Multilateral Rotarian Forum

L’incontro tra i tre Distretti 2042, 1710, 1830 a Sarnico

Si è tenuto a Sarnico da venerdì 24 a domenica 26 settembre il primo incontro plenario e in presenza del Multilateral Rotarian Forum (MRF), la cui costituzione è stata promossa dal nostro Distretto 2042 con il 1710 (Lione) e il 1830 (Stoccarda).
L’incontro di Sarnico è stato preceduto da un lungo lavoro di preparazione, con regolari riunioni online dei Governatori dei tre Distretti che hanno avuto luogo con cadenza più o meno bimestrale fin dalla primavera del 2020.
Data l’importanza dell’incontro, i tre Distretti erano rappresentati a Sarnico direttamente dai tre Governatori, Edoardo Gerbelli per il nostro Distretto 2042, Sébastien Desitter per il Distretto 1710 e Thomas Preisendanz per il Distretto 1830.
Insieme a loro erano presenti i co-Presidenti del MRF, il PDG Giuseppe Navarini per il nostro Distretto, il PDG Jean-Luc Perrin per il 1710 e il PDG Joerg Wolff per il Distretto 1830, oltre ai membri del Segretariato del MRF, il DISC Alberto Barzanò per il nostro Distretto, il DISC Patrick Fassnacht per il 1710 e il PDG Jan Wagner per il 1830.
Per quanto riguarda i club, il RC Bergamo Ovest era rappresentato dal nostro Presidente Geppi e dal Presidente della Commissione Azione Internazionale Paolo Viganò. Era poi presente il RC Lecco (gemellato con il RC St. Etienne del Distretto 1710), con il Presidente della Commissione Azione Internazionale Andrea Ascani e il socio Giorgio Rusconi, Responsabile dell’Azione Internazionale per il Gruppo Adda (nonché Presidente del Comitato Gemellaggi della Città di Lecco). Partecipava, infine, anche il RC Sarnico e Valle Cavallina, gemellato con il RC Esslingen Neckarland, con il Presidente Riccardo Rovelli e i soci Paolo Rota (Responsabile dell’Azione Internazionale del Gruppo Orobico 2) e Chantal De Fays.
I club presenti in rappresentanza del Distretto 1710 erano il RC Lyon Part Dieu (gemellato col RC Stuttgart Fernsehturm) con la Presidente Carol Bausor, il RC Saint Etienne, con la PP Barbara Mella e i Rotaract Club Lyon e Lyon Ouest, con i rispettivi Presidenti Virgile Ferrara e Ludovic Diguet.
Molto corposa la delegazione dei rappresentanti dei club tedeschi: il Presidente Hans-Peter Burghof e il Presidente della Commissione Azione Internazionale Eberhard Trumpp per il RC Stuttgart Solitude, la Presidente Isabella Peimann-Schaak e la socia Anja Frank per il RC Heilbronn, partner del RC Bourg en Bresse, il Presidente Michael Hilsbos e il socio Michael Offtermatt per il RC Stuttgart Fernsehturm, gemellato del RC Lyon Part Dieu, il Presidente Henning Hauser per il RC Esslingen-Neckarland, gemellato col RC Sarnico e Valle Cavallina, il socio Christoph Reure per il RC Aalen Heidenheim, gemellato col RC Villefranche-en-Beaujolais.
É stato infine invitato a tenere il discorso di apertura (ma poi ha ben volentieri accettato di fermarsi per l’intera durata del MRF) il Prof. Frank Baasner, socio del RC Tuebingen (Distretto 1830), intervenuto tuttavia anche in veste di Direttore del Deutsche-Französische Institut (DFI) di Ludwigsburg, istituzione che svolge un ruolo chiave nella gestione di buona parte delle iniziative promosse in comune dall’asse franco-tedesco.
