Le persone fanno il Rotary
Parlando di noi, abbiamo l’abitudine di guardare in modo critico, talvolta anche eccessivo, ai nostri limiti: l’attrattività dei club, l’Effettivo stabile, l’esigenza di avere più donne e giovani fra i nostri soci, correggere l’immagine sbagliata che gli altri hanno di noi. E ancora, che occorra una maggiore partecipazione alla vita del club, ai suoi service, aumentare le donazioni alla Fondazione e all’Onlus distrettuale, o altro ancora.
Questi sono gli argomenti che nei vari incontri istituzionali, nei forum e nei seminari di formazione, sono stati al centro di quasi tutte le conversazioni, di chi come me si apprestava ad affrontare l’anno di mandato come Governatore o come Presidente. Ma è proprio così?
Chilometri di slide, di numeri, analisi dotte ed elaborate, che ho sempre letto e ascoltato con grande attenzione, per cercare di comprendere come risolvere “il problema”, “i problemi”.
Confesso che ne uscivo piuttosto preoccupato e mi chiedevo se davvero fosse cosi, se davvero la sopravvivenza del Rotary fosse in pericolo. Che cosa avrei potuto fare? Che cosa avrei potuto dire per convincere più persone a entrare nel Rotary, per far rimanere i soci. Come avrei potuto essere d’ispirazione, io?
Poi ho iniziato il mandato: prima gli incontri con i Presidenti e dopo le visite ai club, le chiacchierate con i direttivi e con i soci. E, giorno dopo giorno, ho conosciuto la reale dimensione del Rotary. Le preoccupazioni e i timori hanno lasciato rapidamente il posto alla fiducia prima, all’entusiasmo poi. Ho visto migliaia di persone impegnate, con il desiderio di esprimersi liberamente e di contribuire concretamente alle attività della nostra associazione.
È stato ascoltando le loro parole, osservando le loro iniziative, il loro modo di stare insieme, che ho compreso che il Rotary è più vivo e forte che mai. Prima ancora che soci ho visto e conosciuto persone. Un incontro stupendo. Persone vere, ricche di umanità, persone che rappresentano l’eccellenza delle nostre comunità, che sono un punto di riferimento nel loro ambito professionale anche grazie al loro approccio etico, sia nella professione, che nei rapporti personali. E mi sono reso conto che non è il Rotary a rendere queste persone straordinarie, ma è esattamente il contrario. Il Rotary è straordinario perché è composto di persone uniche e speciali, che lo rendono autorevole, credibile e grande, il più grande.
Il Rotary vive grazie all’impegno di questi uomini e donne, che regalano il loro tempo alla comunità, agli altri. Uomini e donne che hanno una storia importante da raccontare e da condividere. Il Rotary è incontro di persone, di esperienze, di emozioni, di idee. Un incontro fondamentale e necessario per crescere e cambiare, per riscoprire insieme i valori che, nella diversità, ci uniscono e ci indicano la strada da percorrere. I nostri valori sono la nostra forza. La nostra capacità di sostenerli e di diffonderli è fondamentale. È grazie a questo che il Rotary ha potuto incidere profondamente nella struttura sociale e politica internazionale. L´ONU, l´Unesco, la Carta dei diritti Fondamentali dell’Uomo, portano il sigillo del Rotary. Rotariani come J. F. Kennedy, W. Churchill, A. Schweitzer, Guglielmo Marconi, T. Mann hanno cambiato il mondo. Questa è stata la grande potenza del Rotary. Non eravamo in tanti allora, ma il mondo ascoltava i rotariani perché rappresentavano un modello da seguire, erano riconosciuti per i valori che rappresentavamo e promuovevano.
Credo sia giunto il momento di riaffermare il ruolo che storicamente abbiamo sempre avuto nella società. Sento ripetere spesso che per contare di più, per avere un maggior peso specifico, dobbiamo aumentare di numero, e rappresentare meglio tutte le categorie professionali, di genere e di età. Sì, certo, le dimensioni della nostra stupenda associazione richiedono una forte ed efficiente organizzazione, e sicuramente anche una consistenza numerica importante.
Ma sinceramente non credo, in questo momento storico, che il numero dei soci sia un obiettivo irrinunciabile. Credo invece che la reale priorità sia di avere persone illuminate e determinate, in grado davvero di spendere la propria eccellenza e che, unite e soltanto unite, saranno in grado di indicare la via. Una via che porta al servizio e al rispetto per gli altri, al dialogo, al raggiungimento di grandi e nobili traguardi, alla costruzione di un mondo migliore.
E il Rotary è davvero ricco di persone così. Le ho conosciute, le ho ascoltate, mi sono fatto ispirare e porto in me un profondo senso di gratitudine verso di loro. Ogni singolo socio è prezioso e fondamentale e ha la responsabilità di rappresentare tutti noi.
È allora essenziale garantire che davvero ciascuno possa esprimere liberamente la propria ricchezza interiore, che sia ascoltato, che possa sentirsi importante ambasciatore delle visioni del Rotary, protagonista del cambiamento, portatore di quel senso di fiducia e di speranza di cui si sente sempre di più il bisogno. La strada verso il Rotary, verso un mondo migliore, passa attraverso ognuno di noi e noi, insieme, uniti e unici, abbiamo il compito di illuminare, in ogni istante della nostra vita, questa strada, con il nostro modo di essere e di agire. Il nostro service più importante forse è proprio questo.
Riccardo De Paola