Multilateral Rotarian Forum

Un progetto realizzato dalla partnership creata tra Distretto 1710, Distretto 1830 e Distretto 2042

Si è tenuto nella mattinata di sabato 24 aprile u.s. l’incontro di kick-off virtuale del Multilateral Rotarian Forum (MRF), un nuovo Progetto di cooperazione stabile e strutturata che il nostro Distretto ha promosso con i Distretti 1710 (Rhone Alpes – Auvergne) e 1830 (Baden-Wuerttemberg).
L’incontro, ospitato virtualmente nella piattaforma Zoom del nostro Distretto (un ringraziamento speciale va a Roberto Bennice, Presidente del RC Città di Clusone, che ha garantito la perfetta gestione dell’intero incontro), è stato aperto dal benvenuto agli amici francesi e tedeschi del nostro Governatore Laura Brianza. Oltre a lei, la delegazione del nostro Distretto era composta dal Governatore Eletto Edoardo Gerbelli, dal Vice Governatore e co-Presidente del Comitato Direttivo del MRF, il PDG Giuseppe Navarini, dal PP del RC Bergamo Ovest Alberto Barzanò, che rappresenta il Distretto del Segretariato del MRF medesimo, e dai Presidenti in carica e/o Eletti dei RC Bergamo Ovest, Colli Briantei, Lecco e Sarnico e Valle Cavallina, gemellati rispettivamente coi RC Stuttgart Solitude (Distretto 1830), Bourg-en-Bress Jacobins (Distretto1710), St. Etienne (Distretto 1710) ed Esslingen-Neckartal (Distretto 1830). Per il Distretto 1710 erano presenti il Governatore Jean-Luc Perrin (co-Presidente del Comitato Direttivo del MRF), il Governatore Eletto Sébastien Desitter, il Governatore Nominato Patrick Rochas e il Rappresentante nel Segretariato del MRF Patrick Fassnacht, oltre ai rappresentanti dei RC Bourg-en-Bresse, Bourg-en-Bresse Jacobins, Lyon, Lyon Part-Dieu, St. Etienne, Tarare – Pays de Tarare, Villefranche en Beaujolais. Per il Distretto 1830 hanno invece partecipato il PDG Jörg Wolff (co-Presidente del MRF, anche in rappresentanza del Governatore Thomas Christ, in convalescenza dopo un recente intervento), il Governatore Eletto Thomas Preisendanz, il Governatore Nominato Klaus-Günther Strack, il PDG Jan Wagner (Rappresentante del Distretto nel Segretariato), nonché il PDG Hans-Joachim Kay e i rappresentanti dei RC Aalen-Heidenheim, Esslingen-Neckarland, Heilbronn, Nagold-Herrenberg, Stuttgart, Stuttgart-Fernsehturm, Stuttgart Solitude.
Riportiamo di seguito il discorso con cui Jörg Wolff, PDG A.R. 2019/2020 del Distretto 1830 e co-Presidente del Comitato Direttivo del MRF, anche a nome degli altri due co-Presidenti, il Governatore Jean-Luc Perrin e il PDG Giuseppe Navarini, in apertura dei lavori, ha spiegato ai partecipanti all’incontro il background, i contenuti e le finalità del progetto e ha preannunciato la data del primo incontro (questa volta non più virtuale) del MRF, che si terrà a Sarnico, sul lago d’Iseo, da venerdì 24 a domenica 26 settembre.

Cari colleghi rotariani, cari amici,
è un piacere particolare che mi sia stato chiesto di parlarvi del background e delle finalità della proposta iniziativa del Forum Rotariano Multilaterale (MRF). Come sapete MRF è promosso congiuntamente dai Distretti Rotary 1710, 1830 e 2042, rispettivamente della Lombardia, Rhones Alpes Auvergne e Württemberg.
“Il Rotary connette il mondo”. Questo il motto del Presidente Mondiale 2019/2020 è stato l’ispirazione dietro l’idea di rendere il Rotary visibile come un’istituzione comune in Europa a livello distrettuale attraverso i suoi club e di renderlo tangibile per i suoi membri. Poiché il Rotary è costruito su connessioni, valori condivisi, comprensione comune e azioni congiunte, la sua capacità di creare reti professionali oltre i confini è unica. Lo dimostrano le numerose partnership europee bilaterali dei club nei nostri Distretti.
