Seminario di Istruzione dei Presidenti Eletti

Le parole del Governatore Eletto Edoardo Gerbelli per motivare e incoraggiare i membri del proprio Distretto 

Quest’anno a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, anche il Seminario di Istruzione dei Presidenti Eletti si è svolto in modalità virtuale. Ciò ci ha impedito di respirare l’atmosfera magica che circonda ogni evento di persona con il contatto diretto di ognuno di noi. Ci è mancato lo sguardo curioso dei Presidenti Eletti in cerca di novità, di conferme e rassicurazioni. Con tutta la squadra distrettuale abbiamo cercato, nonostante tutto, di rendere il seminario pieno di novità e prospettive. Abbiamo cercato di infondere in tutti la certezza che sarà un anno pieno di innovazione e di forte impegno a stretto contatto con i club.

Il SIPE si è articolato in due momenti: la prima parte è stata riservata all’illustrazione del messaggio del Presidente Internazionale Shekar Mehta da parte del Governatore Eletto Edoardo Gerbelli (intervento che viene riportato qui di seguito). Il PDG Alberto Ganna, poi, ha illustrato le novità in corso nell’evoluzione del Rotary. Seguito dall’intervento di Kathrin Persiano che ha spiegato l’elevazione del Rotaract a club del Rotary dal 1° luglio diventando parte integrante nell’organizzazione dell’Associazione.
È seguito poi una tavola rotonda, moderata dal PDG Gilberto Dondè, con i Rappresentanti d’Area  –Nicola Guastadisegni per la Rotary Foundation, Claudio Cominelli per l’Area Gestionale, Fulvia Castelli per l’Area Azione Interna, Andrea Brianza per l’Area Azione per i Giovani e Giuseppe Navarini per l’Area Azione Esterna – dove ognuno ha spiegato quali sono gli obiettivi che intende raggiungere e con quali modalità. Durante la pausa caffè abbiamo approfittato per conoscere i membri della Squadra Distrettuale 2021/2022 attraverso le slide che scorrevano in continuo.

Durante la seconda parte abbiamo avuto tre momenti di dibattito, dove abbiamo parlato:
• di grandi progetti, con il PDG Cesare Cardani e il Delegato per l’Ambiente Gianluca Azario,
• di eventi con il PDG Gilberto Dondè, Piero Bagolini e Monsignor Claudio Dolcini.
Infine, il Segretario Elena Grassi ha illustrato l’agenda del nostro anno.

Il DGE Edoardo Gerbelli, ha iniziato la sua relazione ringraziando il Governatore Laura Brianza e il DGN Davide Gallasso per il loro messaggio di augurio che hanno rivolto ai Presidenti Eletti. E per la cronaca tutti e 50 i Presidenti Eletti erano presenti. Ha poi continuato dicendo: “Prima di dar corso ai lavori di questa mattina voglio complimentarmi con voi e lodare il vostro coraggio per aver accettato di assumere la carica di Presidente del vostro club per il prossimo anno, e voglio ricordare un amico, Elio Martina, che mi ha introdotto in questa grande Associazione di servizio quale è il Rotary. Cari Presidenti Eletti ci ritroviamo tutti insieme dopo quattro mesi dal nostro ultimo incontro del novembre scorso. Se vi ricordate in quella occasione vi avevo chiesto “che tipo di Presidente vuoi essere? Al preSIPE vi ho anche detto che volevo essere il vostro allenatore per essere una squadra vincente. Quindi scaldiamo i muscoli; scaldiamo i motori. Tutti ai blocchi di partenza, perché da oggi dobbiamo essere pienamente operativi.

Fatta questa breve premessa ora entriamo subito nel vivo del seminario con il conoscere gli obiettivi che il Presidente Internazionale Shekhar Mehta ha lanciato dal palco virtuale dell’Assemblea Internazionale di Orlando a febbraio.
Vediamo insieme l’annuncio del tema dell’anno.
Partiamo proprio da questo: Servire per cambiare vite.
Non vi nascondo l’emozione che ho provato quando è apparso sullo schermo il logo del tema presidenziale. Ogni parola è un concentrato della nostra mission di rotariani e ancor più per noi che abbiamo responsabilità dirigenziali nel club. Anche noi siamo chiamati a servire per cambiare vite. In che modo?

