuola, nello sviluppo delle giovani generazioni, un effetto significativo.
Questa è l’essenza stessa dell’esperienza rotariana, ciò che maggiormente ci contraddistingue e ci fa onore. Usiamo, quindi, le nostre doti e capacità per fare la differenza nelle comunità, impegniamoci a vivere il nostro sodalizio, con impegno e consapevolezza mettendo l’azione al centro della nostra attività di servizio consapevoli che con l’esempio si potranno raggiungere importanti risultati.
Sempre secondo Maloney «il Rotary è ammirato per la sua azione professionale e per i valori consolidati che instilliamo in tutti i nostri rapporti d’affari. Nel continuare a lavorare per far crescere il Rotary, ricordiamoci sempre che l’azione professionale rimane una motivazione essenziale, per i potenziali soci, per affiliarsi al Rotary».

Per aumentare il coinvolgimento dei soci nei progetti e nei programmi e migliorare le connessioni e la reciproca conoscenza all’interno dei club, potrà essere utile organizzare, nel corso dei prossimi mesi, momenti durante i quali si potranno condividere, anche con amici non rotariani, le diverse esperienze e attività dei soci, sollecitando, in particolare, i nuovi affiliati a tenere una relazione sulla loro professione e specializzazione o su un tema di specifico interesse.
«Il Rotary connette il mondo, e far conoscere l’azione professionale del Rotary a più persone, di tutte le professioni e in tutte le fasi della loro carriera, servirà a far crescere la nostra organizzazione e a renderla più forte e ricca di diversità».

Vi aspetto numerosi sabato 18 gennaio p.v. al seminario sull’Azione Professionale nella Sala Alessi del Comune di Milano come da programma che segue. Si parlerà di sfide dell’innovazione, e verranno presentati due esempi di progetti che vedono molti rotariani del nostro Distretto coinvolti attivamente. Spero che l’opportunità del seminario del 18 gennaio sia di ispirazione per altri progetti utili alla nostra comunità e di soddisfazione per i rotariani, promuova buona volontà e migliori rapporti d’amicizia, sia vantaggioso per tutti gli interessati.

«La vera leadership è tutta racchiusa in una questione di altruismo. Significa aiutare gli altri a raggiungere le loro aspirazioni, ad alleviare le loro difficoltà, in modo da farli sentire liberi» (Kalyan Banerjee, PI 2011-2012).

Vi saluto affettuosamente e a presto.