Ha contribuito non poco alla buona riuscita del MRF e ha quindi partecipato all’apertura e alla chiusura Giuseppe Venuti, socio del RC Terra di San Marco – Orio al Serio.
L’accoglienza degli amici rotariani francesi e tedeschi è avvenuta nel primo pomeriggio di venerdì 24 settembre da parte del Sindaco di Sarnico, Prof. Giorgio Bertazzoli, nell’aula del Consiglio Comunale. Agli ospiti, che erano accompagnati dal PDG Giuseppe Navarini, da Paolo Viganò e da Beppe Venuti, il Sindaco ha fatto anche dono di un volume sulle ville liberty che sono fra i monumenti più importanti del proprio comune. In via del tutto eccezionale è stato poi possibile aprire il Museo “Gianni Bellini”, rimasto completamente chiuso al pubblico fin dall’inizio della pandemia. Gli ospiti sono stati poi guidati alla tenuta La Montina di Monticelli Brusati, dove, grazie alla perfetta organizzazione di Giuseppe Navarini, hanno potuto visitare la cantina e partecipare a una degustazione di diverse qualità di Franciacorta.
La sessione vera e propria dei lavori si è aperta con la cena del venerdì, durante la quale il Prof. Baasner ha tenuto l’intervento introduttivo, riprendendo, per svilupparli, i contenuti del primo incontro allargato tenutosi in videoconferenza nello scorso mese di aprile. Perché è giusto che proprio i rotariani di questi tre grandi Paesi siano stati promotori di questa iniziativa? Prima di tutto per le loro dimensioni demografiche, per il peso delle loro tre economie e per la loro importanza culturale nel quadro complessivo dell’Unione Europea. In secondo luogo perché c’è tra loro alle spalle un rapporto comunque conflittuale. Tre guerre tra Francia e Germania, un’alleanza ben poco gloriosa tra Italia e Germania, seguita dalla lotta della resistenza contro i tedeschi, con episodi che segnano ancora la memoria anche perché sono legati a luoghi simbolici come le Fosse Ardeatine e Marzabotto. Anche Francia e Italia hanno avuto guerre più lontane ma che rimangono nella memoria e a esse si è sommata l’ultima, durante la fase iniziale della seconda guerra mondiale. Oggi i tre Paesi si percepiscono reciprocamente in maniera ambigua, con scarsa fiducia tra Francia e Italia, amore-odio tra Italia-Germania, amore-disprezzo tra Germania-Italia, stima reciproca tra Germania e Francia. E a partire quindi dalla forte collaborazione già esistente a livello strutturale che Francia e Germania che hanno potuto firmare il nuovo trattato di Aquisgrana nel 2019. Tra poco, però, qualcosa di simile avverrà tra Francia e Italia con la firma, ormai imminente, di un analogo trattato bilaterale. Tra Germania e Italia, invece, la cooperazione resta molto scarsa a livello strutturale e non formalizzata da accordi di questa portata. In Germania, d’altronde, inevitabilmente nel dopo Merkel ci sarà un vuoto di potere, ed è facilmente immaginabile che Italia e Francia (lo dimostrano anche i tempi della sottoscrizione del trattato di cooperazione bilaterale) proveranno a riempire questo vuoto. Non sarà in grado invece certamente di farlo la Commissione Europea, che, come si vede dal convegno sul futuro dell’Europa, non riesce a funzionare come dovrebbe. Si apre a questo punto invece un grande spazio per la società civile e per i livelli politico istituzionali più vicini a essa, vale a dire il livello delle amministrazioni locali. Questo perché oggi la piena collaborazione è resa difficile dal fatto che i cittadini di questi tre Paesi credono di conoscersi reciprocamente molto bene, mentre in realtà restano ancorati a degli stereotipi privi di fondamento, ma che non per questo influenzano di meno l’opinione pubblica e di conseguenza gli orientamenti della politica in Francia, in Germania e in Italia.