Occorre fare di più per dare di più

Il nostro agire non può essere però estemporaneo e casuale, ma meditato e pianificato affinché si possa controllare il percorso e misurare il livello di raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati di raggiungere.
Noi riusciremo a fare di più e meglio se saremo in tanti a lavorare per raggiungere l’obiettivo, coinvolgendo sempre più i nostri soci, e accogliendo nei nostri club nuovi soci. Sappiate che un costante aumento della compagine associativa ci porta a essere sempre più innovativi e attrattivi.
Noi abbiamo una grande missione da compiere e non possiamo disperdere le nostre forze in piccoli progetti o accontentarci di ciò che siamo diventati. Se ora siamo da molti stimati, se molti vedono nella nostra associazione il partner ideale per le loro azioni umanitarie è perché chi ci ha preceduto ha saputo aumentare l’impatto progettuale e di servizio del Rotary.
Io non posso pensare che un leader, come voi siete, possa impiegare il suo tempo solo a pianificare conviviali; oppure a sostenere iniziative minime di beneficenza locale. Noi possiamo fare molto di più di questo. Noi dobbiamo pensare in grande. Dobbiamo sognare in grande. Solo così saremo in grado di raggiungere obiettivi che ci sembrano impossibili.
Ora, in questo difficile periodo di pandemia causata dal Covid-19, ci sembra improbabile pensare che ritorneremo presto a incontrarci di persona. Ci sembra arduo credere che il nostro club potrà di nuovo crescere e fare grandi cose dopo questa sosta forzata.
Non bisogna farsi prendere dallo scoramento o dalla rassegnazione.
Noi tutti ora riprendiamo il cammino di crescita, con i nostri soci, con i nostri Assistenti del Governatore, con i membri della Squadra Distrettuale.

Il Presidente Internazionale ci ha indicato come obiettivo da raggiungere entro il giugno 2022, l’incremento del 8% del nostro effettivo. Io vi assicuro che non è impossibile da raggiungere. Non è al di sopra delle nostre capacità e potenzialità. Alla fine del nostro mandato potremo veramente considerarci veri leader solo se riusciremo a raggiungerlo. E l’obiettivo lo possiamo raggiungere in due modi:
• conservando e valorizzando i nostri soci, ispirandoli e impegnandoli nella realizzazione di nuovi progetti e innovando i nostri incontri usando tutti gli strumenti che la società ci mette a disposizione e magari inventando delle nuove forme di incontro;
• crescere di più aprendo i nostri club alle nuove generazioni, accogliendo le diversità che la società odierna ci presenta.

Noi non siamo i detentori della leadership.
Noi siamo leader e come tali siamo in grado di motivare e attrarre nuovi soci. Occorre guardare con occhi diversi le persone che ci circondano e vedere in loro il potenziale di aiuto e di servizio che potrebbero dare ai nostri progetti e ai nostri ideali.
Cominciamo a porci un primo obiettivo: da domani farò tutto il possibile perché ai nostri incontri partecipi anche un amico, un conoscente. Devo impegnarmi a far conoscere il Rotary. A diffondere la nostra cultura del servizio per cambiare le vite di chi nella vita è meno fortunato di noi.
Alla fine, dobbiamo poter dire “sono riuscito nel mio intento. Anch’io ho contribuito a far conoscere il mio club. Ho portato nuova linfa. Ho aumentato l’appeal del mio club. Sono un vero leader”.

Ricordatevi comunque che il patrimonio di soci e di progetti che il club vi consegnerà all’inizio del vostro mandato è il frutto dell’impegno di chi vi ha preceduto e che dovete assolutamente conservare. Ricordatevi che è il risultato che altri soci prima di voi hanno prodotto perché rotariani e che si sono prodigati con tenacia a servire gli altri. Non dimentichiamoli.

Noi abbiamo un obbligo morale, prima di tutto, nel tenere viva la loro memoria e tramandare il loro esempio a chi ci seguirà.
E io per primo voglio dare un segno tangibile. I contributi che raccoglierò durante le mie visite di persona (che spero di poter effettuare entro il mio mandato) li voglio convogliare in un fondo della Rotary Foundation dedicato alla loro memoria. Tale fondo avrà anche lo scopo di sostenere i nostri progetti con gli utili che esso produrrà. Noi crediamo nella crescita del Rotary. Noi siamo convinti che il club raggiungerà questo obiettivo. Nulla deve essere impossibile per dei changemaker. Così ha chiamato i prossimi Governatori il Presidente Internazionale e così io voglio, con orgoglio, chiamare voi prossimi Presidenti.
Tutti insieme saremo dei changemaker, operatori del cambiamento. Saremo degli innovatori. Saremo i portatori del cambiamento del Rotary. E sappiate che tutto quello che noi vogliamo cambiare è perché vogliamo servire gli altri per cambiare le loro vite in meglio.

