Rotary Foundation

Una storia di successo

Il 24 ottobre il mondo celebra la giornata mondiale contro la polio.
Il Rotary è stato sin dall’inizio uno dei principali protagonisti di questa fantastica iniziativa.
Il progetto PolioPlus ha origine negli anni 1979-1980 da un’idea innovativa di Sergio Mulitsch di Palmenberg, Presidente del Rotary Club Treviglio e della Pianura Bergamasca e Governatore del Distretto allora 204 ora 2042.
In pratica l’idea era che privati potessero promuovere vaccinazioni di massa, aggiungendosi o sostituendo in alcuni casi i sistemi sanitari nazionali.
Si trattava di raccogliere i fondi necessari, scegliere i vaccini, mettere a punto la strategia della loro somministrazione, predisporre imballaggi adatti per la conservazione a bassa temperatura dei farmaci e gestire la distribuzione.
Sergio Mulitsch, grazie ai suoi rapporti con Albert Sabin, rotariano, creatore del vaccino antipolio che rinunciò a brevettare il proprio vaccino permettendo di mantenere bassi i costi, e del direttore generale del laboratorio di Siena produttore del vaccino Prof. Paolo Neri, anch’esso rotariano, riuscì ad avere la sicurezza di poter acquistare i vaccini a costo di produzione.
Inoltre, Mulitsch, esperto di logistica, riuscì ad organizzare una catena del freddo per trasportare il vaccino sino alle lontane aree di somministrazione ad una temperatura di – 20 °C.
Nel 1979, in occasione di una Convention rotariana tenutasi a Roma, nell’ambito dei programmi 3H (Hunger, Humanity, Health) venne deciso il raggiungimento di due obiettivi: debellare la fame nel mondo e debellare la poliomielite.
I Rotary filippini si dichiararono disposti a ricevere le prime dosi e per iniziare occorrevano almeno un milione di dosi di vaccino.
I Rotary club italiani con l’iniziativa che prese il nome di “Polio 2005”, si fecero promotori della fornitura di vaccini al popolo filippino e la raccolta fondi effettuata consentì la spedizione nel 1980 di 500.000 dosi di vaccino.
Nello stesso anno altri Distretti contribuirono all’operazione e inviarono nelle Filippine e in India, colpita da una grave epidemia, più di 2 milioni di dosi di vaccino.
Alle prime operazioni seguì quella in Marocco, che contribuì a dare una svolta decisiva all’antipolio grazie a una grande coinvolgimento da parte di rotariani di tutto il mondo, tanto che nel 1985 il Rotary International fece propria e lanciò l’idea di debellare definitivamente la poliomielite.
Per eradicare la malattia soprattutto nei Paesi carenti di strutture sanitarie, veri e propri serbatoi endemici del virus fu deciso di coinvolgere l’OMS che nel 1988 accettò la proposta del Rotary International decidendo l’avvio ufficiale della campagna per l’eradicazione della polio dal mondo che prese il nome di Operazione PolioPlus.
Da allora il Rotary International coordina e coopera nell’iniziativa.
In questi anni sono stati vaccinati oltre 2.500.000.000 (due miliardi e mezzo) di bambini nel mondo, l’Africa è stata dichiarata poliofree.
Quest’anno si sono verificati due casi di polio a livello mondiale a gennaio: uno in Pakistan e uno in Afghanistan. L’iniziativa è talmente valida che i talebani, recentemente tornati al potere in Afghanistan, hanno stretto accordi per proseguire la vaccinazione programmata della popolazione.
Dieci mesi senza casi di polio nel mondo.
Nonostante l’indubbio successo, la trasmissione della malattia per via orale, che rende molto facile il contagio, impone di continuare la vaccinazione anche nelle aree del mondo indenni da anni dalla malattia, per evitare che rinasca questo flagello.
Pertanto, abbassare la guardia e ridurre le vaccinazioni, significa esporre i nuovi nati al rischio malattia. Per questo motivo la campagna PolioPlus deve continuare sino all’eradicazione definitiva.
Incrociando le dita, è possibile raggiungere l’eradicazione totale nei prossimi anni. Si dovrà attendere che le analisi di trasmissibilità del virus nell’ambiente (nelle acque reflue) e i casi di polio indichino la scomparsa del virus.
Dall’accertata scomparsa del virus si potrà iniziare il conteggio del termine di tre anni di controllo necessari per poter dichiarare il mondo poliofree. Per la prima volta si ipotizza concretamente che questo risultato possa essere raggiunto nel 2026.
Basta poco, ma dobbiamo finire il lavoro.

Nicola Guastadisegni
DRFC Distretto 2042