Il progetto di case per le api
8 minuti vi chiedo. Il tempo necessario per leggere la genesi di un progetto, ma non solo di questo del Gruppo Seprio anche di tanti altri. Le premesse di questo progetto sono uguali a quelle di qualsiasi altro progetto ambientale, quindi investiamo questo poco tempo per capire i perché di tutta quest’attenzione alla situazione delle api.
Il Progetto in questione è promosso dai Rotary Club Varese Verbano, Tradate, Sesto Angera Lago Maggiore e Insubriae Malnate per la costruzione e la disposizione in orti e giardini di BEE HOTEL, o “case per le api” che possano offrire un sito di nidificazione per le api selvatiche.
INTRODUZIONE
Il mantenimento della biodiversità consente alle popolazioni di far fronte al variare delle condizioni ambientali. Gli apoidei insieme ad altri insetti pronubi, svolgono un ruolo indispensabile nella riproduzione di circa l’80% delle Angiosperme, garantendo il rimescolamento del genotipo vegetale. Per questo è importante rispettarle e creare le condizioni migliori per favorire la loro attività (Strasburger E. 2004)
La biodiversità purtroppo è in costante pericolo e le cause sono da attribuire al sempre crescente impatto delle attività antropiche nella natura. La distruzione di interi ecosistemi, il disboscamento, l’inquinamento dell’acqua e dell’aria, la distruzione di habitat per l’estrazione di risorse naturali, la cementificazione, l’agricoltura industriale (monocolture, pesticidi chimici…), il turismo di massa, l’introduzione di specie esotiche in regioni diverse hanno e stanno provocando l’estinzione di un numero sempre maggiore di specie. A questo si aggiunge per gli apoidei, ma non solo, la crisi climatica in corso che sta modificando il ciclo naturale degli ecosistemi, rendendole più vulnerabili e meno produttive.
APOIDEI: UN PATRIMONIO DA PRESERVARE
Gli apoidei oltre a svolgere un’importante funzione di impollinazione negli ecosistemi naturali, incidono significativamente sulle quantità e la qualità della produzione agricola mondiale. Un terzo del nostro cibo dipende dall’opera di impollinazione di questi esseri viventi: solo in Europa, oltre 4.000 verdure! Essi aumentano complessivamente del 35% le rese delle principali colture alimentari nel modo, attraverso il miglioramento qualitativo dei prodotti e la difesa dei patogeni.
Uno studio condotto nell’ambito del progetto AMA (Ape Miele Ambiente) coordinato dall’ex. Istituto Nazionale di Apicoltura di Bologna dal 1997 al 2001, ha messo in evidenza un grave depauperamento delle popolazioni e del numero di specie: nei 4 anni di indagine è stato individuato solo il 38% delle specie di apoidei ritenute presenti in Italia (Quaranta M. et al. 2004). Questo 20 anni fa, ora le condizioni sono ulteriormente peggiorate.
Se le api sparissero, le conseguenze sulla produzione alimentare sarebbero devastanti. Le api continuano a morire e questo non è “solo” un problema ambientale. La nostra vita dipende anche dalla loro.
Al mondo ci sono più di 20.000 specie diverse di api e una specie soltanto fa il miele. Esistono due grandi tipologie di api che sono quelle selvatiche e quelle domestiche, cioè allevate dagli apicoltori. Le api sono tante, come tanti sono i fiori che contano su di loro per essere impollinati e riprodursi. Ci sono le api da miele, i bombi, le osmie le megachili e tante altre. Sono insetti sociali, gregari e più frequentemente solitari (le femmine accudiscono la propria prole senza formare una colonia) e tutti insieme garantiscono, con l’impollinazione, la conservazione della biodiversità. Quello che li minaccia è un pericolo per tutte le forme di vita, compreso l’uomo, che deve loro oltre un terzo del suo cibo. Conoscere questi insetti e tutelarli è fondamentale per la sopravvivenza dell’ecosistema. Tutte le api sono raggruppate nella superfamiglia degli apoidei e sono fondamentali per la sicurezza alimentare
In breve:
- Le api sono responsabili dell’impollinazione di più del 70% di tutte le specie vegetali presenti sul nostro pianeta
- Nella sola Europa 4.000 tipi di frutta e verdura esistono grazie agli impollinatori
- Valore calcolato del servizio di impollinazione: 255 miliardi/anno
PROGETTO
Per la salvaguardia degli apoidei sono necessarie politiche agricole che prevedano:
- uso sostenibile dei fitofarmaci (evitare i trattamenti durante la fioritura o nei periodi di massima attività giornalier
- riduzione dell’inquinamento ambientale
- incentivazione dell’agricoltura biologica ed ecosostenibile
- mantenimento della biodiversità naturale (ad esempio attraverso la costituzione di reti ecologiche e il mantenimento o l’incremento di siepi, boschetti e filari, la creazione di ambienti idonei alla riproduzione e alla vita nelle varie fasi del ciclo vitale degli insetti)
Nell’ambito di quest’ultimo punto i Rotary Club Varese Verbano e Insubriae Malnate con il progetto Rotary Bee Hotel intende intervenire per la tutela degli apoidei con la seguente iniziativa: costruzione di Bee-hotel con il supporto dei comuni nell’ambito degli orti urbani.