La prima sessione del MRF di oggi dimostra questo fatto. Voi rappresentate 18 partnership bilaterali di club nei nostri tre Distretti che incarnano gran parte della storia dei nostri Paesi e tutto ciò attraverso cui siamo passati. Francia, Germania e Italia sono tre dei sei Paesi fondatori dell’Europa e lo spirito degli allora padri fondatori Robert Schumann, Alcide de Gasperi e Konrad Adenauer ci ricorda che le fortune di tutti gli europei sono dipese le une dalle altre ormai da decenni. La storia è più della traccia lasciata dal passato. Essa influenza il presente e può plasmare il futuro.
Le relazioni di cui godiamo oggi sono costruite su fondamenta scavate nelle fondamenta della nostra esperienza comune, ancorate da legami umani che collegano le nostre regioni e i nostri Distretti attraverso le diverse comunità e al di là dei confini. E così è con i 18 club presenti alla riunione di oggi. Alcuni di loro sono stati uniti in un’amicizia sempre viva da decenni, cosa che merita il nostro profondo rispetto. Per loro, il pozzo profondo dell’esperienza condivisa ha permesso che una partnership e una comprensione congiunte mettessero radici e prosperassero, e che venisse costruito un rapporto di fiducia reciproca.
Oggi i nostri Paesi e i nostri club gemellati sono insieme come partners indispensabili in quasi tutti i campi di attività immaginabili, consapevoli del nostro passato ma fiduciosi riguardo al nostro futuro. Tuttavia, per quanto dovremmo essere grati per quanto lontani siamo arrivati, molti concordano sul fatto che non si debba dare mai nulla per scontato. Questo perché la coesione dell’Unione Europea è nettamente diminuita, si sono aperte crisi e faglie, sono sorte nuove sfide tra cui la pandemia del coronavirus in corso, sono emersi dubbi interni sull’idea europea e tutto ciò viene alimentato anche dall’esterno. Inoltre, viviamo in un mondo dal quale sono scomparse le vecchie certezze e la svolta autoritaria globale degli ultimi anni riflette i difetti e le carenze dei sistemi democratici. E soprattutto, non tutti gli Europei sono d’accordo su tutto ciò che sta accadendo in Europa o sono soddisfatti degli sviluppi delle realtà europee o anche sono scettici sul trasferimento della sovranità nazionale alle istituzioni comunitarie. Si pone quindi la questione sulla direzione verso la quale dovrebbe svilupparsi l’Europa con la sua accresciuta diversità. Qual’è la posta in gioco: l’Europa è sempre più competitiva con altri attori globali per valori, prosperità, influenza e sicurezza. Questa pressione competitiva ha alimentato dibattiti in tutta Europa su come possiamo rafforzare la nostra resilienza e mantenere o addirittura rafforzare la nostra posizione di spazio di libertà, prosperità e sicurezza. Un filo conduttore che attraversa il dibattito, anche nei nostri circoli rotariani, rafforza la consapevolezza che è essenziale per noi assumerci una maggiore responsabilità per la nostra casa europea.

L’idea
Con queste premesse, a margine di una visita del RC Bergamo Ovest al partner RC Suttgart Solitude un sabato pomeriggio di dicembre 2019 a Stoccarda è stata discussa l’idea del Rotary che si dichiari sempre più per il futuro europeo, per l’Europa come una comunità di valori e di destino. Questa conversazione tra Alberto Barzanò (che l’ha ispirata), del Distretto lombardo 2042, il PDG Jan Wagner, io stesso (allora Governatore del Distretto 1830), i rappresentanti del Club ospitante Stuttgart Solitude e i delegati di vari club lombardi è stata animata da un convincente spirito europeo. Essa ha portato alla consapevolezza che, sulla base della propria autocomprensione, anche il Rotary dovrebbe assumersi responsabilità e dovrebbe dare segnali attivi di coesione e di solidarietà per la Casa Europea, così da contribuire a plasmare idee e strategie per un cambiamento necessario sulla base della nostra propria esperienza, nei club e nei Distretti. L’idea guida è stata la convinzione che, nonostante le nostre diverse nazionalità, noi facciamo tutti parte della stessa famiglia rotariana e quindi condividiamo ideali, interessi e obiettivi comuni. E molto presto anche il Distretto 1710 si è unito a queste idee.