In un simile contesto il Rotary, che rappresenta indubbiamente un attore importante nell’ambito della società civile di tutti e tre questi grandi Paesi, può molto contribuire a promuovere iniziative che abbiano in comune la finalità di abbattere gli stereotipi e di migliorare invece una buona e autentica conoscenza reciproca fra le persone, incominciando proprio dai soci rotariani (che molto spesso occupano posizioni importanti nelle rispettive comunità sociali) e soprattutto promuovendo scambi e momenti di condivisione fra i giovani, che costituiscono il futuro dell’Europa. L’idea di incominciare dai tre grandi Paesi dell’Unione Europea è non solo legittima, ma è saggia, perché è più concretamente traducibile in atto a breve termine, senza per questo rinunciare a un approccio inclusivo che lasci aperta per il futuro la prospettiva di allargamento anche a ulteriori Paesi.
Dopo questa introduzione, i lavori veri e propri del MRF, che si sono svolte in più sessioni, articolate fra riunioni plenarie e lavori di gruppo, avevano già davanti a sé una strada chiaramente tracciata: e infatti riguardano tutti lo scambio e la valorizzazione dei giovani i primi tre progetti comuni che hanno riscosso il maggior consenso e che saranno quindi promossi nei prossimi mesi con un impegno trasversale di più club dei tre Paesi, grazie ad alcuni gruppi di progetto misti che sono stati creati e che lavoreranno online nelle prossime settimane.
Mentre i lavori del MRF erano in corso nella giornata di sabato, le non poche coniugi presenti hanno avuto anche loro modo di mettere in pratica l’invito di Frank Baasner, approfittando dell’intera giornata dedicata alla visita tutte insieme a Monte Isola per conoscersi, per stabilire contatti e per allacciare, alla fine, anche rapporti di amicizia: l’ambiente dell’isola, come al solito, non ha mancato di esercitare d’altronde tutto il suo fascino sulle amiche francesi e tedesche.
Non è mancato spazio poi, questa volta nuovamente riuniti tutti insieme in occasione della cena di sabato sera, per la presentazione, da parte di Giuseppe De Beni, Presidente del RC Bergamo Ovest, del progetto rotariano in vista di Bergamo-Brescia 2023 (al quale gli amici francesi e tedeschi hanno promesso di assicurare tutto l’aiuto possibile).
Una presentazione che è stata aperta da un momento di forte commozione, quando è stato proposto il video di An Irish Thank to Bergamo e sono state proiettate alcune fotografie riguardanti la pandemia nella città e nella provincia. É stata questa anche l’occasione per la consegna a Eberhard Trumpp della PHF che il RC Bergamo Ovest gli aveva attribuito, su proposta del Presidente Matteo Golferini, per l’aiuto solidale dato durante i momenti peggiori della pandemia, mentre al Presidente del RC Stuttgart Solitude, Hans-Peter Burghof, il nostro Presidente ha consegnato le PHF assegnate a Dieter Berg, membro del Consiglio della Stiftung Stuttgart, e a Ute Grassinger, Presidente del RC Stuttgart Solitude durante l’Anno Rotariano 2019/2020.
Domenica mattina si è infine tenuta una riunione dello Steering Committee e del Segretariato del MRF, nel corso della quale è stato deciso, visto il successo di questo primo incontro (che, per unanime valutazione, alla fine ha condotto a risultati che sono andati molto al di là delle pur più ottimistiche previsioni iniziali), di organizzare per le future edizioni plenarie progressivamente allargate a nuovi club.
Queste edizioni plenarie si terranno, in principio, ogni anno nel mese di settembre, sulla base di una turnazione fra i Distretti (l’anno prossimo sarà il Distretto 1710 a organizzare l’incontro), ma saranno precedute da una riunione dello Steering Committee che si terrà invece in primavera, ogni anno sempre nello stesso luogo (il Centro Italo-Tedesco per il Dialogo Europeo di Villa Vigoni), durante la quale si prenderanno tutte le decisioni opportune circa i temi e l’organizzazione dell’edizione in plenaria del successivo autunno.
