“La digitalizzazione nell’economia e nella società avanza con passi da gigante e sta modificando radicalmente tutte le professioni e gli spazi vitali privati. A che punto siamo, in materia di digitalizzazione, nel Rotary? Quale efficacia hanno i nuovi processi digitali nell’attuazione dei nostri servizi umanitari in materia di educazione, medicina e sviluppo regionale?”
L’Institute Rotary dello scorso settembre a Norimberga si è posto come obiettivo di presentare degli esempi pratici di nuovi processi digitali e di far conoscere ai Rotariani del nostro continente le esperienze fin qui raccolte con dei progetti umanitari sia sperimentali che gia’ operativi.
Norimberga, una città che, dal medioevo fino ad oggi, ha contribuito in modo determinante all’apertura di nuove arterie commerciali e alla diffusione dell’arte e dello stile di vita, oggi e’ il centro di una regione metropolitana nella quale i cambiamenti digitali di un’economia e di una scienza innovativa s’inseriscono nel contesto di una pulsante evoluzione globale.
Le tre giornate dell’evento, fitte di seminari e workshop hanno permesso di conoscere in quale direzione il Rotary si sta muovendo nel panorama delle nuove tecnologie.
Nell’ambito dei servizi umanitari del Rotary e’ stato particolarmente interessante l’intervento di Anne Kjaer Riechert, della Redi-School, Berlino: ha parlato di “integrazione digitale – dal caos alla co-creazione” spiegando come il digitale applicato alla formazione e all’addestramento a qualsiasi livello e’ in grado di moltiplicare i risultati attesi.
Passando alla robotica ed intelligenza meccanica: “potenzialità, limiti attuali e prospettive future”; Sami Haddadin, dell’Università tecnica di Monaco, ha presentato un progetto rotariano sperimentale con dimostrazione di un robot di servizio in grado si sostituire la figura della badante per gli anziani., il robot, controllato da remoto puo’ accudire una persona anziana disabile in tutte le attivita’ quotidiane, dalla somministrazione dei farmaci, agli spostamenti in casa fino alla gestione delle emergenze. Azione umanitaria con assistenza virtuale, Rotary International
La sessione di sabato e’ stata dedicata allo stato dell’arte delle tecnologie nei progetti rotariani, il titolo della giornata era molto chiaro : “progetti migliori con le procedure digitali? “
Dopo l’apertura della giornata da parte di Dieter Kempf, presidente dell’Associazione Federale dell’Industria Tedesca (BDI) che ha ripercorso la storia dell’ingresso del digitale nell’economia e nella società, si e’ passati subito a casi concreti :
In che modo i metodi digitali possono assicurare il successo di PolioPlus: esempi di digitalizzazione di procedure, uso di strumenti di realta’ virtuale ed aumentata per la formazione, sviluppo di APP per supportare i volontari
Applicazioni Geodati consentite per la supervisione remota degli interventi di sviluppo nelle aree di conflitto (in uso da parte di Medici senza Frontiere): Getting Eyes on the Ground, where we cannot have Boots on the Ground (avere gli occhi sulla terra dove non possiamo metter piede).
Strumenti straordinari che presto saranno a disposizione dei club e dei grandi progetti del Rotary.
Molto interessante la presentazione di applicazioni avanzate di telemedicina che potranno salvare delle vite umane nell’assistenza sanitaria del futuro, incredibile invece l’impiego rotariano di droni per la lotta contro il disboscamento: la dimostrazione di un drone usato per piantare alberi in un progetto sperimentale rotariano in Australia ha catalizzato l’attenzione della platea (in 7 minuti e’ in grado di piantare alberi sulla superficie di un ettaro di terreno, permettendo attivita’ anche in zone poco sicure per i volontari rotariani)
Un gruppo di ricercatori del Rotary sta lavorando ad un progetto sperimentale di stampa 3D di protesi, per i bambini con gambe amputate nel terzo mondo, ma non solo, questo progetto apre le porte ad una infinita’ di applicazioni in campo ortopedico, grazie anche alla collaborazione con universita’ e privati.
Non poteva mancare un intervento sull’effettivo dal RC di San Francisco, un club che sta sperimentando nuove forme di affiliazione al Rotary, sopratutto digitali e orientate a coinvolgere sempre di piu’ i Rotaractiani nella vita dei club.
In chiusura la domenica e’ stata dedicata alla motivazione e alla comunicazione dei club verso l’esterno e al proprio interno, l’uso di intelligenza artificiale per scrivere contenuti, prototipi di chatbot per coinvolgere soci attivamente ed in tempo reale nelle attivita’ del Rotary e dei club, creazione di reti virtuali tra club per lo scambio di best practice e per la formazione dei dirigenti rotariani “sul campo” sono alcuni esempi della fitta mattinata di lavoro.
Al termine della tre giorni abbiamo portato a casa tante idee, nuovi spunti da applicare nella vita di tutti i giorni del club e, a tal proposito la task force per la digitalizzazione dei club del Distretto 2041 voluta dal Governatore Franz Muller e’ a disposizione dei Presidenti per supportarli in questi processi di cambiamento per seguire le tre indicazioni emerse da Norimberga 2018 : BE LOCAL, BE INTERNATIONAL and BE DIGITAL.