Dopo lunghi giorni di attesa e preparazione, ecco che alle ore 6.00 del 25 aprile 2018 è cominciato il viaggio che mi avrebbe condotta al Ryla nazionale, senza sapere che cosa mi aspettasse davvero. Avevo già affrontato con entusiasmo un Ryla distrettuale ma, in questo caso, tutto avrebbe assunto una prospettiva decisamente più ampia. Dopo aver fatto conoscenza in aeroporto con alcuni degli altri Rylers e condiviso con loro un viaggio in pullman all’insegna dell’allegria sono finalmente giunta all’albergo che avrebbe ospitato il mio soggiorno. Dopo un pasto frugale, i saluti dei governatori e la presentazione della commissione organizzatrice e dei singoli partecipanti si sono susseguiti diversi interventi. Curioso come pur toccando temi molto diversi, il concetto di leader e di leadership emergesse con prepotenza ed accomunasse tutti gli interventi:
– dalle caratteristiche che un leader dovrebbe possedere per poter essere riconosciuto tale (testimonianza del Generale Preziosa) al caso ILVA di Taranto, dove Roberto Giua di ARPA Puglia ha evidenziato la necessità di intervenire sul territorio con etica, tecnologia e preparazione nella gestione dei fragili equilibri della natura;
– dalle sorprendenti meraviglie presenti all’interno del Mar Piccolo di Taranto, dove con pazienza e minuzia l’attenta osservazione e conoscenza dei vari habitat ha consentito di bonificare i fondali, rimuovendo i rifiuti accumulatesi nel tempo, senza alterare gli equilibri della fauna marina, costituita anche da specie endemiche e rare al concetto di vision e sogno portato avanti dalla Dott.ssa Pagano (Coach ICF);
– dalla testimonianza di un medico nefrologo a capo di un reparto multidisciplinare e ampiamente specializzato alle testimonianze di chi partendo da un’idea e credendo in se stesso ha creato star up di successo che, in pochi anni, hanno fruttato migliaia di euro; indicazione che perseveranza e impegno pagano sempre;
– per arrivare, infine, all’arte del comando che caratterizza il mondo militare. Un leader che, non possiede sempre le medesime caratteristiche ma che viene modellato a seconda delle condizioni al contorno, mostrando flessibilità per adeguarsi alle varie situazioni che dovessero presentarglisi. Una leadearship che a tratti può essere autoritaria, a tratti democratica e a tratti di “Laissez Faire” generando a seconda delle varie situazioni una diversificata gamma di pro e contro.
Ma leadership è anche eccellenza, come dimostrato durante le visite alla Stazione Navale della Marina Militare, dove ho avuto l’onore di poter salire a bordo dell’Andrea Doria (nave di punta della flotta italiana) o all’arsenale di Taranto, dove conoscenze militari e diplomatiche si uniscono a quelle del genio civile allo scopo di mantenere costantemente navi alla massima efficienza, custodendo segreti militari e tecnologie d’avanguardia o ad una delle cantine vitivinicole dove viene prodotto un meraviglioso Primitivo di Manduria, che mi ha deliziato sensi e palato. Dopo le tante emozioni, quella di gran lunga maggiore, è stata quella di poter incontrare di persona e ascoltare il discorso del presidente internazionale Ian Riseley durante la Presidential Peacebuilding Conference di sabato 28 aprile, un messaggio di pace e speranza a tema immigrazione, tutela e salute della mamma e del bambino migrante e, di quel medico che ogni giorno opera a Lampedusa e che direttamente si occupa dell’accoglienza e della accertamento delle condizioni di queste persone di cui troppo spesso ci si dimentica.
Tanto altro ci sarebbe da scrivere su questo Ryla Nazionale! Una cosa è certa, non posso che ringraziare tutti coloro che mi hanno fatto questo splendido regalo perché questo Ryla è stata un’occasione davvero importante di confronto con ragazzi della mia età appartenenti a tutti i distretti d’Italia, Rotaractiani e non, di conoscere il loro modo di fare Rotaract e di vivere il volontariato ma, soprattutto di fermarmi a riflettere su me stessa, prendendo coscienza dei miei limiti e delle mie potenzialità, facendomi sperare di poter essere anche io, un giorno, quella piccola goccia nell’oceano capace di cambiare il mondo.
Martina Roncalli