Tratto dalla Relazione Programmatica per l’a.r. 2021-2022 del Governatore Manlio Alberto Grassi in occasione dell’Assemblea Distrettuale del 17 Aprile 2021.
La prima direttrice è rappresentata da un’iniziativa rivolta a tutti i Club e che è stata proposta sinteticamente al SIPE e, in modo dettagliato, all’Assemblea.
Il 2020 è stato un anno che ha sconvolto il mondo e che ha cambiato la vita di tutti noi.
Persone, famiglie, imprese, comunità intere e governi si sono trovati improvvisamente ad affrontare problemi di estrema complessità e situazioni sanitarie a dir poco drammatiche.
Anche il Rotary, ovviamente, si è trovato a far fronte all’emergenza e ha reagito con grande prontezza e organizzazione grazie alla generosità di tutti i rotariani del mondo, sostenendo uno sforzo enorme nel donare fondi e nel fornire attrezzature sanitarie agli ospedali.
Il nostro Distretto 2041, unitamente agli altri Distretti italiani, si è particolarmente distinto con grande capacità e slancio altruistico.
Nel mentre ci siamo tutti trovati a dover ripensare con differenti modalità alla partecipazione alla vita dei Club, essendo impedita la presenza fisica.
Ora, all’inizio di questo 2021, volgendo lo sguardo avanti nel tempo, tutto il mondo e in particolare chi ha responsabilità di Governo, centrale o locale, pur dovendo ancora gestire un’emergenza, si interroga su come dovrà essere la nostra società, in tutti gli ambiti, nel dopo pandemia.
Si moltiplicano in questi ultimi mesi gli interventi di politici, giornalisti, medici, economisti, accademici, filosofi e molti sono gli interrogativi su quali misure e iniziative bisognerà mettere in campo per superare questo periodo e, soprattutto, come si dovrà costruire e pensare il nostro stesso modo di vivere.
Le risposte spesso sono rese difficili da uno stato di incertezza che ancora permane e che, purtroppo, genera forti criticità non solo nel campo sanitario, ma anche nell’ambito sociale ed economico con delle conseguenze che si manifesteranno nelle imprese, nelle famiglie e nella società in generale negli anni a venire.
A fronte di questa situazione credo, quindi, che anche per il nostro Rotary della città metropolitana di Milano sia giunto il momento di riproporsi come uno degli interlocutori qualificati per fare sentire alla cittadinanza e alle istituzioni le nostre proposte, nei diversi ambiti, per la Milano del domani.
E da qui, da questa semplice considerazione sull’attuale situazione storica e sul ruolo che il Distretto 2041 deve avere nella città metropolitana, che ho avanzato la proposta per un’iniziativa che farà da filo conduttore in tutti i Club del nostro Distretto, fermo restando, ovviamente, che questa proposta non si sostituisce alle iniziative e ai progetti che ciascun Club vorrà portare avanti in continuità rispetto alle iniziative del passato e che riterrà rilevanti per il futuro.
L’idea è quella di attivare nei Club un dibattito interno aperto ai contributi di soci e ospiti esterni e finalizzato a recepire in un documento unitario le nostre proposte per la Milano del futuro, una sorta di libro bianco del Rotary metropolitano che verrà presentato al pubblico e alle istituzioni nel 2022.
Il tema del costruire il futuro della nostra città, più volte evocato recentemente anche da esponenti delle istituzioni, il guardare avanti con spirito costruttivo volto a fare o, meglio, a fare bene, deve coinvolgerci direttamente.
La mia intenzione quale Governatore è, quindi, di affrontare temi essenziali per la nostra convivenza in un dialogo esterno con il mondo della finanza, della imprenditoria, dell’università, della sanità, delle professioni e dell’associazionismo, al fine di orientare in modo molto concreto l’intervento rotariano sul territorio metropolitano.
Otto saranno gli ambiti sui quali concentrare il dibattito: economia, ambiente, società e salute, tecnologia e ricerca, educazione, terzo settore, cultura e umanesimo, urbanistica e territorio. I Club potranno aggregarsi in modo anche trasversale agli otto gruppi istituzionali secondo le rispettive propensioni, scegliendo l’ambito più congeniale.
Gli AG faranno da facilitatori degli otto gruppi che si formeranno supportando i Club che lavoreranno nei rispettivi ambiti.
Tutti gli eventi distrettuali nel corso dell’anno, oltre a trattare i temi istituzionali, seguiranno il medesimo percorso tematico, partendo dall’Assemblea che si è tenuta il 17 aprile, nel corso della quale abbiamo avuto un direttore di una nota testata milanese, Walter Mariotti di Editoriale Domus, che ha presentato undici interviste ad altrettanti eminenti esponenti milanesi negli stessi otto ambiti, per introdurre e stimolare il dibattito che si svilupperà nei Club nel corso dell’anno.
