RC Varedo e del Seveso
Martedì 22 gennaio, a Varedo, è stato organizzato l’Open day, una giornata di formazione rotariana che il Club Varedo e del Seveso ha offerto ai suoi soci e a un nutrito gruppo di professionisti desiderosi di scoprire e di conoscere il Rotary International.
Paolo Chieregatti ha aperto la serata salutando i presenti e aprendo i lavori introducendo la location – l’agenzia pubblicitaria YES – e invitando ad alzarsi per gli onori alle bandiere.
Successivamente ha preso parola Rossana Veneziano, Presidente del Club ospite, che ha presentato il Club attraverso i progetti, mostrandoli dal sito www.rotaryvaredodelseveso.it .
Rossana ha confessato che, prima di diventare socia, come insegnante, aveva dei preconcetti sul Rotary. Una volta conosciuta la realtà rotariana questi pregiudizi sono stati demoliti, facendole scoprire una realtà molto diversa da quella stereotipata che molti hanno.
Non è possibile parlare di Rotary senza un accenno alle sue origini, a Paul Harris e al significato di rotazione.
Ovviamente non si possono nemmeno dimenticare la Polio plus, End Polio Now e la Rotary Foundation, raccontate tramite video esplicativi e accattivanti. Ottima scelta di comunicazione.
Gli interventi successivi si sono concentrati più nel dettaglio sulle attività del Club.
Giorgio Vago ha raccontato del Premio “Testimonianze di vita”, progetto nato 35 anni fa, che oggi offre alle persone e alle associazioni il tempo per raccontarsi e farsi conoscere, nutrendo l’animo affaticato e dando così al corpo l’energia necessaria per continuare a lavorare con impegno e dedizione. All’ombra dei media e delle istituzioni, sono molte le associazioni degne di nota che, con spirito rotariano, servono al di sopra dei propri interessi personali, esattamente come noi.
Enrico Cavallini ha parlato dell’azione giovanile elencando le attività che coinvolgono il Club.
Il Premio Gavioli è svolto in collaborazione con NaBa e le scuole del territorio. Si tratta, per gli studenti, di creare autonomamente un cortometraggio sul tema dato: “È scoppiata la pace”.
Il weekend di team building del RYGHT, in montagna o al lago, e la settimana di master del RYLA sono al centro della spiegazione successiva, concentratasi poi sui programmi di scambio giovani. Il primo della lista è lo scambio lungo, per il quale ha presenziato Gaia, che a luglio partirà per il suo anno di studio a Sidney.
Per gli scambi brevi – il “Family to Family” – c’era Salvatore Colombo che, unico nel suo genere, da genitore ha gestito due scambi brevi contemporaneamente con i suoi due figli. Oggi la figlia Chiara è a Perth per lo scambio lungo (tutto l’anno scolastico).
Il camp di vela vede 18 ragazzi, provenienti da diverse nazioni del mondo, convivere per due settimane ai bordi del Lario. Il Club ha patrocinato una partecipazione ai camp esteri, che vengono rapidamente illustrati.
Il neonato NGSE – New Generations Service Exchange – è destinato a studenti universitari per uno scambio di lavoro.
Ha chiuso l’intervento parlando di Interact e Rotaract, cogliendo l’occasione per passare la parola a Giulia Paladini, la Presidente del Rotaract locale.
Giulia ha spiegato cos’è il Rotaract, soffermandosi sui concetti di territorio e club padrini. Ha raccontato dei service che svolge con i suoi soci e con i ragazzi dell’Associazione Stefania, organizzando attività per il tempo libero (minigolf, karaoke, bowling). L’associazione a breve farà nascere “Casa Stefania”, dove i ragazzi diversamente abili andranno a vivere da soli con alcuni educatori, uscendo dalle mura domestiche.
Il Cammino di Loris è una raccolta fondi per aiutare i piccoli affetto da una rara malattia neurodegenerativa.
Infine, il Camp dell’Amicizia: un’intensa settimana nel territorio di Lecco – con l’aiuto di molti altri Rotaract club del Distretto – da trascorrere con un gruppo di ragazzi diversamente abili, impegnandosi personalmente nella gestione delle giornate.
Giorgio La Gioia, ha presentato il progetto che ha appena ricevuto una sovvenzione Global Grant. È stato spiegato che per ottenere questa sovvenzione un progetto deve essere internazionale e avere un Club Partner (in questo caso il Club è stato trovato in Brasile, il San Paolo Tremembè), e deve essere un progetto che duri nel tempo e che rientri in una delle aree Focus identificate dalla Fondazione Rotary.
Il progetto in questione è l’alfabetizzazione di base di donne/madri straniere nel territorio di Varedo, con la riqualificazione di Villa Bagatti Valsecchi che ospiterà i corsi per queste madri.
Ha chiuso la serie d’interventi nuovamente la Presidente con gli ultimi spunti di riflessione sul progetto Winter School voluto dal Governatore, senza dimenticarsi di puntualizzare che il Rotary è internazionale e fa progetti con lo scopo di rendere superflua la beneficenza.
A seguire, i presenti hanno avuto modo di parlare tra loro, confrontandosi, informandosi e chiedendo spiegazioni e chiarimenti sui vari argomenti trattati, chiudendo una serata diversa dal solito, informativa per soci e non soci.
I miei più sinceri complimenti per l’iniziativa!
Andrea Brianza