Il vento gli scompiglia i capelli, asciugando le lacrime che rigano le sue guance.
L’orizzonte gli rapisce un ultimo sguardo, immerso nel tramonto, mentre si abbandona in un abbraccio con la mamma e i fratelli. Eppure quella non è la sua famiglia, non è la sua città e non è la sua patria. Cosa gli sta succedendo? Solo un anno fa credeva impossibile tutto questo. Pensava fossero favole o solo storielle da raccontare allegramente.
Invece sentimenti contrastanti si rincorrono nel suo cuore impazzito. Gioia, malinconia, allegria, sofferenza, felicità, tristezza e dolore si miscelano in vista di un distacco che è un ricongiungimento.
Domani per l’ultima volta chiuderà la porta di questa casa, saluterà questi parenti e questi amici per tornare dalla sua vera famiglia, nella sua vera casa, dai suoi amici di sempre. Un pezzo del suo cuore però resterà qui.
Lontano.
Molto lontano da dove è cresciuto e ha radici. Il suo cuore in questa terra che gli era sconosciuta ha trovato una nuova casa e una nuova famiglia. Ora lasciarle è difficile. Tornare alla normalità gli sembra impossibile.
È ora di partire un’altra volta. Di ricominciare un’altra volta!
Il viaggio di ritorno sarà più impegnativo di quello di andata, quando credeva soltanto di partire per una lunga ma semplice vacanza.
Ora ci sono sentimenti, ci sono legami che si sono creati con persone nuove, c’è un’intima maturazione personale che non era immaginabile e che gli farà perdere il sonno per molte notti.
Vorrebbe restare.
Qui ha trovato una casa di cui ha imparato a conoscere i rumori e le caratteristiche, ha dei genitori e dei fratelli con cui ha diviso malattie, gioie, successi, sconfitte e sentimenti, ha intrapreso un nuovo percorso scolastico, sta vivendo una nuova vita che non vorrebbe abbandonare.
Un anno è passato da quando arrivò qui per questa esperienza di vita, che molti gli descrivevano come: “non è un anno di vita, ma una vita in un anno.” Sembravano solo belle parole, invece… è incredibilmente vero. E ora fa male!
Un anno di studio all’estero quando si ha solo 17 anni è impegnativo, sfavillante, duro, eccitante, faticoso, bellissimo, unico e irripetibile. Lascia segni indelebili nelle mente e sul corpo che resteranno vivi per sempre, segni che solo lui può vedere e sentire. Segni invisibili, che solo lui può amare per il ricordo che danno e odiare perché non potranno tornare… e gli mancano da morire. Questo gli fa molto male, ma gli fa anche molto bene.
Questi sono i progetti di interscambio culturale promossi dal Rotary International. Esperienze forti, di vita quotidiana, di crescita e molto altro che difficilmente si possono trasferire in poche righe. Uno dei momenti importanti per questi ragazzi è la giornata delle destinazioni. Ogni ragazzo al momento di prendere il percorso formativo che lo porterà a vivere queste esperienze ha dato tre preferenze. Poi ha partecipato alle giornate di selezione, all’incontro con la psicologa, sono state valutate le pagelle e da tutto questo è nata una classifica. In base alla classifica si ha più o meno diritto ad avere la prima scelta fatta, po le altre, ma fino ad oggi nessuno sa come si è classificato e nessuno sa dove avrà l’occasione di andare.
Sabato 20 gennaio, presso l’istituto “Padre Monti” a Saronno, i 46 giovani, di cui 28 ragazze e 18 ragazzi, che avranno l’opportunità di vivere l’esperienza di un anno all’estero hanno avuto le loro destinazioni. Molta gioia, qualche deluso, tensione alle stelle, emozioni da ogni poro. Molti ormai sono veramente pronti ad aprire quella loro nuova porta sul mondo, altri lo saranno a brevissimo.
18 ragazzi andranno negli USA, 7 a Taiwan, 6 in Australia, 4 in Messico e in Brasile, 2 in Canada e Germania, 1, Giappone, Belgio per un programma rotariano che è veramente globale e che impegna non solo il ragazzo, ma anche la sua famiglia che, mentre lui sarà all’estero, avrà l’onore di ospitare la giovane vita che vivrà la sua stessa esperienza. Uno scambio culturale a tutti gli effetti, a 360°, che non lascia nulla al caso e che per questo, se ben compreso dai ragazzi, offre opportunità inimmaginabili.
La giornata ha visto anche la prima apparizione del gruppo Rotex che si sta facendo nascere. I ragazzi, per ora solo alcuni di quelli appena rientrati, hanno parlato a chi sta per partire dando consigli, suggerimenti, spiegando loro come affrontare i momenti brutti e quelli di malinconia. Di pensare che si è ospiti in un modo diverso da quello cui siamo abituati e che ci sono regole da rispettare diverse dalle solite. Bisogna adattarsi in fretta, avere tempra, coraggio e determinazione.
Con queste premesse i ragazzi ora sono pronti ad affrontare gli ultimi passi prima della partenza per questa nuova vita che li attende.
Andrea Brianza