La discussione e il confronto proseguiranno nel corso della Giornata dei Presidenti che si terrà a settembre 2021 e i risultati del lavoro svolto dai diversi gruppi verrà presentato da un rappresentante per ciascun gruppo nel corso di alcune giornate di lavoro che si terranno nei primi tre mesi del 2022.
Il risultato del lavoro comune e le proposte del nostro Distretto che perverranno dai gruppi verranno presentate alle istituzioni e alla cittadinanza nell’ambito di eventi aperti alla partecipazione in presenza e da remoto in una collaborazione che ho già iniziato con la Fondazione Corriere della Sera presso la sede di Milano, che ha mostrato il proprio interesse a collaborare con noi su un’iniziativa di così grande respiro.
Alcuni temi da sviluppare, a titolo esemplificativo, potrebbero essere proprio quelli relativi all’impatto della pandemia sulle famiglie e sulle imprese e su come un sistema articolato in differenti ambiti (istruzione, assistenza sanitaria, previdenza sociale, etc.) possa essere riformato e migliorato partendo dalle lacune evidenziate durante il corso degli ultimi mesi.
Analogamente si potrebbe dibattere su come orientare e aiutare attraverso meccanismi di sostegno concreto e di organizzazione delle piccole imprese verso una realtà locale che potrebbe trarre giovamento da un processo di sviluppo delle economie locali, in un contesto cittadino che ha maggiore necessità di imprese attive nei quartieri. Un altro tema molto importante e delicato può essere quello della istruzione e della cultura colpiti duramente da questa situazione.
Questi sono solo alcuni esempi.
Con questa iniziativa mi propongo alcuni obiettivi estremamente pratici:
- promuovere un dibattito interno ai Club su temi di grande attualità e importanza per il futuro della nostra comunità locale che coinvolga l’interesse di tutti i soci, giovani e meno giovani. Un maggiore interesse su un tema importante per il futuro della nostra città può operare da elemento attrattivo per coinvolgere nei Club anche persone esterne che da relatori potrebbero divenire nuovi soci di qualità;
- affermare un ruolo e, conseguentemente, un’immagine del Rotary come uno degli interlocutori qualificati cittadini nella proposta per la Milano del domani;
- avere un filo conduttore per un argomento che possa essere trattato nel corso di gran parte dell’anno (fornendo anche un aiuto per l’organizzazione delle riunioni con una forte componente di apporto interno, ma anche con la partecipazione di ospiti esterni);
- mettere le basi per azioni di service attivo sul territorio che prenda l’avvio proprio dalle conclusioni del lavoro condotto, anche a fronte del confronto con le istituzioni, implementando iniziative già in corso o intraprendendone di nuove;
- creare maggiore consapevolezza dell’essere e del fare rotariano e, quindi, maggiore coinvolgimento e senso di appartenenza nei soci;
- promuovere una sempre maggiore interazione fra i Club del Distretto che potrebbero trarre dal lavoro nuove idee per implementare progetti già in corso, ma con maggiore sinergia con altri Club;
- un dibattito interno ai nostri Club e un confronto esterno devono avvenire per contribuire a rendere sempre più evidente il ruolo strategico del Rotary accreditandosi come un soggetto in grado non solo di agire, ma anche di mettere a disposizione della comunità idee e proposte concrete, attraverso un dialogo con i principali attori della nostra Milano;
- determinare anche maggiore attrattività e interesse per potenziali nuovi soci che siano rappresentanti qualificati della società civile e che abbiano fatto propri i valori fondanti dell’Associazione.
La riflessione può, quindi, svilupparsi a livello di Distretto e di singoli Club sui possibili nuovi ambiti d’azione, sul modo di affrontare il nuovo scenario, sulle competenze necessarie per cercare soluzioni al momento che viviamo e sul ruolo della nostra organizzazione: dobbiamo mettere in campo creatività, equilibrio, consapevolezza e proattività con professionalità e credibilità.
In questo sforzo complessivo credo che il rotariano potrà essere attore qualificato nel momento in cui cresce in ciascuno di noi il livello di condivisione dei valori fondanti e, conseguentemente, il rinnovato senso di appartenenza al Rotary che, oltre a consolidare l’effettivo esistente, funge da forte meccanismo attrattivo per chi rotariano non è, ma può percepire la validità, la forza e la determinazione nelle persone con le quali viene in contatto.