É stata anche presa la decisione di confermare la struttura dello Steering Committee e del Segretariato così come sono oggi (tre membri per Distretto nel primo, uno per Distretto nel secondo), aggiungendo però un membro supplente per ogni membro effettivo, onde garantire una più efficace operatività di questi due organismi.
Il pranzo di domenica, che ha chiuso i lavori dopo il saluto finale dei tre Governatori e la foto ricordo dei partecipanti, è stato preceduto da un molto apprezzato assaggio dei prodotti Rondanini offerto (insieme a un simpatico omaggio) da Annamaria Bruno, socia del RC Bergamo Ovest. Il Presidente del Club, Giuseppe De Beni, ha colto l’occasione per raccontare anche della collaborazione di Annamaria al progetto rotariano Food Box, motivo di un riconoscimento speciale ad Annamaria in occasione dell’ultima, recente edizione di Cibus.
Un ampio gruppo di partecipanti al MRF ha partecipato, nel primo pomeriggio, di domenica a una visita al Laboratorio di Calcinate, accolti dal Direttore Generale della ASST Bergamo Est, Francesco Locati, Past President del RC Romano di Lombardia. Non poteva mancare la foto ricordo di rito, davanti alla targa che, nell’atrio del Presidio Ospedaliero “Passi”, ricorda il contributo dato a questo progetto dal Distretto 1830, dalla Stiftung Stuttgart e dal RC Stuttgart Solitude.
Dopo la visita a Calcinate, gli ospiti hanno proseguito per Borgonato di Cortefranca, dove gli amici del RC Sarnico e Valle Cavallina hanno organizzato, grazie alla disponibilità del loro PP Arturo Ziliani, una visita alla Cantina Berlucchi, terminata in una degustazione alla quale Arturo ha voluto essere presente personalmente. Visitato anche brevemente Palazzo Lana, appena restaurato, il gruppo si è ulteriormente trasferito a Credaro, presso l’Agriturismo Casa dei Prati, dove i due Club ospitanti, il RC Bergamo Ovest e il RC Sarnico e Valle Cavallina, hanno voluto offrire una cena di commiato e di arrivederci il prossimo anno in Francia.

DISCORSO DEL PAST GOVERNOR JOERG GOLFF (DISTRETTO 1830)
PRIMO INCONTRO PLENARIO MRF (ONLINE), 24 APRILE 2021
Cari colleghi rotariani, cari amici,
è un piacere particolare che mi sia stato chiesto di parlarvi del background e delle finalità della proposta iniziativa del Forum Rotariano Multilaterale (MRF). Come sapete MRF è promosso congiuntamente dai Distretti Rotary 1710, 1830 e 2042, rispettivamente della Lombardia, Rhones Alpes Auvergne e Württemberg.
Il Rotary connette il mondo. Questo motto del Presidente Mondiale 2019/2020 è stato l’ispirazione dietro l’idea di rendere il Rotary visibile come un’istituzione comune in Europa a livello distrettuale attraverso i propri club e di renderlo tangibile per i propri membri. Poiché il Rotary è costruito su connessioni, valori condivisi, comprensione comune e azioni congiunte, la sua capacità di creare reti professionali oltre i confini è unica. Lo dimostrano le numerose partnership europee bilaterali dei club nei nostri Distretti.
La prima sessione del MRF di oggi dimostra questo fatto. Voi rappresentate 18 partnership bilaterali di club nei nostri tre Distretti che incarnano gran parte della storia dei nostri Paesi e tutto ciò attraverso cui siamo passati. Francia, Germania e Italia sono tre dei sei Paesi fondatori dell’Europa e lo spirito degli allora padri fondatori Robert Schumann, Alcide de Gasperi e Konrad Adenauer ci ricorda che le fortune di tutti gli europei sono dipese le une dalle alter ormai da decenni. La storia è più della traccia lasciata dal passato. Essa influenza il presente e può plasmare il futuro.
