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La terapia sperimentale del Prof. Amato De Monte.
Il nostro Presidente Antonio Simeoni ha riassunto in un caminetto virtuale l’interessante incontro organizzato dal Rotary Club Udine al quale ha partecipato il 28 aprile.
L’incontro organizzato dal RC Udine e aperto dal suo Presidente, Francesco Sacco, ha visto la partecipazione di vari soci e Presidenti dei RC della ex provincia di Udine.
Il tema ha già avuto l’attenzione dei media in una fase che vede ovunque la ricerca di farmaci e vaccini per affrontare la pandemia.
Nell’Azienda Sanitaria Universitaria Udinese è stato sperimentato un metodo nuovo. La nuova terapia nasce dall’incontro e dalle conoscenze sull’ozono, prima dell’avvento del Coronavirus, di due medici: il dott. Amato De Monte, direttore del dipartimento di Anestesia e Rianimazione e del dott. Carlo Tascini, che dirige la clinica Malattie infettive.
All’arrivo del nuovo Virus il dott. De Montecon il dott. Tascini e la collaborazione di altri medici hanno avviato una sperimentazione del protocollo da loro sviluppato su pazienti ricoverati per il Covid19. La terapia è consistita nella somministrazione ai pazienti di farmaci antivirali unitamente a ozonoterapia.
I pazienti avevano polmonite e difficoltà respiratorie ma erano in una fase della malattia antecedente la necessità di ricovero in terapia intensiva. Di questi 35 hanno reagito così positivamente da evitare la terapia intensiva e l’eventuale intubazione e 25 sono già stati dimessi.
Vi è la consapevolezza che il numero dei casi è ancora troppo basso ma già sufficiente per poter affermare che l’ozono terapia ha loro evitato un aggravamento e le conseguenti problematiche e terapie invasive.
Attualmente è in corso un studio più ampio con una sperimentazione autorizzate per 100 pazienti in diversi ospedali italiani.
I primi risultati sono incoraggianti anche perché il protocollo che prevedeva inizialmente sette somministrazioni ne ha richieste nella pratica al massimo quattro.
In cosa consiste questo protocollo con l’uso dell’ozono? Con la precisazione del nostro Presidente di non esser medico e quindi di riassumere concetti raccolti senza la padronanza del lessico scientifico qui la estrema sintesi.
L’ozono (O3) è un gas instabile il cui suo effetto battericida, fungicida e inattivante dei virus è noto da lungo tempo e che viene utilizzato in molti campi. Il protocollo attuato prevede il prelievo di 200 millilitri di sangue del paziente ai quali viene aggiunto l’ozono per poi iniettarglielo.
L’ozono viene assorbito ma prima provoca una reazione difensiva dell’organismo con la creazione di anticorpi che iniziano combattere l’intrusione. Un concetto apparentemente semplice ma con l’ovvia necessità di competenze di alto livello e delle strutture tecnico organizzative necessarie.
La speranza è che lo studio in corso possa rapidamente confermare la validità della terapia e consentirne l’applicazione generale.
A conclusione il grazie dei partecipanti al nostro caminetto virtuale ad Antonio per la sua esposizione che ha illustrato anche episodi umani nella vita degli ospedali in questo momento.
Questo articolo per informarne anche i soci che non hanno potuto collegarsi in videoconferenza.