Con questo in mente, è opportuno che il Rotary promuova attivamente l’idea europea e pensi al futuro dell’Europa. Questa è stata una richiesta per molto tempo, ma è sempre rimasta senza conseguenze. È stato quindi suggerito a Stoccarda di utilizzare un nuovo approccio per preparare un’iniziativa rotariana-europea innovativa da parte i nostri tre Distretti quello della Lombardia, di Rhones Alpes Auvergne e di Württemberg.
All’interno dei nostri Distretti, 18 club sono uniti tra loro da partenariati molto attivi, di lunga data e globali, venendo così a far parte della società civile europea transfrontaliera. Ciò apre, come abbiamo convenuto, una condizione ideale per avviare un dialogo franco e fiducioso sull’idea di creare un nuovo format per tali sforzi. Ne è derivata una disponibilità estremamente positiva da parte dei Governatori a far propria l’iniziativa nata a Stoccarda, a contribuire a delinearla e a svilupparla ulteriormente tutti insieme. Un lavoro preparatorio della durata di un anno, da parte dei Governatori dei tre Distretti e delle loro staffette, con molti incontri virtuali, è stato quindi svolto in uno spirito rotariano di grande fiducia.

Il format
Il concetto base dell’iniziativa è stato delineato nel format di un Forum Rotariano Multilaterale (MRF) trilaterale. Esso avrebbe dovuto essere presentato, discusso e lanciato in un incontro inaugurale in presenza nell’estate dello scorso anno nella storica Villa Vigoni sul Lago di Como con tutti i 18 club gemellati. Il coronavirus ha deciso diversamente. Con nostro grande rammarico, un incontro fisico del MRF ha dovuto essere posticipato più volte. Poiché la pandemia non ha mostrato alcun segno di attenuarsi, abbiamo deciso di organizzare l’incontro virtuale di kick-off. Tuttavia, poiché i rotariani sono ottimisti, viene ora proposto un incontro fisico dal 24 al 26 settembre 2021. Incrociamo le dita. L’MRF dovrebbe aver luogo una volta all’anno. E, solo per farvi un accenno, il suo format potrebbe essere ampliato a ulteriori Distretti di altri Stati Membri europei in una fase successiva.
I preparativi organizzativi per l’implementazione dell’MRF sono stati fatti sotto la responsabilità di un Comitato Direttivo trilaterale e di un Segretariato la cui composizione arrivava fino al livello dei Governatori dei tre Distretti. L’integrazione di PDG, DG, DGE e DGN nel Comitato e nel Segretariato garantisce la necessaria continuità dell’MRF. Al fine di garantire una preparazione regolare dell’MRF, il Comitato Direttivo e il Segretariato si sono incontrati regolarmente per riunioni di lavoro virtuali fin dall’inizio del 2020.
Questo incontro di kick-off ha lo scopo di permettere ai partecipanti di avere una conoscenza più precisa del background, dei contenuti e delle finalità di questo progetto di cooperazione trilaterale MRF, per consentire una migliore comprensione all’interno dei tre Distretti che hanno concordato di promuoverlo e, naturalmente, per discutere intensamente i passi da compiere con i 18 club gemellati che stanno prendendo parte a questa nuova esperienza.
Per quanto riguarda gli obiettivi a lungo termine dell’MRF, vogliamo raggiungere una migliore comprensione reciproca, promuovere una cooperazione sostenibile, enfatizzare il principio della comunità rotariana e sostenere l’idea europea. Per raggiungere questo obiettivo possiamo sviluppare e realizzare insieme progetti e altre attività di interesse comune, non solo nel servizio alla comunità, ma anche affrontando questioni di interesse pubblico o di importanza europea. Tali attività per ora riguarderanno e saranno limitate ai tre Distretti. Sarebbe veramente entusiasmante per tutti noi se riuscissimo a svolgere contemporaneamente uno stesso programma in tutti e tre i Distretti.