Le relazioni di cui godiamo oggi sono costruite su fondamenta scavate nelle fondamenta della nostra esperienza comune, ancorate da legami umani che collegano le nostre regioni e i nostri Distretti attraverso le diverse comunità e al di là dei confini. E così è con i 18 club presenti alla riunione di oggi. Alcuni di loro sono stati uniti in un’amicizia sempre viva da decenni, cosa che merita il nostro profondo rispetto. Per loro, il pozzo profondo dell’esperienza condivisa ha permesso che una partnership e una comprensione congiunte mettessero radici e prosperassero, e che venisse costruito un rapporto di fiducia reciproca.
Oggi i nostri Paesi e i nostri club gemellati sono insieme come partner indispensabili in quasi tutti i campi di attività immaginabili, consapevoli del nostro passato, ma fiduciosi riguardo al nostro futuro. Tuttavia, per quanto dovremmo essere grati per quanto lontani siamo arrivati, molti concordano sul fatto che non si debba dare mai nulla per scontato.
Questo perché la coesione dell’Unione Europea è nettamente diminuita, si sono aperte crisi e faglie, sono sorte nuove sfide tra cui la pandemia del Coronavirus in corso, sono emersi dubbi interni sull’idea europea e tutto ciò viene alimentato anche dall’esterno. Inoltre, viviamo in un mondo dal quale sono scomparse le vecchie certezze e la svolta autoritaria globale degli ultimi anni riflette i difetti e le carenze dei sistemi democratici. E soprattutto, non tutti gli europei sono d’accordo su tutto ciò che sta accadendo in Europa o sono soddisfatti degli sviluppi delle realtà europee o anche sono scettici sul trasferimento della sovranità nazionale alle istituzioni comunitarie.
Si pone quindi la questione sulla direzione verso la quale dovrebbe svilupparsi l’Europa con la sua accresciuta diversità. Quale è la posta in gioco: l’Europa è sempre più competitiva con altri attori globali per valori, prosperità, influenza e sicurezza. Questa pressione competitiva ha alimentato dibattiti in tutta Europa su come possiamo rafforzare la nostra resilienza e mantenere o addirittura rafforzare la nostra posizione di spazio di libertà, prosperità e sicurezza. Un filo conduttore che attraversa il dibattito, anche nei nostri circoli rotariani, rafforza la consapevolezza che è essenziale per noi assumerci una maggiore responsabilità per la nostra casa europea.

L’idea
Con queste premesse, a margine di una visita del RC Bergamo-Ovest al partner RC Suttgart Solitude un sabato pomeriggio di dicembre 2019 a Stoccarda è stata discussa l’idea del Rotary che si dichiari sempre più per il futuro europeo, per l’Europa come una comunità di valori e di destino.
Questa conversazione tra Alberto Barzanò (che l’ha ispirata), del Distretto lombardo 2042, il PDG Jan Wagner, io stesso (allora Governatore del Distretto 1830), i rappresentanti del Club ospitante Stuttgart Solitude e i delegati di vari Club lombardi è stata animata da un convincente spirito europeo. Essa ha portato alla consapevolezza che, sulla base della propria autocomprensione, anche il Rotary dovrebbe assumersi responsabilità e dovrebbe dare segnali attivi di coesione e di solidarietà per la Casa Europea, così da contribuire a plasmare idee e strategie per un cambiamento necessario sulla base della nostra propria esperienza, nei club e nei Distretti.
L’idea guida è stata la convinzione che, nonostante le nostre diverse nazionalità, noi facciamo tutti parte della stessa famiglia rotariana e quindi condividiamo ideali, interessi e obiettivi comuni. E molto presto anche il Distretto 1710 si è unito a queste idee.
