Progetto “Pacchi solidali”

RC Treviglio e Pianura Bergamasca

Il Rotary Club Treviglio e Pianura Bergamasca è nuovamente in prima linea per aiutare, con i “Pacchi solidali”, le famiglie in difficoltà. Sabato 29 aprile scorso, infatti, un nutrito gruppo di soci si è ritrovato in un capannone messo a disposizione dal socio Roberto Aresi e ne ha confezionato oltre 150 contenenti generi alimentari da destinare a nuclei familiari residenti nel territorio di Caravaggio. Un’iniziativa alla quale ha collaborato anche il Rotaract Treviglio e Romano di Lombardia. All’allestimento dei pacchi hanno partecipato i soci Paolo Agazzi, Carlo Balzaretti con la consorte Anna, Pinuccia Barazzetti, Antonella Baruffi, Mino Carrara, Marco Daz, Ezio Fumagalli e Denise Vismara e i rotaractiani: Matteo Malia, Paola Tassani e Hyppolithe Teti.

Cuore dell’attività un lungo tavolone attorno al quale si sono affaccendate quattro squadre ognuna delle quali con un preciso compito da svolgere. Da un lato c’era chi si preoccupava di mantenere alimentato il flusso delle confezioni da mettere negli scatoloni, mentre dal lato opposto operava l’altra squadra che provvedeva a inserirli nei contenitori. A questa due se ne aggiungevano altre due, una all’inizio e l’altra alla fine: la prima con il compito di preparare le scatole, la seconda, una volta completato il riempimento, con quello di chiuderle, sigillarle e impilarle sui pallet non prima di aver applicato un’etichetta con i nomi degli sponsor (Soliveri, Nicro, Vacuum Tav, Thermocast, Omr SRL) che hanno reso possibile l’iniziativa. Un’ultima squadra si occupava della raccolta differenziata suddividendo in carta/cartone e plastica gli involucri originari nei quali erano imballati gli alimenti.

La mattinata è scivolata via velocemente e nel giro di tre ore i pacchi erano belli e pronti per essere portati a destinazione. L’Operazione Pacchi Solidali per il Club è un vero e proprio fiore all’occhiello sul territorio. Da tempo, infatti, viene realizzata e portata a termine, e ha avuto momento di grande intensità durante il triste periodo della pandemia Covid-19, quando molte famiglie si sono trovate in grave difficoltà a causa della perdita del lavoro – spesso precario – dovuto alla chiusura prolungata delle aziende.