Il Rotary è pieno di opportunità per svolgere al meglio il nostro impegno al servizio dell’umanità. Non dimentichiamoci che abbiamo la fortuna di avere una Fondazione che sostiene i nostri progetti. Una Fondazione che si è sempre dimostrata un’eccellenza nella galassia delle associazioni umanitarie. Soprattutto in questo periodo pandemico, essa ha dimostrato tutta la sua utilità e vitalità nel sostenere fattivamente i nostri progetti Covid-19. A partire dal progetto “Emergenza Covid-19” che ha raccolto un enorme successo per la qualità e la quantità di aiuti forniti alle istituzioni nel periodo di massima necessità. Oltre ad altre decine di progetti locali. E sta sostenendo ancora i progetti di aiuto a coloro che a causa della pandemia ora si trovano indigenti e bisognosi.

Ebbene questa Fondazione, la Rotary Foundation, ha fatto molto e può fare molto grazie alle nostre donazioni. Noi dobbiamo essere riconoscenti a essa, però non solo a parole, ma aumentando la nostra donazione. Più sapremo donare più aiuti potremo offrire alle persone che ci stanno chiedendo di essere aiutate. Questo piccolo dono che ogni socio sente di offrire spontaneamente non deve avere limiti. Ognuno deve donare secondo quanto la sua coscienza gli suggerisce. Ognuno deve donare secondo le proprie capacità economiche. Perché solo donando di più potremo aiutare di più. Potremo fare più progetti. Questo dovrà essere un altro obiettivo che ci proponiamo di raggiungere. Non mireremo al livello minimo dei 100 $ per socio. Dobbiamo essere più bravi e coraggiosi. Al motto “ogni rotariano ogni anno” aggiungiamo anche “più di ieri, meno di domani”.

Impariamo e facciamo imparare a donare di più. Il nostro dono contribuisce a sostenere grandi progetti. Il primo fra tutti come voi tutti sapete è il progetto per l’eradicazione nel mondo della polio. Siamo vicinissimi a raggiungere tale obiettivo. Ci manca così poco. Non molliamo proprio ora che la meta è vicina. La Rotary Foundation è una macchina formidabile per il sostegno (con altre associazioni e organizzazioni mondiali) per la lotta alla polio e ora al Covid-19, e mette in pista migliaia di volontari in tutto il mondo che operano nei Paesi e nelle aree geografiche più ostili. Non vanifichiamo questo forte impegno facendo mancare il nostro contributo.

Dal prossimo luglio le aree focus della Rotary Foundation si ampliano con l’aggiunta della settima area dedicata all’ambiente. Il nostro Distretto vuole essere protagonista in quest’area e in stretta collaborazione con gli altri 13 distretti italiani ha messo in cantiere un grande progetto chiamato “Progetto per l’Ambiente”. Ora chiedo anche a voi di impegnarvi per la salvaguardia dell’ambiente con progetti di grande portata e preferibilmente ideando un progetto di gruppo.

Non dimentichiamo la forza che il Rotary ha nel costruire e conservare la pace. Non per nulla il Rotary è stato uno dei protagonisti, attraverso i suoi rappresentanti, nella costituzione dell’ONU. I nostri service saranno più efficaci se con loro contribuiremo a costruire la pace. Voglio preannunciarvi un grande evento che ha come obiettivo di diffondere a una platea più vasta questa nostra vocazione. Metteremo a confronto il messaggio Giovanneo dell’Enciclica “Pacem in Terris” con il nostro concreto e fattivo impegno in questo ambito importante per la convivenza tra i popoli.

Spero di essere riuscito a infondere in voi la forza e la certezza che questi obiettivi sono alla nostra portata e che tutti insieme ci impegneremo per raggiungerli. Non dimentichiamo, però, di far conoscere questi nostri service a chi ci sta più vicino, alle persone del nostro territorio. Come? Il Presidente Internazionale ci ha chiesto di istituire una giornata nella quale divulgare alla popolazione i nostri service. Si chiamerà “Rotary day service“. Ho chiesto agli Assistenti del Governatore di farsi promotori e organizzatori di questa giornata. Andiamo nelle piazze delle nostre città e facciamo vedere a tutti la forza e la potenza del Rotary che si esprime attraverso il service.

Diciamo a tutti che noi siamo dei Changemaker e vogliamo servire per cambiare vite.

Gli obiettivi del nostro anno sono quindi:

1. Conservare e aumentare l’effettivo
2. Ricordare l’impegno di chi ci ha preceduto
3. Donare di più per fare di più – Più di ieri, meno di domani
4. Facciamo grandi progetti e divulghiamoli
5. Cambiamo il nostro modo di incontrarci

Quando riunirete per la prima volta il vostro Consiglio Direttivo o alla prima conviviale del vostro club diffondete l’orgoglio d’essere rotariani. Dite loro che per essere rotariani bisogna essere dei leader. Per essere dei leader devono saper servire per cambiare vite”.