Con questo in mente, è opportuno che il Rotary promuova attivamente l’idea europea e pensi al futuro dell’Europa. Questa è una richiesta presente da molto tempo, ma è sempre rimasta senza conseguenze. È stato quindi suggerito a Stoccarda di utilizzare un nuovo approccio per preparare un’iniziativa rotariana-europea innovativa da parte i nostri tre Distretti Lombardia, Rhones Alpes Auvergne e Württemberg.
All’interno dei nostri Distretti, 18 club sono uniti tra loro da partenariati molto attivi, di lunga data e globali, venendo così a far parte della società civile europea transfrontaliera. Ciò apre, come abbiamo convenuto, una condizione ideale per avviare un dialogo franco e fiducioso sull’idea di creare un nuovo format per tali sforzi. Ne è derivata una disponibilità estremamente positiva da parte dei Governatori a far propria l’iniziativa nata a Stoccarda, a contribuire a delinearla e a svilupparla ulteriormente tutti insieme. Un lavoro preparatorio della durata di un anno, da parte dei Governatori dei tre Distretti e delle loro staffette, con molti incontri virtuali, è stato quindi svolto in uno spirito rotariano di grande fiducia.

Il format
Il concetto base dell’iniziativa è stato delineato nel format di un Forum Rotariano Multilaterale (MRF) trilaterale. Esso avrebbe dovuto essere presentato, discusso e lanciato in un incontro inaugurale in presenza nell’estate dello scorso anno nella storica Villa Vigoni sul Lago di Como con tutti i 18 club gemellati. Il Coronavirus ha deciso diversamente. Con nostro grande rammarico, un incontro fisico del MRF ha dovuto essere posticipato più volte. Poiché la pandemia non ha mostrato alcun segno di attenuarsi, abbiamo finalmente organizzato l’incontro virtuale di kick-off di oggi. Tuttavia, poiché i rotariani sono ottimisti, viene ora proposto un incontro in presenza dal 24 al 26 settembre 2021. Incrociamo le dita. L’MRF dovrebbe aver luogo una volta all’anno. E, solo per farvi un accenno, il suo format potrebbe essere ampliato a ulteriori Distretti di altri Stati membri europei in una fase successiva.
I preparativi organizzativi per l’implementazione dell’MRF sono stati fatti sotto la responsabilità di un Comitato Direttivo trilaterale e di un Segretariato la cui composizione arrivava fino al livello dei Governatori dei tre Distretti. L’integrazione di PDG, DG, DGE e DGN nel Comitato e nel Segretariato garantisce la necessaria continuità dell’MRF. Al fine di garantire una preparazione regolare dell’MRF, il Comitato Direttivo e il Segretariato si sono incontrati regolarmente per riunioni di lavoro virtuali fin dall’inizio del 2020.
Questo incontro di kick-off ha lo scopo di permettere ai partecipanti di avere una conoscenza più precisa del background, dei contenuti e delle finalità di questo progetto di cooperazione trilaterale MRF, per consentire una migliore comprensione all’interno dei tre Distretti che hanno concordato di promuoverlo e, naturalmente, per discutere intensamente i passi da compiere con i 18 club gemellati che stanno prendendo parte a questa nuova esperienza.
Per quanto riguarda gli obiettivi a lungo termine dell’MRF, vogliamo raggiungere una migliore comprensione reciproca, promuovere una cooperazione sostenibile, enfatizzare il principio della comunità rotariana e sostenere l’idea europea. Per raggiungere questo obiettivo possiamo sviluppare e realizzare insieme progetti e altre attività di interesse comune, non solo nel servizio alla comunità, ma anche affrontando questioni di interesse pubblico o di importanza europea. Tali attività per ora riguarderanno e saranno limitate ai tre Distretti. Sarebbe veramente entusiasmante per tutti noi se riuscissimo a svolgere contemporaneamente uno stesso programma in tutti e tre i Distretti.
