Let the Exchange Year begin!
Exchange students pronti a vivere la vita
Come ogni anno, il distretto 2041-2042, oltre a mandare all’estero molti giovani fortunati, accoglie nel suo territorio un grande numero di ragazzi provenienti dalle più svariate parti del globo. Dopo le prime settimane in Italia, i ragazzi vengono invitati a partecipare alla prima Orientation, quest’anno svoltasi a Varese. L’entusiasmo è palpabile appena entrati in Sala Montanari che gentilmente ci ospita. Gli inbound exchange student stanno allegramente chiacchierando, scambiandosi prime esperienze e impressioni, ma anche preoccupazioni e difficoltà. Sono circa 40 i ragazzi che in questo momento stanno trasformando il luogo che li ospita in un piccolo pezzo di mondo.
Da former exchange student, subito mi ritorna alla mente quando ero io al loro posto, lontana da casa e da tutto ciò che mi era familiare, pronta ad iniziare quella nuova avventura che mi avrebbe cambiato per sempre la vita.
La mattina passa tra le presentazioni dei ragazzi, che chiamati sul palco per nazione ci dilettano con i lori inni nazionali, momento molto divertente per noi che potevamo tranquillamente assistere, e la presentazione del famoso EuroTour da parte del direttore del BeloEurope Raphael De Mello. Noi Rotex un gruppo ristretto, ma neanche troppo, di former exchange students, siamo seduti poco dietro i ragazzi e osserviamo con gioia, e un po’ di malinconia, lo svolgersi della mattinata.
Quando Laura annuncia la tanto agognata pausa pranzo, un sospiro di gioia si diffonde tra i ragazzi (e non solo). Attraversiamo Varese e gli exchange si guardano intorno stupefatti. Dopo essere passati attraverso i meravigliosi Giardini Estensi, arriviamo al ristorante presso il quale ci godiamo una buona pizza italiana.
Nel pomeriggio noi Rotex possiamo indossare il nostro mitico blazer e diventare un po’ protagonisti dell’azione. Quest’anno infatti si è deciso di avvicinare i ragazzi alle famose 4D (le regole di No drick, drive, drug e date) con un metodo diverso da quello utilizzato negli anni precedenti: con l’aiuto di Laura, siamo noi Rotex a parlare di regole e della loro importanza, condividendo con i ragazzi le nostre esperienze personali, cercando di fargli capire che esse sono presenti soprattutto per la loro sicurezza. Rispondiamo anche alle domande dei ragazzi, ai loro dubbi e alle loro paure, facendoci un po’ trasportare dai ricordi ma tentando in particolare di rassicurare i ragazzi.
La sera i ragazzi si trasferiscono presso il Palace Grand Hotel di Varese, dove possono finalmente tirare fuori le loro bandiere e dare libero sfogo alla loro vena fotografica. Noi Rotex, dopo un primo momento passato tra i ragazzi, ci sediamo in disparte e osserviamo questo nuovo gruppo di exchange creare dei rapporti e delle amicizie che poi dureranno tutta la vita.
La domenica, dopo un altro momento di confronto, le famiglie ospitanti raggiungono i ragazzi presso l’hotel, dove poi si tratterranno per una riunione. Gli exchange student invece vengono accompagnati a Villa Toepliz dove, divisi in due gruppi, hanno la possibilità di visitare il museo dei fratelli Castiglioni, dedicato alla cultura e storia africana. Mentre un gruppo si dilettava nella musica, con la possibilità di suonare strumenti provenienti da tutto il mondo, l’altro visitava con la guida il museo e le sue esposizioni. In generale, i ragazzi hanno dimostrato grande interesse per l’attività, interagendo e facendo domande alle guide.
Le famiglie ci raggiungono infine a Villa Toepliz per recuperare i ragazzi e portarli a casa. Stando un po’ in disparte noi Rotex notiamo come si salutino come se non dovessero vedersi più. Decido di far presente a una delle ragazze che questo è solo il primo di tanti momenti che trascorreranno insieme e lei, annuendo mi risponde che si, è solo il primo ma che bisogna far tesoro di tutte le occasioni che si vivono e di tutte le persone che si incontrano. Non posso fare altro che annuire e darle ragione.