La costruzione verrà data in carico al CFPIL di Varese (Centro di Formazione Professionale ed Inserimento Lavoro per ragazzi con disabilità intellettiva) che ha un laboratorio di falegnameria. Il Club supervisionerà la costruzione fornendo le informazioni utili e necessarie per una corretta realizzazione delle case per gli insetti.
Per attrarre i nostri insetti e creare un ambiente allettante saranno predisposte vicino all’Hotel coltivazioni gradite e attrattive come le piante nettarifere, il pisello odoroso, il nasturzio, la calendula, il tarassaco, la facelia e tutte le aromatiche in genere. Piante che abbiano una fioritura scalare durante l’anno in modo tale che ci sia sempre una presenza di fioritura nel periodo di attività degli insetti.
I bee-hotel saranno accompagnati da pannelli che descrivano il senso dell’iniziativa:
- che cosa è un bee-hotel
- chi vive nel bee-hotel
- perché è importante il bee-hotel
- perché sono importanti le api solitarie
Il posizionamento dei bee-hotel verrà affiancato anche da una campagna di sensibilizzazione ad un’agricoltura più sostenibile e alla tutela dell’ambiente
COS’È UN BEE- HOTEL
Diffusosi negli anni ‘90 nel centro Europa e soprattutto in Inghilterra, dove il problema della biodiversità in pericolo a causa dell’intervento antropico ha sollevato il problema prima che da noi, il Bee Hotel o più ampliamente il Bug- hotel (nella totalità degli insetti che possono usufruirne: crisope, api, bombi, coccinelle, farfalle…) rappresenta un vero e proprio rifugio per la specie più vulnerabili alla mancanza di biodiversità: gli insetti.
Perché un bug hotel:
Il Bug Hotel oltre a proteggere le nostre coltivazioni da molti attacchi parassitari, assicura la salvaguardia della biodiversità, rappresenta un rifugio per superare i rigori invernali e per accogliere le nuove generazioni, contribuisce a sostenere l’impollinazione entomofila e l’abolizione dell’uso di sostanze di sintesi, crea nel nostro orto un micro-mondo in equilibrio, ha un ruolo sociale e civico, crea un elemento decorativo nel nostro giardino, fino ad essere una moderna realtà urbanistica.
Gli impollinatori più importanti sono certamente le api solitarie (osmie e megachili), che normalmente non sono aggressive – da qui il Bee Hotel.
Il Bee Hotel dovrà adattarsi alle esigenze dei suoi ospiti, alcuni dei quali lo utilizzeranno per ripararsi durante la stagione fredda, mentre altri lo utilizzeranno per deporre le uova.
Le abitazioni destinate ai bombi e alle api solitarie, ad esempio, saranno costituite da corridoi cavi e ciechi, lunghi 15-17 cm e con un diametro compreso tra 5 e 10 mm.
I materiali ideali sono:
- canne di bambù (preferite dai bombi e dalle osmie)
- steli di graminacee tagliati sotto i nodi
- pezzi di legno forati (ottimo rifugio per api solitarie)
- cannucce di cartone
Il Bee Hotel avrà bisogno di un minimo di manutenzione: ogni due anni sarà necessario rinnovare l’intero rifugio e annualmente pulire le stanze per evitare il proliferare di parassiti dannosi o malattie fungine che potrebbero attaccare i nostri materiali.
L’impegno del Rotary è che queste iniziative non rimangano isolate ma rappresentino il punto di inizio per un percorso di sostenibilità apistica/ambientale sul proprio territorio.
In quest’ottica il progetto “Rotary per le api” prevede la costruzione e la disposizione in orti e giardini di Bee Hotel, o “case per le api” che possano offrire un sito di nidificazione pe le api selvatiche.
Gli insetti che andremo ad ospitare sono prevalentemente quelli appartenenti alla famiglia dei Megachilidi, cioè quelle api che utilizzano per la riproduzione delle cavità generalmente precostituite in natura come canne di bambù, canne palustri, fori nel legno delle piante. Le femmine si riconoscono perché generalmente raccolgono il polline attraverso setole situate sotto l’addome dette “scopa ventrale” anziché raccoglierlo nelle zampe posteriori come le api da miele. Sono api di forma variabile da 3 a 30 mm con un ciclo di vita annuale e hanno una vita media di circa 40 giorni. Appena sfarfallate dal loro bozzolo, in primavera o inizio estate, si accoppiano e pochi giorni dopo cominciano a deporre le uova. Un uovo al giorno per tutto il corso della loro vita. Ogni uovo viene deposto all’interno di una camera rifornita di polline e nettare, nutrimento necessario per la larva che nascerà dall’uovo. Ogni camera viene chiusa da una parete di fango, foglie, petali di fiori o rametti dalla quale dopo un anno nasceranno le nuove api. E’ durante la raccolta di polline per la prole e per il proprio sostentamento che involontariamente l’ape si fa mezzo di impollinazione volando da un fiore all’altro.
Valentina Moroni – Biologa
Commissione ambiente Rotary Club Varese Verbano