Seminario d’Istruzione della Squadra Distrettuale – Prima Parte

Anche quest’anno a causa della pandemia da Covid-19 il SISD si è svolto in modalità online.
Il seminario è stato aperto dal Segretario Distrettuale Elena Grassi con il saluto alle bandiere e alle autorità rotariane presenti.
Ha poi presentato il Governatore Distrettuale Eletto Edoardo Gerbelli che nella sua introduzione ha spiegato come si sarebbe svolto il programma della mattinata dicendo: «La mattinata sarà suddivisa in due parti: la prima parte sarà dedicata al messaggio di apertura del Presidente Internazionale per veicolarne gli obiettivi e facilitarne la comprensione; mentre la seconda parte sarà riservata alla discussione su come concretizzare gli obiettivi proposti nel nostro programma annuale per cambiare vite».

Il Governatore Eletto ha esposto gli obiettivi presentati dal Presidente Internazionale nell’Assemblea Internazionale di Orlando, anch’essa svoltasi in modalità virtuale dal 1 all’11 febbraio, con queste parole: «Ora partiamo con entusiasmo e pieni di nuove idee. L’abbrivo della partenza ci viene dato dal messaggio che il nostro Presidente Internazionale Shekhar Mehta ha lanciato dal palco dell’Assemblea Internazionale 2021/2022 in modalità virtuale».
Il messaggio che Shekhar Mehta ci ha dato ripropone i nostri valori rotariani, però con un altro spirito e impegno. Egli ci incita a pensare in grande e ci chiede di:
• sognare in grande
• avere una visione ampia
• pianificare a lungo termine
• raggiungere grandi obiettivi
• ispirare i soci e motivarli
Il nostro primo impegno come dirigenti distrettuali è quello di ispirare i soci per raggiungere due obiettivi: aumentare l’effettivo e aumentare l’impatto del Rotary. Il tutto servendo il mondo. Ma per raggiungere questi obiettivi occorre fare di più e crescere di più.
Da oltre 17 anni il Rotary è fermo a 1.200.000 soci. Noi dobbiamo diventare dei “Changemaker Governor” così ci ha chiamati il Presidente Internazionale e portare la crescita in 17 mesi (il tempo che abbiamo a disposizione a partire da ora) a 1.300.000 soci. Come farlo? Sognando in grande e io devo essere il primo a farlo. Ecco come: ognuno porta uno, occorre crescere di più per fare di più.
Per crescere e fare di più occorre coinvolgere i soci e farli partecipare ai progetti dei club. Chiedere loro di guardare oltre a se stessi.
A questo punto il Presidente Internazionale ha sintetizzato il suo modo di fare e perché è nel Rotary dicendo: «Il servire e l’affitto che pago per lo spazio che occupo su questa terra». Come avete capito il nostro Presidente Internazionale è un manager immobiliare. Ma perché vogliamo continuare a servire? Perché vogliamo cambiare vite.

Ha poi proiettato il video di presentazione del tema dell’anno: SERVIRE PER CAMBIARE VITE

«Questo– ha continuato il DGE – è il tema del nostro anno. Cercate di imprimerlo bene nella mente perché sarà di stimolo e di verifica del nostro lavoro che andremo a svolgere e sarà anche l’atto finale del nostro mandato. Faremo al congresso un esame di coscienza e ognuno di noi dovrà chiedersi: Mi sono impegnato nel servire per cambiare vite? Sono riuscito nel mio intento?».
Il Presidente Internazionale ha insistito molto sul fatto di fare progetti che abbiano un impatto nella nostra comunità. Progetti che cambiano vita alle persone del Paese e nel mondo. Alla fine del vostro mandato di Dirigente Distrettuale dovreste sentire che il mondo è cambiato in meglio: grazie alla vostra leadership, grazie alla vostra ispirazione, grazie al vostro servizio svolto durante l’anno come rotariani e rotaractiani. Mentre noi serviamo cambiamo non solo la vita degli altri ma anche la nostra. Prendete la posizione del donatore, servitore, ma in umiltà senza umiliare chi riceve il vostro aiuto. Questo ci ha chiesto il Presidente Internazionale: vivere per gli altri, prendersi cura degli altri, servire gli altri. È il modo migliore per vivere la nostra vita.
Ha quindi lanciato il suo progetto per il sostegno e l’emancipazione delle ragazze. Progetto che a mio giudizio è specifico per la realtà indiana e che dovremo, però adeguarlo alla nostra società, al nostro territorio. Noi dobbiamo onorare la dichiarazione pubblica che abbiamo enunciato all’Assemblea Internazionale dello scorso anno e che rappresenta il nostro credo:
• Diversity (Diversità)
• Equity (Equità)
• Inclusion (Inclusione)

Gli obiettivi sono già sintetizzati nelle sette aree focus dove la Rotary Foundation è impegnata. Infatti dal 1° luglio l’ambiente diventerà il settimo focus. Per ogni focus ci sarà una conferenza internazionale che verrà svolta in sette luoghi diversi nel mondo. Per la zona europea verrà fatta a Venezia il 6-7 novembre di quest’anno ed avrà come tema l’ambiente e l’economia.

