Generalmente consideriamo il nostro contributo alla Rotary Fondation come una gabella dovuta alla nostra adesione al Rotary International. Questo modo di pensare è il risultato per la maggior parte dei rotariani di una carenza conoscitiva della Fondazione e dei benefici che produce in tutto il mondo. Atteggiamento questo alquanto superficiale ed irritante, ma che ha una sua ragione nel fatto che accogliamo nella nostra associazione membri che non hanno nessun interesse all’attività di servizio del Rotary, ma che considerano la loro partecipazione alle conviviali alla stregua di una rimpatriata tra amici. Se da una parte queste sono alcune ragioni della disaffezione o indifferenza dei soci verso la Fondazione, dall’altra parte c’è molta impreparazione nei Presidenti nel comunicare al Club gli obiettivi umanitari che essa sostiene con grande successo. Troppo spesso la nostra visuale di service è limitata alla ricerca di associazioni alle quali dare il nostro contributo. E’ bene essere molto chiari a tal proposito. Non è service l’elargizione di contributi a varie associazioni di volontari. E’ beneficenza. E noi non facciamo beneficenza. Usiamo il termine service al posto di progetti proprio perché il nostro impegno a favore dell’umanità ci deve coinvolgere in prima persona. Diamo il nostro contributo (non solo in termini di soldi) mettendo a loro disposizione la nostra professionalità. Convinti che così facendo possiamo contribuire alla formazione di un mondo migliore e più solidale. Mi viene in mente la campagna promozionale che il Rotary International ha fatto in occasione della celebrazione dei suoi cento anni di vita. Una serie di manifesti in cui si sintetizzava l’azione di servizio9 del Rotary. Li voglio qui ricordare:
È VERO, CI MPIACE DARE LEZIONE AGLI ALTRI
È VERO, DOVE SIAMO NOI C’E’ SEMPRE UN RINFRESCO
È VERO, CI PIACE ORGANIZZARE CENE
È VERO, CONOSCERE PROFESSIONISTI AFFERMATI AIUTA
È’ ovvio che l’accettazione di tale stile di vita comporta grande sacrificio ed impegno personale. E questo è molto bello e gratificante, altrimenti non saremmo tanto diversi da coloro i quali limitano il loro impegno all’offerta di un euro con un SMS. Strappato, magari, dopo aver visto la solita rappresentazione dei bambini malnutriti o affetti da patologie invalidanti.
Se vogliamo essere diversi lo dobbiamo essere in tutto: anche nel nostro modo di operare. Se siamo stati scelti perché ritenuti leader, lo dobbiamo dimostrare con il nostro impegno a sostenere gli obiettivi umanitari del Rotary. Questi obiettivi li possiamo raggiungere solo con la Fondazione Rotary, perché è in essa che ogni Club realizza al meglio ogni suo progetto (utilizzando i Grant) e lo può elevare a proposta internazionale. L’esempio più lampante, che spesso citiamo nei nostri eventi, è il progetto per l’eradicazione della poliomielite nel modo. Progetto partito da un Club locale (RC Treviglio e della Bassa Pianura Bergamasca) e diventato obiettivo strategico del Rotary International con la campagna End Polio Now.
Nel Club possono nascere idee stupende e favolose, ma dobbiamo avere la volontà e la forza di allargarle a tutti gli altri Club e farle diventare PROGETTI DI AZIONE UMANITARIA MONDIALE. Pensare in grande per agire in grande e in tanti. Appena oltre il confine del nostro Club c’è tutto un mondo che ha bisogno del nostro supporto. Che vuole essere coinvolto in questi progetti umanitari. Bisogna svestirci del nostro provincialismo e campanilismo e pensare che apparteniamo ad una grande famiglia internazionale, mondiale.
La Fondazione Rotary ha sempre dimostrato la sua efficienza e la sua capacità di incidere significativamente nella soluzione dei problemi umanitari. Il contributo che noi versiamo viene quasi interamente riversato nella realizzazione dei progetti proposti dai Club di tutto il mondo. Ciò è certificato da organismi internazionali.
In concreto ecco cos’è la FONDAZIONE ROTARY del Rotary International.
- Dei fondi raccolti il 91% è stato speso direttamente per i programmi.
- Solo il 2% dei fondi raccolti sono utilizzati per le spese amministrative
Charity Navigator è un organismo internazionale di certificazione che valuta il rapporto tra i fondi versati alle Associazioni ed il loro effettivo impiego per i progetti umanitari. Fa una classifica ed assegna le “Stelle di merito” che possono essere al massimo quattro.
La Fondazione Rotary ha il più alto livello: 4 stelle.
Mentre altre organizzazioni plurinominate hanno un rating inferiore, come UNICEF o Save The Children o Caritas con 3 stelle.