Lo Scambio Giovani del Rotary è stato il mio percorso verso il vero coinvolgimento nel Rotary. Mia moglie Susanne e io abbiamo ospitato studenti dello Scambio subito dopo essere diventato socio, e l’esperienza mi ha aiutato a passare da semplice socio del mio Rotary Club a un vero rotariano. Adesso il programma di Scambio Giovani del Rotary è una tradizione di famiglia, una tradizione molto solida: negli ultimi 24 anni, abbiamo ospitato 43 studenti!
Fin dal principio il programma ci è piaciuto talmente tanto che, oltre a ospitare studenti a casa nostra, ci siamo fatti coinvolgere con il programma e abbiamo aiutato a organizzare i campi estivi. Durante uno di questi campi ho incontrato Christine Lichtin, una studentessa tedesca delle scuole superiori, il cui padre era il Presidente del mio Rotary Club. Per provare qualcosa di nuovo durante questo anno in cui accogliamo i cambiamenti, vorrei offrire questo spazio, normalmente riservato al Presidente del Rotary, a Christine, perché possa parlarci della sua esperienza.
Il mio primo contatto con il Rotaract è avvenuto circa 13 anni fa, quando ero con Susanne e Holger a un barbecue durante un campo estivo. Holger mi aveva chiesto: «Perché non visiti un Rotaract club? Incontrerai tanti ragazzi in gamba che si riuniscono per divertirsi e fare la differenza».
Alcuni anni dopo, quando ero una studentessa alla Trier University, le sue parole mi sono tornate nella mente e ho deciso di provare. Questo è avvenuto oltre otto anni fa, e sono ancora coinvolta. Una volta che entri nel Rotaract, non vuoi più uscirne! Il Rotaract mi accompagna dappertutto, a cominciare dal Club di Trier e poi in un Club di Bologna, dove ho studiato per un anno. Quando ero a Kiel per il mio diploma di master, ho partecipato al Rotaract anche lì, prima di arrivare al Rotaract Club di Hamburg-Alstertal, la città in cui ho intrapreso la mia carriera. Ognuno di questi club ha una sua identità e un suo focus, ma tutti hanno la stessa intrinseca motivazione.
Adesso sto per assumere un ruolo di consulente senior nel mio Rotaract Club, che mi piace molto. Io porto il Rotaract nel mio cuore, e questo forma i miei valori, anche quando i miei interessi si evolvono. Un giorno, come se avesse sentito parlare di questa mia evoluzione, Susanne aveva bussato alla mia porta perché voleva presentarmi a un Rotary Club giovane e moderno, tra Amburgo e Mölln, la mia città. L’e-Club di Hamburg-Connect, che Susanne ha aiutato a fondare, organizza riunioni online, tutte molto rilassate. Ci sono soci di varie età e tutto sembra combaciare perfettamente, e ho pensato: “Perché no?”. Dopo tutto, il tempo è prezioso e andrebbe riempito con cose divertenti, ogni qualvolta sia possibile, il resto va da sé.
Adesso faccio parte di entrambi mondi — sono una socia orgogliosa del Rotaract e sono una rotariana. Inoltre, il mio piccolo obiettivo personale è di edificare un ponte tra questi due mondi paralleli. Tutti noi abbiamo ragioni molto simili per le quali facciamo parte della famiglia Rotary.
Abbiamo dovuto insistere un po’ per convincere Christine a diventare socia del Rotary, ma ne è veramente valsa la pena. È un nostro dovere fare questo tipo di sforzi con i giovani partecipanti ai programmi e con i rotaractiani per tenerli nella famiglia Rotary. Mi auguro che siate ispirati da Christine e dalla sua storia. Sta a ognuno di noi assicurare che altri giovani come Christine possano sperimentare i tanti modi in cui Il Rotary crea opportunità per noi e per le persone di cui ci occupiamo.