Rotary Institute

La visione del nostro DGN

Negli ultimi giorni del mese di agosto, dal 28 al 31, a Bonn si è celebrato il “Rotary Institute”. Questo importante appuntamento internazionale del nostro sodalizio ha visto anche l’organizzazione delle “Giornate di formazione” per i DGE e i DGN delle Zone 13,14,15,16 20 B-C.
Sinceramente non riuscirei a quantificare il numero dei partecipanti che sicuramente è stato rilevante. Per me come DGN del nostro Distretto è stata l’occasione per ricevere dai Facilitatori importanti informazioni e nozioni che saranno utilissime per il percorso che sto per intraprendere.
Non di meno è stata un’ulteriore conferma di quanto da sempre sostengo e cioè che un rotariano non deve mai ritenersi completo nel proprio apprendimento.
Una personale ulteriore soddisfazione, come socio del Distretto 2042, è stata quella di condividere questo percorso con tre formatori soci e Past Governor del nostro 2042: Cesare Cardani, Laura Brianza e Davide Gallasso. Questi amici hanno saputo, come sempre, meritare l’unanime consenso dei discenti e aiutare a comprendere meglio le numerose sfaccettature che caratterizzano il Rotary International.

Mi piace anche dire che queste giornate sono state l’occasione per un primo incontro con i Governatori che condivideranno con me l’incarico del 2026/2027. Si è da subito creato un gruppo omogeneo e molto affiatato e come ho avuto modo di affermare durante una sessione, la mia sensazione, per altro condivisa da tutti, è stata quella di vivere un’esperienza con amici che mi pare di conoscere da sempre. Analogo sentimento è stato espresso dalle nostre compagne e dai nostri compagni. Tutti noi abbiamo una grande fortuna, siamo rotariani, soci del più grande sodalizio di servizio del pianeta, che ci dà l’opportunità di vivere esperienze e di realizzare progetti che altrimenti ci sarebbe impossibile costruire.

Il prossimo appuntamento sarà nel mese di settembre 2025 a Bruxelles, dove parteciperanno anche le zone del continente africano, una nuova ulteriore occasione di crescita.

Pippo La Rocca