Ci sarà anche una giornata riservata ai service che il Rotary realizza in tutto il mondo.
Ogni distretto dovrà organizzare in questo “Rotary service day” delle manifestazioni pubbliche nelle quali verranno presentati i progetti realizzati o che sono in fase di realizzazione nel solco delle sette aree focus. Lasciatemi ora dire, con una punta di orgoglio, che questa iniziativa, già annunciata nella bozza di Piano d’Azione presentata a settembre ai membri della Cabina di Regia e a novembre agli Assistenti del Governatore e ai Presidenti Eletti, è stata da me suggerita in una email nell’ottobre scorso al Presidente Internazionale quando si è presentato per la prima volta a tutti i DGE del Rotary. Vedremo meglio nella seconda parte di questo seminario come diversi obiettivi da noi individuati sono gli stessi obiettivi che il Presidente Internazionale si propone di raggiungere nel suo mandato. Ha poi confermato l’impegno del Rotary per gli obiettivi storici e per quelli nuovi:
1. Sconfiggere la polio
2. Combattere il Covid-19
3. Lavorare a progetti di grande impatto
4. Portare l’effettivo a 1.300.000 soci

Concludendo ha detto che a noi rotariani piacciono le sfide. Per questo siamo rotariani.

 

La parola è passata al PDG Alberto Ganna che ci ha spiegato come veicolare gli obiettivi del Presidente Internazionale e come facilitarne la comprensione. Il suo intervento e gli interventi dei Rappresentanti della Cabina di Regia li potete leggere nell’articolo a loro dedicato. La prima parte del SISD si è conclusa con la pausa caffè durante la quale sono state proiettate le slides dei Componenti la Squadra Distrettuale. Alla ripresa dei lavori il DGE Edoardo Gerbelli ha voluto tradurre gli obiettivi del Presidente Internazionale in azioni concrete che il nostro Distretto deve attuare per il prossimo Anno Rotariano descrivendo i suoi obiettivi. Riprendiamo i lavori e cominciamo subito a sincronizzare gli obiettivi che ci siamo proposti a settembre con l’incontro con i membri della Cabina di Regia e a novembre con gli Assistenti del Governatore e con i Presidenti Eletti.
Come prima riflessione devo dire che è

stata un’Assemblea Internazionale strana e diversa sia nella sua organizzazione che per i temi proposti. È stato, per me, un passaggio epocale che ha gettato le basi per un rinnovo del Rotary e un suo adeguamento ai nostri tempi e alle tecnologie del terzo millennio.
Un cambiamento dal quale non si tornerà più indietro, come ha detto il Presidente Internazionale Holger Knaack nel suo intervento finale. D’ora in poi dovremo abituarci a un Rotary diverso, non più involuto nelle sue conviviali in presenza, ma soprattutto aperto ai bisogni dell’umanità e pronto ad affrontare le nuove sfide come quella in difesa dell’ambiente. Si cambia veste, ma restano ben saldi i principi fondanti: Service, Fellowship, Diversity, Integrity e Leadership.

Procediamo per punti

A) Nuova governance distrettuale
La scelta di raggruppare per aree diverse Commissioni secondo un criterio di omogeneità di azione ha lo scopo principale di permettere una maggiore sinergia, coordinamento ed economia di scala per il raggiungimento dello stesso obiettivo. Le novità non sono state introdotte per il solo gusto di cambiare, anche se ce né sempre bisogno, ma per rendere tangibile che il Rotary è in continua evoluzione per fare meglio e per fare di più. E come potrete notare nella Squadra Di

strettuale la presenza dei PDG è significativa e questo non è piaggeria o appiattimento, ma perché si vuole mandare un preciso messaggio ai Presidenti Eletti che il nostro anno avrà si delle novità però nella continuità di intenti e di impegno con i miei predecessori. Perché si è voluto questo adeguamento della governance del Distretto: per avere un Distretto:
a. Agile nel dare risposte concrete alle richieste dei soci. Lavoreremo su impegni specifici e di volta in volta sarà formato un gruppo di lavoro.
b. Facile e accessibile a tutti sia attraverso la comunicazione diretta che nell’uso degli strumenti e attrezzature a supporto dell’attività dei club
c. Amico, ognuno di noi dovrà essere disponibile e pronto a collaborare sullo stesso piano con i membri della Squadra Distrettuale e con i soci.

B) Progetti di grande respiro
1. A livello distrettuale abbiamo aderito in collaborazione con tutti i Distretti italiani a:
a. Progetto Ambientale
b. Premio per personalità estere

c. USAID: terza tranche. Le prime due sono state utilizzate per l’acquisto di computer da dare alle scuole del nostro territorio. Vedremo come impiegare al meglio i soldi che ci rimangono. Qui tutta la Squadra dovrà impegnarsi nella proposta e nella scelta del loro utilizzo.
2. Stiamo valutando di sovvenzionare un fondo presso la Rotary Foundation per ricordare tutti i soci che hanno speso il loro tempo per lo sviluppo e la crescita del Rotary. Questo fondo verrà finanziato all’inizio con il contributo che ogni club offrirà durante la visita al Governatore e successivamente con le liberalità.
3. Daremo peso e importanza per i progetti di Gruppo che interessano la settima area focus, ovvero l’ambiente.

