Care amiche e cari amici,
nel calendario rotariano il mese di giugno è dedicato ai Circoli Rotary (o fellowship): come sapete si tratta di gruppi che, per essere vincenti, uniscono all’amicizia un hobby comune e ai quali partecipano molti rotariani, o ne sono stati promotori. Come sempre, nel Rotary non basta infatti una passione comune ma serve Amicizia, che è uno dei nostri Valori fondanti. Ciascuno di noi può dire di aver trovato Amicizia nel Rotary. Io soprattutto, arrivata all’ultimo mese del mio mandato e preparandomi al Congresso, posso dire con certezza di avervi avuto al mio fianco, con amicizia e calore: mi avete accompagnato in questo straordinario percorso con la vostra presenza, il vostro entusiasmo, le vostre lettere e messaggi, il vostro coinvolgimento. Abbiamo viaggiato insieme e spesso in velocità, perché molte erano le cose da fare insieme e alcune del tutto nuove, con la preoccupazione delle molte incognite che possono capitare in un cammino così serrato e pieno. Abbiamo viaggiato senza troppi bagagli, con uno zaino leggero, portando con noi i nostri Valori, passione, cuore e buon senso e lasciando a casa tutto ciò che nel Rotary non serve, o non dovrebbe servire. Prima fra tutte l’autoreferenzialità, che purtroppo a volte ancora ci caratterizza, anche se in misura sempre minore. Ne ho parlato spesso con voi, nel corso di ciascuna delle 50 visite fatte e sempre ho raccolto i vostri cenni di assenso e di condivisione a una maggiore semplificazione. Semplificazione che, tra l’altro, è anche una delle chiavi per una maggiore attrattività del nostro Rotary. Sappiamo, e spesso ce ne rammarichiamo, che non sempre l’immagine positiva che noi abbiamo del Rotary corrisponde a ciò che vedono gli altri. Durante una conviviale, progetto, interclub, seminario o altro, proviamo dunque a immaginare di essere osservati e ascoltati da chi non è rotariano e chiediamoci se quanto stiamo facendo o dicendo risulta comprensibile a tutti, oppure se stiamo dando l’impressione di un’associazione chiusa e che guarda solo al proprio interno. Possiamo, e forse dobbiamo, pensare anche a nuove iniziative e a nuove modalità per far comprendere chi siamo e cosa facciamo: ed è da questa esigenza sono nati gli incontri Rotary Meets e la loro diffusione digitale per promuovere il nostro brand. Tutte le pulsioni al cambiamento che negli ultimi anni ci accompagnano nel Rotary, altro non sono che il desiderio di migliorare, di essere più accessibili, più comprensibili. Sono pulsioni dettate dal desiderio di costruire nuovi modi di Fare ed Essere Rotary, mantenendo però l’essenza di ciò che siamo e vogliamo essere, cioè una Leadership di pensiero (e azione) e non certo un’élite per censo.
Care rotariane e rotariani, il Rotary non può essere fermo e immobile e men che meno guardare al passato ma è in sé un costante divenire. La fine dell’Anno Rotariano non è dunque la fine di un viaggio ma è solo il giungere a una tappa intermedia, per poter ricaricare Energia e ripartire con nuove sfide e traguardi, immaginando ogni giorno come migliorarsi per poter costruire, insieme, comunità positive. Lo abbiamo fatto, e lo faremo sempre, con Amicizia e Divertimento. Ci incontreremo e ci saluteremo al Congresso del 17 giugno e, nell’attesa, come sempre Vi abbraccio con grande affetto,
Patrizia De Natale
Governatore Distretto 2041 del Rotary International