Milano Europa
Nessuno sia più solo
Tremenda è la memoria del lockdown, le sirene delle ambulanze che sfrecciavano nel silenzio assordante della città, le notizie angoscianti che si susseguivano senza sosta, il numero dei contagiati, dei ricoverati, dei morti che saliva in modo esponenziale, rendersi conto ogni giorno di più attraverso i racconti dei sanitari in prima linea, di che cosa fosse questo maledetto e sconosciuto Covid-19. Tutti in casa, finita la vita sociale, stop alle convivali. Eppure una cosa da subito ci è stata chiara: dovevamo fare qualcosa… Qualcosa di utile, qualcosa di immediato, qualcosa che sarebbe rimasto. Che cosa, che cosa? La dottoressa Francesca Cortellaro – direttore Uoc Ps e Degenze Brevi dell’Ospedale San Carlo di Milano – si sfoga con una sua cara amica, che è una nostra socia. Lei ogni giorno vede arrivare, ricoverare e purtroppo morire tante persone, soprattutto anziane. Quello che la sconcerta è che questi ammalati sono soli, intorno a loro medici e infermieri coperti dalla testa ai piedi, a disposizione il tempo necessario per le cure ma non per tenere loro la mano mentre si spengono. Soli e lucidi fino alla fine. Senza una parola d’addio ai propri cari, senza una carezza di conforto. A volte i sanitari mettono a disposizione il loro cellulare per l’ultima telefonata, ma il tempo è sempre meno. Strazia il cuore ancora oggi ricordarlo. Ecco che cosa possiamo fare! Donare un tablet, uno smartphone per mettere in contatto i malati con la famiglia, i propri affetti. Il Club compatto si scatena: telefonate, mail, incontri via web, si trovano i primi 6 tablet con le schede pagate, qualcuno di noi, siamo sempre in lockdown, rischia anche sanzioni per andarli a recuperare e consegnare alla dottoressa Cortellaro che li porta personalmente in reparto. Insomma, il Club è coeso ed entusiasta come non mai.
Ci è chiaro che l’emergenza richiede molto di più perché nel frattempo si evidenza la situazione nelle RSA, sempre più tragica. Il service deve proseguire e nasce Rotary Connette. Gli sforzi della Commissione presieduta da Massimiliano Tedeschi danno frutti, grazie alla Fondazione Rotary Milano per Milano, Vodafone, i nostri fondi, e Wind3, a ospedali e RSA di Milano e provincia vengono donati oltre 250 tablet con traffico illimitato e gratuito fino a settembre. Le numerose lettere di ringraziamento, le immagini che ci arrivano ci scaldano il cuore, i medici ci confermano che restare in contatto con i propri affetti, anche se solo con videochiamate, è un tale conforto da supportare i pazienti sulla via della guarigione.
Il tempo passa, le sale di rianimazione, per fortuna si svuotano, l’emergenza non è più tale almeno negli ospedali.
Ma resta nelle RSA. Perché le case di riposo oggi sono ancora chiuse per i parenti. Gli anziani sono soli, anche le attività ludiche e di animazione che animavano i loro pomeriggi pre Covid, ora sono assai ridotte se non sospese. L’emergenza per le loro fragilità, continua. Figli, nipoti, parenti non possono più andare a trovarli e chissà quando potrà esserci un ritorno alla “normalità”. Ma gli anziani soffrono e questo è bruttissimo!
Allora anche Rotary Connette continua e diventa 2.0. Il nostro service si evolve. Gli ospedali sono coperti, gran parte delle RSA di Milano e provincia pure perché tante sono state le donazioni in tal senso e non soltanto le nostre. Qual è il nostro sogno? Che nessuno nelle RSA di tutta Italia sia più solo. Che i nostri nonni, i nostri genitori non si sentano abbandonati. Che abbiano la possibilità almeno di interagire con i propri cari.
Allora noi offriamo a tutti i Club di Lombardia e, speriamo di tutta Italia, se non del mondo (esagerati, ma i sogni piccoli non sono rotariani!) quello che abbiamo appreso realizzando il service: le difficoltà, le procedure, la burocrazia, la comunicazione. Insomma, un pacchetto pronto perché ogni Rotary nel proprio territorio, entri in contatto con la RSA a lui più vicina e realizzi la connessione tra anziani e mondo esterno.
Ciascuno di noi è disponibile per andare a “raccontare” ai club che lo vorranno, che cosa abbiamo fatto e come l’abbiamo fatto. Non ci interessa davvero “farci belli”, non è questo lo scopo, altrimenti non saremmo rotariani, ci interessa che tutti ma davvero tutti possano realizzare questo sogno. Tante piccole gocce formano un mare. Di amore e di solidarietà.
Cristina Berretta