di Clara Azzali
Manuale di Volo per Exchange Students pt 1
Emozioni e consigli di chi ha già imparato a volare
Settembre, per alcuni di noi, non significa più solo l’inizio di un altro lungo anno scolastico, ma anche l’arrivo di nuovi exchange students da tutto il mondo. Come ogni anno, la commissione scambio giovani, “Youth Exchange” del Distretto Rotary 2041-2042 ha organizzato l’orientamento dei nuovi inbound (i ragazzi stranieri arrivati in Italia)del long term exchange(lo scambio di un intero anno scolastico). La discussione delle regole e della gestione degli imprevisti è stata sviluppata in maniera nuova e speriamo efficace, permettendo l’intervento dell’appena fondato gruppo Rotex, ossia una ristretta cerchia di rebounds (i ragazzi che hanno concluso l’anno di scambio all’estero e sono tornati a casa) distintisi per il proprio comportamento all’estero. Dopo la mattinata passata tra presentazioni generali, inni intonati per rompere il ghiaccio (un momento molto divertente) e la presentazione dei tour che verranno proposti, ci siamo concessi una passeggiata per Varese, passando per i meravigliosi Giardini Estensi lungo la strada verso la pizzeria.
Nel pomeriggio, il gruppo Rotex ha preso la situazione in mano nella presentazione e discussione sull’importanza delle norme di comportamento durante l’exchange, tra cui le famose “4D”. Le quattro regole sono “No Drink, Drive, Drug, Date”. Attraverso aneddoti provenienti dalle nostre personali esperienze, abbiamo voluto far capire ai nuovi arrivati che le regole sono finalizzate a proteggerli e aiutarli a vivere la migliore esperienza possibile. Non il contrario. Le regole sono importanti, ma per chi si trova a vivere un’esperienza nuova, da cui non sa bene cosa aspettarsi, è altrettanto importante ricevere un feedback da chi ha già vissuto qualcosa di simile. E’ proprio per questo che noi Rotex abbiamo preso parte all’incontro: condividere le nostre esperienze per spiegare quelle che sembrerebbero regole molto astratte, ma che invece sono estremamente concrete e reali. Sentire come sono andate davvero le cose per qualcuno può servire da fonte di ispirazione e consiglio per chi si trova ad affrontare situazioni mai viste prima, che potrebbero risultare analoghe. In fondo, è per questo motivo che abbiamo deciso di riunirci e dare vita al gruppo Rotex nel nostro distretto 2042. Rappresentare quello a cui il Rotary Youth Exchange davvero ambisce, cioè la conoscenza e la crescita individuale, e soprattutto la creazione di legami interpersonali forti e duraturi nel tempo.
Dopo il trasferimento in hotel, un elegante edificio in cima a una collina perfetto per le foto panoramiche del tramonto (fondamentali per gli exchange students nella visita di un luogo nuovo), ci siamo concessi un momento di pausa prima di cena, e quale occasione migliore di questa per tirare fuori bandiere, macchina fotografica e spille? Come ogni exchange student sa, le spille, la bandiera e gli altri inbound del distretto insieme sono una combo per rendere il momento speciale, da vivere a pieno. Dopo le prime foto a cui anche noi rotex ci siamo uniti, abbiamo lasciato i novellinitra di loro. Stare seduti a guardarli mentre facevano amicizia e imparavano a conoscersi è stata una delle situazioni più particolari di sempre: mentre li osservavamo con musica nostalgica in sottofondo, in qualche misura ci siamo rispecchiati in loro, come se fossimo tutti sulla stessa barca, eppure restava un distacco incolmabile: loro stanno iniziando a spiegare le loro ali, mentre noi abbiamo già volato, e vogliamo aiutarli a librarsi ancora più in alto.
La mattina successiva abbiamo avuto l’occasione di visitare la meravigliosa Villa Toeplitz, con i suoi incantevoli giardini e il museo etno-archeologico lì presente, come simbolo della cultura e dello spirito storico-artistico così caratteristico del nostro paese. Gli inbound hanno dimostrato interesse e partecipazione soprattutto nella visita alla mostra di strumenti musicali originari da tutto il mondo, dove hanno avuto la possibilità di suonarne una varietà.
Questo weekend è stato per tutti un’opportunità: noi Rotex abbiamo avuto la possibilità di renderci utili e divertirci allo stesso tempo, conoscere i nuovi arrivati, e soprattutto di fare il punto della situazione dopo l’esperienza dell’exchange. Speriamo che gli inbounds portino un buon ricordo di noi nella mente e che si siano divertiti, pur avendo partecipato ad una serie di incontri che speriamo di aver reso più piacevoli.
Per concludere, vogliamo ricordare soprattutto agli inbounds di sfruttare al meglio questa occasione, e per farlo ci sembra giusto condividere questa citazione, che forse si presenta più come filosofia di vita.
“Stay hungry, stay foolish”– Steve Jobs
Di Francesco Dell’Olio e Clara Pazzaglia