Progetto Beirut

RC Milano Nord Ovest
Continua il progetto di aiuti alla popolazione devastata dalla esplosione al porto di Beirut

Il progetto Beirut di cui abbiamo raccontato nella newsletter di settembre è nato dopo la esplosione al porto di Beirut del 4 agosto 2020. Ad oggi, dicembre 2020, si contano 95 vittime e 6500 feriti.
Il Rotary Club Milano Nord Ovest, in contatto con i Rotary Club Cedars e Rotary Club BaaBda (Beirut, Libano) si era attivato subito con un’ iniziativa destinata a fornire aiuti alimentari alle famiglie libanesi colpite dalla esplosione (food box).
Attraverso questi video è possibile vedere un breve aggiornamento su quanto è stato fatto dal club e sullo stato attuale della situazione in Libano.

“People were created to be loved.
Things were created to be used .
The reason why the world is in chaos is because things are being loved and people are being used”

In queste parole del Dalai Lama, e riprese da Philippe Nassan, Past President Rotary Club Beirut Baabda, si riassume la drammaticità della situazione odierna a Beirut.
Giovedì 17 dicembre 2020, il nostro club si è riunito via zoom per un augurio e un brindisi di fine anno.
L’occasione è stata propizia per invitare alcuni amici dei Rotary Club Baabda e Rotary Club Cedars di Beirut (Libano) con in quali stiamo collaborando per la raccolta di fondi per i loro programmi di aiuto alla popolazione colpita dalla esplosione al porto di Beirut il 4 agosto 2020, fatto che ha accentuato le enormi difficoltà economiche già esistenti a causa di una crisi monetaria senza precedenti.
La loro testimonianza diretta sulla drammaticità della situazione ha toccato il cuore dei noi tutti.
Il Libano in generale ha subito un collasso economico causato dalla corruzione e da una gestione clientelare da parte della dirigenza pubblica; il Paese, considerato a suo tempo la “Svizzera del Medio Oriente” è precipitato in pochi anni nel baratro della povertà endemica.
L’inflazione ha impoverito tutti e in questa situazione, il 4 agosto 2020, è avvenuta l’esplosione.
Una esplosione talmente violenta da poter essere sentita addirittura a 240 km di distanza, a Cipro.
In un istante centinaia di migliaia di persone si sono trovate senza casa, senza poter preparare un pasto, ospedali devastati, scuole distrutte, infrastrutture ferme.
E sopra tutto questo, il Covid-19.
I libanesi, una volta di più, hanno reagito e dando fondo alle ultime risorse residue hanno iniziato a organizzarsi per ripartire, per rimettersi in piedi e ricostruire.
I nostri “rotarian fellows” si sono mossi immediatamente insieme ai giovani rotaractiani e hanno iniziato a intervenire per le necessità immediate senza dimenticare di prevedere le fasi successive, mettendo in gioco le capacità professionali e utilizzando i generosi contributi che sono giunti dai rotariani di Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia, perfino Guyana.

L’azione si è articolata su quattro linee principali:
Fame: pasti caldi e cibo alla popolazione.
Educazione: ricostruzione delle scuole, dotazione di libri e di tablet per la didattica a distanza.
Ricostruzione delle case: finestre, porte, riscaldamento, cucine, elettricità.
Salute: ricostruzione degli ospedali e fornitura di medicinali.

La trasparenza di ogni azione è garantita da un sistema che consente l’immediata tracciabilità di ogni azione eseguita o materiale consegnato.
Il Rotary Club Milano Nord Ovest in agosto ha promosso una raccolta di fondi a cui hanno aderito anche alcuni soci in prima persona e alcuni amici del club e infine anche il Rotary Club Cinisello e Sesto San Giovanni.
Il Rotary Club Milano Nord Ovest è il collettore dei fondi che vengono messi a disposizione; questo consente di limitare i consistenti costi bancari di trasferimento dei fondi in Libano.
Responsabile del Progetto all’interno del nostro club è il socio Dott. Giovanni Massimo Bottini, Consigliere Prefetto Rotary Club Milano Nord Ovest.

Monica Nessim
Pres. Pubblica Immagine RC Milano Nord Ovest