Spesso mi sono posta questa domanda e l’unica risposta che sono riuscita a dare è stata : “perché non le conoscono”.
Ma cosa scrivere, per farle conoscere almeno un poco?
Potrei ad esempio dire che non serve essere atleti agonisti, dato che gareggiano i rotariani di tutte le età e, in ogni caso, le classifiche sono due:
– sportiva, che tiene conto dei risultati ottenuti nelle singole gare di golf, burraco, biliardo, bocce, bowling, sci ed altro ancora;
– di partecipazione, che invece considera, per ciascun Club, il numero di soci, familiari e simpatizzanti presenti ad ogni singola manifestazione.
Le Rotariadi si possono quindi vincere anche con la sola partecipazione, tutti i soci del Club, insieme.
E’ però improbabile che qualche socio non si cimenti nella competizione sportiva e chi scrive ha persino gareggiato a bowling, con pessimi risultati ma grande divertimento (e, in ogni caso, quell’anno vincemmo….:)
Alcune gare sono rumorose, come il bowling, perchè il tifo per i propri soci in gara non può mancare e, se anche non si vince la singola competizione sportiva, pazienza, se il Club è presente quasi al completo può vincere la classifica finale di partecipazione.
Altre gare sono silenziose, come il burraco, ma chi non gioca non è certo silente: chiacchiera con i soci del Club, familiarizza e si confronta con tutti gli altri rotariani, spesso sui progetti in corso o su quelli da promuovere per l’anno successivo.
Già, i progetti.
Potrei dire che sono il fine ultimo delle Rotariadi: il Club si iscrive alla manifestazione indicando il progetto a cui destinare la eventuale vincita e i premi finali in denaro sono due, uno per la classifica sportiva ed uno per quella di partecipazione.
A fronte del costo non eccessivo per l’iscrizione annuale del Club, pari a circa una sola conviviale, la vincita è di rilievo e dunque vale la pena pensare in grande ed indicare un progetto importante, che sia motivante, coinvolga i soci, sia sostenibile ed utile alla comunità.
Ma sarebbe riduttivo parlarne in questi termini: le Rotariadi sono soprattutto un luogo di affiatamento, di confronto, di scambio di idee, di possibile sinergia e questo luogo dura un anno.
Chi è rotariano da qualche tempo, ricorderà che erano un programma dell’effettivo distrettuale (D. 2040) e saprà sicuramente che il loro motto è “partecipare per conoscersi, conoscersi per diventare amici”.
L’accrescimento dell’amicizia e dell’affiatamento, seppur tra tutti i rotariani partecipanti, non esaurisce però l’efficacia (e la bellezza) delle Rotariadi: non si tratta solo di un’ottima cura per un effettivo privo di motivazione anche se, di per sé, sarebbe già un risultato eccellente.
Anche le fotografie – della grigliata iniziale di settembre o del galà finale di maggio con premi, premiazioni, medaglie oppure delle singole gare – non trasmettono ciò che le Rotariadi realmente sono.
Sono il luogo dove lo spirito rotariano di tutti noi e, con esso, il nostro valore di amicizia, la voglia di partecipazione e di fare, si trasformano in efficace spirito di squadra.
Ci si iscrive a settembre come Club e si termina a maggio come Squadra, una squadra compatta, forte e coesa.
Se anche non si vince il premio in denaro, si acquisisce comunque questo nuovo e più forte spirito e con esso le idee, il divertimento, il tifo, le nuove amicizie e tutto quanto le Rotariadi regalano durante l’anno.
Per conoscere le Rotariadi non servono molte parole, bisogna viverle e vederle, partecipare ad almeno una manifestazione.
Chi, come me, le ha vissute per tanti anni, pensa che siano un’emozione intensa e sorprendente, un valore aggiunto ed irrinunciabile della nostra Associazione.
Per quale motivo non partecipare ?
Patrizia De Natale, Commissione Distrettuale Progetti