Nella nostra visione, i progetti e le attività dovrebbero essere un modello per i club gemellati nei tre Distretti. Come voi comprendete, le attività vogliono deliberatamente assumere accenti nuovi e innovativi. Per questo è necessaria una cooperazione attiva. L’iniziativa è concepita in modo tale che tutti quanti vi sono coinvolti siano coinvolti nell’assuzione delle decisioni. Questo vale sia per gli organi sia per i club. Tutto questo è possibile solo con la vostra partecipazione attiva, le vostre conoscenze, esperienze, competenze e idee.
Le idee e le raccomandazioni chiave di oggi saranno utilizzate come input per l’MRF a settembre, dopo che i club partecipanti avranno approfondito le loro riflessioni sul tipo di attività, progetti e programmi che possono essere proposti. Di conseguenza, per settembre sono previsti gruppi di lavoro e sessioni plenarie per presentare le attività progettate dai club che siano adatte per l’implementazione congiunta e che idealmente dovrebbero essere svolte in tutti e tre i Distretti. Uno o due progetti verranno scelti tra quelli proposti. Questa parte dell’MRF è destinate a concludersi con raccomandazioni specifiche per passare all’azione concreta.
Inoltre, una seconda parte sarà, se volete, una piattaforma intellettuale per il futuro dell’Europa, per fare in modo che le nostre voci siano ascoltate e che abbiano un ruolo nel processo decisionale. Altri temi potranno emergere da un confronto incrociato tra l’autocomprensione del Rotary in Francia, Germania e Italia, quanto veniamo considerai rilevanti dalla società e ciò che vediamo come punto di forza unico e competenza principale del Rotary.

Prospettive
Con questo concetto dell’MRF osiamo fare un grande passo avanti verso una più stretta collaborazione dei nostri Distretti e club. Dobbiamo tenere presente che non solo ciò che facciamo, ma anche ciò che non facciamo ha un impatto in Europa. L’MRF può dimostrare che il Rotary è vivo, capace di apprendere e in grado di dare risposte a un mondo che cambia. Nuovi temi, nuove generazioni e nuove tecniche di comunicazione richiedono sempre risposte adeguate ai tempi e alle esigenze. Richiedono la costruzione di nuove partnership, l’adattamento a nuove circostanze e il rinnovamento di noi stessi per soddisfare le esigenze di una nuova era futura.
Il nostro collega rotariano e amico Alberto Barzano, lo spiritus rector di questa iniziativa, che si è distinto come persona di brillante intelletto e profonda competenza rotariana, ha formulato con parole sue il valore e l’esempio dell’MRF, che qui cito: “Noi possiamo essere un dimostrazione vivente (in scala minima, naturalmente, ma non per questo meno significativa, date le nostre posizioni nelle nostre diverse società) di quanti e quanto grandi risultati potrebbero raggiungere i nostri tre Paesi a livello dell’UE se solo essi fossero in grado di stabilire e di applicare un tale metodo di lavoro di squadra trilaterale su scala generale e più ampia tra tutti i propri funzionari governativi dei diversi settori”.
Cari colleghi rotariani, nonostante alcuni dubbi che noi stessi solleviamo e nonostante alcune crisi interne, con l’Unione Europea esiste un progetto unico di pace e di prosperità. Con l’MRF e i nostri mezzi limitati e come parte di una stessa famiglia rotariana noi vogliamo e possiamo intensificare la promozione, la conservazione, lo sviluppo e la difesa della casa europea che ci sta a cuore. A tal fine è benvenuto il sostegno attivo di tutti i rotariani per aprire con successo nuove strade in un presente sufficientemente complicato e difficile. Questo sarà il fulcro la missione del nostro MRF congiunto. Pertanto, aspettiamo con grande interesse e aspettative le presentazioni e i risultati di oggi.
Molte grazie per la vostra attenzione.

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