Nella nostra visione, i progetti e le attività dovrebbero essere un modello per i club gemellati nei tre Distretti. Come voi comprendete, le attività vogliono deliberatamente assumere accenti nuovi e innovativi. Per questo è necessaria una cooperazione attiva. L’iniziativa è concepita in modo tale che tutti quanti vi siano coinvolti nell’assunzione delle decisioni. Questo vale sia per gli organi sia per i club. Tutto questo è possibile solo con la vostra partecipazione attiva, le vostre conoscenze, esperienze, competenze e idee.
Le idee e le raccomandazioni chiave di oggi saranno utilizzate come input per l’MRF a settembre, dopo che i club partecipanti avranno approfondito le loro riflessioni sul tipo di attività, progetti e programmi che possono essere proposti. Di conseguenza, per settembre sono previsti gruppi di lavoro e sessioni plenarie per presentare le attività progettate dai club che siano adatte per l’implementazione congiunta e che idealmente dovrebbero essere svolte in tutti e tre i Distretti. Uno o due progetti verranno scelti tra quelli proposti. Questa parte dell’MRF è destinata a concludersi con raccomandazioni specifiche per passare all’azione concreta. Inoltre, una seconda parte sarà, se volete, una piattaforma intellettuale per il futuro dell’Europa, per fare in modo che le nostre voci siano ascoltate e che abbiano un ruolo nel processo decisionale. Altri temi potranno emergere da un confronto incrociato tra l’autocomprensione del Rotary in Francia, Germania e Italia, quanto veniamo considerai rilevanti dalla società é ciò che vediamo come punto di forza unico e competenza principale del Rotary.

Prospettive
Con questo concetto dell’MRF osiamo fare un grande passo avanti verso una più stretta collaborazione tra i nostri Distretti e i club. Dobbiamo tenere presente che non solo ciò che facciamo, ma anche ciò che non facciamo ha un impatto in Europa. L’MRF può dimostrare che il Rotary è vivo, capace di apprendere e in grado di dare risposte a un mondo che cambia. Nuovi temi, nuove generazioni e nuove tecniche di comunicazione richiedono sempre risposte adeguate ai tempi e alle esigenze. Richiedono la costruzione di nuove partnership, l’adattamento a nuove circostanze e il rinnovamento di noi stessi per soddisfare le esigenze di una nuova era futura.
Il nostro collega rotariano e amico Alberto Barzano, lo spiritus rector di questa iniziativa, che si è distinto come persona di brillante intelletto e profonda competenza rotariana, ha formulato con parole sue il valore e l’esempio dell’MRF, che qui cito: «Noi possiamo essere un dimostrazione vivente (in scala minima, naturalmente, ma non per questo meno significativa, date le nostre posizioni nelle nostre diverse società) di quanti e quanto grandi risultati potrebbero raggiungere i nostri tre Paesi a livello dell’UE se solo essi fossero in grado di stabilire e di applicare un tale metodo di lavoro di squadra trilaterale su scala generale e più ampia tra tutti i propri funzionari governativi dei diversi settori».
Cari colleghi rotariani, nonostante alcuni dubbi che noi stessi solleviamo e nonostante alcune crisi interne, con l’Unione Europea esiste un progetto unico di pace e di prosperità. Con l’MRF e i nostri mezzi limitati e come parte di una stessa famiglia rotariana noi vogliamo e possiamo intensificare la promozione, la conservazione, lo sviluppo e la difesa della casa europea che ci sta a cuore. A tal fine è benvenuto il sostegno attivo di tutti i rotariani per aprire con successo nuove strade in un presente sufficientemente complicato e difficile. Questo sarà il fulcro la missione del nostro MRF congiunto. Pertanto, aspettiamo con grande interesse e aspettative le presentazioni e i risultati di oggi!
Molte grazie per la vostra attenzione.