Care amiche e cari amici,
alcuni giorni fa ho assistito alla Distrettuale del Rotaract nella quale è stato votato il Rappresentante Distrettuale per l’Anno 2021/2022 e osservavo la naturalezza con cui i nostri giovani interagivano nel mondo virtuale delle piattaforme digitali, quel mondo che fino a due mesi fa pensavamo essere incompatibile con il nostro modo di vivere il Rotary, fatto di riunioni in cui poter stringere mani e parlare serenamente con gli amici per progettare attività di servizio.
Eppure uno degli obiettivi del nuovo Piano d’Azione del Rotary è proprio «Migliorare la capacità di adattamento», che ci indica che per realizzare la nostra visione e stare al passo con le tendenze globali in continuo cambiamento, è necessario che struttura e cultura associativa si evolvano.
Ebbene, questa capacità e necessità di evoluzione è stata messa a dura prova quest’anno, ma con orgoglio e decisione posso dire “Prova superata”. Il nostro Rotary si è rivelato vivo e capace di continuare a produrre cambiamenti positivi e duraturi attorno a noi, realizzando in pochi mesi una quantità di progetti che non sarebbe mai stato possibile realizzare nemmeno nel corso di un anno intero.
Oggi stiamo mettendo in atto questa capacità per necessità, ma credo che a partire dalla tanto attesa “fase 2”, il nostro Rotary continuerà ad applicare queste iniziative innovative che hanno dimostrato la loro efficacia anche nel favorire la partecipazione dei soci rendendo più flessibili i requisiti di partecipazione.
Alla base di tutto tuttavia sono convinto esserci il profondo spirito di appartenenza al proprio Club e al Rotary che ci hanno unito e spinto ad essere pronti ad agire, ma anche questo dimostra la capacità dei club e dei soci di essere pronti alle nuove sfide che ci vengono poste: in questo vi è la dimostrazione che la lungimiranza del Rotary non è casuale.
Da sempre la famiglia rotariana ci consente di connetterci gli uni con gli altri, in modo profondo e significativo, con persone che altrimenti non avremmo mai incontrato, e voglio sottolineare con piacere le connessioni che abbiamo instaurato con i nostri giovani cui abbiamo chiesto di interagire con noi per costruire il futuro del Rotary, per aiutarci a capire e interpretare una società che è in continuo e rapido mutamento: questo è anche il senso dell’Elevate Rotaract.
Il cambiamento introdotto lo scorso anno amplia la definizione dell’affiliazione nel Rotary International includendo anche i Rotaract club. La modifica ha lo scopo di aumentare il sostegno che i club Rotaract ricevono dal RI e di migliorare la loro capacità di fare service: «Dobbiamo essere di ispirazione ai nostri giovani partner, in modo che continuino a fare grandi servizi…» (Barry Rassin), questo è quanto ci è stato chiesto sottolineando che i Rotaractiani sono davvero i nostri partner nel servizio.
Su di loro occorre puntare per ringiovanire il Rotary, e ne sono la conferma tutti i programmi riservati ai più giovani, non solo per il loro sviluppo personale e professionale, ma anche per avviarli verso il percorso rotariano creando il concetto di leadership tanto caro ai nostri valori.
Non a caso, infatti, il Rotary mette in campo tante iniziative tra cui RYLA, Ryla Junior, Scambio Giovani, Borse di Studio, VTT e NGSE, tutti programmi di grande valore reale ma al tempo stesso di grande significato rotariano. Anche su di loro la pandemia Covid 19 si è accanita, e vorrei sottolineare con un grande ringraziamento le azioni che Stefano Battisti e la sua squadra hanno dovuto affrontare, con la consueta competenza e disponibilità, per superare le enormi problematiche legate allo scambio giovani sia degli inbound che outbound. E tutto con un unico scopo: assicurare a tutti i genitori la serenità che i loro figli fossero al sicuro. Anche a loro il nostro sentito grazie per aver connesso il mondo rotariano con i giovani. Il nostro Rotary non può fare a meno dei nostri giovani. Non domandiamoci cosa ci aspettiamo da loro e nemmeno che cosa possiamo loro offrire, ma uniamoci nelle azioni di servizio ciascuno per le proprie competenze e cogliamo l’importanza del nostro agire sinergico: raggiungeremo più interlocutori e riusciremo a produrre cambiamenti positivi e duraturi in più persone. La nostra forza di impatto si moltiplicherà. Questo a mio giudizio è il nostro compito, più difficile e delicato da superare, perché se riusciamo tutti insieme a capirne l’importanza potremo sperare di diventare sempre più protagonisti attivi e costruttivi della nostra società che ne ha veramente bisogno.
Ricordo una vecchia canzone di un autore della mia gioventù che raccontava che «Un vecchio e un bambino si presero per mano e andarono insieme incontro alla sera… I due camminavano, il giorno cadeva… il vecchio parlava e piano piangeva… seguiva il ricordo di miti passati… E il vecchio diceva, guardando lontano: Immagina questo… pensa alle voci e pensa ai colori, immagina… Il bimbo ristette, lo sguardo era triste, e gli occhi guardavano cose mai viste e poi disse al vecchio con voce sognante: “Mi piaccion le fiabe, raccontane altre!».
Il mondo sta cambiando rapidamente e il Rotary deve fare altrettanto. La nostra capacità di adattamento e la nostra forza ci aiuteranno a guidare questa esperienza. Ora più che mai, il mondo ha bisogno della nostra leadership. Il Rotary connette il mondo, nel vero senso della parola. Le nostre non devono essere fiabe, ma azioni di servizio che lasciano il segno. Il Rotary esalta le qualità migliori di un uomo e le sviluppa (Paul Harris). Noi ci crediamo!
Una stretta di mano e… viva il Rotary.
Massimo