RC Pordenone Alto Livenza e Bad Kleinkirchheim
Gli eventi bellici e la disfatta di Caporetto (Prima Guerra Mondiale), cruciali per la storia del nostro Paese, ebbero luogo esattamente 100 anni fa. Abbiamo voluto rivivere la storia di quelle giornate assieme agli amici del club austriaco gemellato di Bad Kleinkirchheim, vivendo assieme i valori rotariani di amicizia e di pace, 100 anni dopo quella tragedia. Lo abbiamo fatto anche in un giorno speciale: il 4 Novembre, celebrando così, simbolicamente, anche l’anniversario (99 anni) della pace, un anno dopo! Ci siamo trovati numerosissimi a Caporetto: 27 dal Club Bad Kleinkirchheim e 27 dal Club Pordenone Alto Livenza. E, soprattutto, una significativa rappresentanza di quattro ragazzi in Scambio Giovani : tre nel club Austriaco e una nel nostro: tutti dagli USA. Austriaci, Italiani e Americani per celebrare assieme la Pace e i valori del Rotary!
La memoria e le emozioni condivise di fronte alla tragedia.
Visite al Museo di Caporetto, dedicato a “La grande Guerra”, riordinato e ampliato di recente e che si è meritato il premio della Comunità Europea, in Italiano e in Tedesco, per rivivere le vicende belliche e, soprattutto, le sofferenze e le tragedie su entrambi i fronti.
Con la toccante proposizione della celebre poesia di Ungaretti (Nobel per la Letteratura), scritta su quel fronte, che campeggia in una delle sale, Soldati: “Si Sta Come/d’Autunno/Sugli Alberi/ le Foglie”.
Siamo poi saliti a piedi, assieme, all’Ossario Italiano, uniti dalla condivisione di un pensiero e di un sentimento forte: mai più queste tragedie e queste sofferenze. E, niente meglio di un’altra poesia di Ungaretti, scritta sempre su quel fronte, poteva rappresentare e nostre emozioni: San Martino Sul Carso “Di queste case/Non è rimasto/Che qualche Brandello di muro/Di tanti/Che mi corrispondevano/Non è rimasto/ Neppure tanto/Ma nel cuore/Nessuna croce manca/È il mio cuore/Il paese più straziato”.
Un incontro finale multilingue e in amicizia.
L’esperienza termina con un incontro in un misto di lingue tra italiano, tedesco e inglese e in grande amicizia e il pensiero non poteva non andare ai soldati di entrambi i fronti, che su quelle cime passarono tre lunghi inverni, tra i più freddi e nevosi del secolo, sempre a combattere con la fame.
Luigi Campello
Presidente Rotary Club Pordenone Alto Livenza