C) Impegno a sostenere la Fondazione
Donare per servire meglio e avere progetti più performanti. Non possono esserci grandi progetti se non ci sono fondi per finanziarli. Dovrà esserci un approccio più friendly verso i club e far capire che è importante per loro partecipare alla raccolta fondi perché i

l ritorno e il sostegno ai loro progetti sarà sicuramente più sostanzioso. Quest’anno daremo una corsia preferenziale ai progetti di gruppo e quelli sull’Ambiente. Dobbiamo sapere che per fare grandi progetti occorrono grandi donatori. Non vi siete mai chiesti come i nostri antenati abbiano potuto costruire cattedrali maestose e imponenti? Ebbene anche loro si sono avvalsi delle donazioni, piccole e grandi, dei fedeli. Così dobbiamo fare anche noi. Sappiate che dietro i numeri che ci vengono illustrati nella raccolta fondi ci sono dietro 1.200.000 cuori pulsanti che all’unisono hanno donato. Noi non possiamo essere di meno. Ogni gruppo deve impegnarsi a trovare almeno un grande donatore. Il dono di 100 dollari è il minimo dei nostri obiettivi. Dobbiamo dimostrare che siamo più bravi.

D) Impegno a conservare l’effettivo
Nel Piano d’Azione che vi ho dato nei mesi scorsi, ho trattato anche come intendevo operare per tenere vivo l’azione dei club e avevo posto l’accento su tre punti: aggregazione, assiduità e nuovi club.
Rivediamo il primo punto. Come possiamo affrontare tale situazione e dare una soluzione?
Ora, se riflettiamo bene, la richiesta del Presidente Internazionale “ognuno porta uno” può sembrarci strana, ma non è così. Alcuni club da tempo stanno portando avanti delle iniziative simili. Ricordo che il RC Dalmine Centenario, per esempio, ogni anno dedica una conviviale dove ogni socio si impegna a portare altre persone alla conviviale per avvicinarle al messaggio del Rotary. E questo, a quanto mi risulta, ha portato dei frutti e ha incoraggiato il Club a proseguire su questa strada. È anche un modo per conservare l’effettivo in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo ora. Se prevediamo di effettuare delle conviviali online, cercate di invitare anche altre persone interessate all’argomento. Iniziamo a intrattenere rapporti amichevoli e cerchiamo l’occasione per parlare loro di cosa è il Rotary, cosa ha fatto e cosa sta facendo per il bene dell’umanità. Collaborate costantemente con gli Assistenti del Governatore e fate con loro un piano d’azione per essere più incisivi e sicuri di raggiungere l’obiettivo della conservazione e aumento dell’effettivo. Ecco in sintesi cosa sarà il nostro impegno:

1. più formazione;
2. più condivisione;
3. promuovere nuove forme di incontro;
4. tra le novità abbiamo introdotto le “Convirtuali per la Leadership”. Questa novità, avremo modo di approfondirla in seguito, coinvolgerà le Commissioni per l’effettivo, la Comunicazione interna e l’informatica. Ci darà la possibilità di parlare di Rotary alle nostre conviviali trattando il tema del mese; partecipare in streaming in gruppo o con l’intero Club e ognuno potrà partecipare con un amico o con i familiari concretizzando l’impegno di “ognuno porta uno” annunciato dal Presidente Internazionale Eletto.
Dopo il suo intervento il Governatore Eletto ha lasciato la parola ai Responsabili d’Area per conoscere gli obiettivi specifici che si sono proposti di raggiungere nel nostro anno. E verificare come questi obiettivi si integrano con quelli proposti dal Presidente Internazionale Eletto Shekhar Mehta. Sono intervenuti:
• il Segretario Distrettuale Elena Grassi che ha illustra gli eventi dell’anno rotariano 2021-2022;
• la Responsabile dell’Area Azione Interna Fulvia Castelli;
• il Responsabile dell’Area Gestionale Claudio Cominelli;
• il Responsabile dell’Area per l’Azione per i Giovani, Andrea Brianza;
• il Responsabile della Commissione Distrettuale per la

Rotary Foundation, Nicola Guastadiesegni;
• il Responsabile dell’Area Azione Esterna, Giuseppe Navarini.
I loro interventi sono riportati nell’apposito articolo.

A conclusione del seminario il DGE Edoardo Gerbelli ha detto: «Abbiamo trascorso una mattinata insieme e di solito in chiusura ci sono i ringraziamenti. Io però non ringrazierò, e sapete il perché? Perché la vostra presenza qui non è stato un atto di cortesia o compiacimento verso di me, ma una presa di coscienza di responsabilità verso il Distretto e verso i 2.200 soci. Saranno loro a fine mandato giudicarci. Ricordatevi che ciò che fa la differenza tra l’impossibile e il possibile è la nostra determinazione a raggiungere gli obiettivi posti.Non voglio essere ricordato come Governatore di transizione, ma Governatore dell’innovazione. E voi come volete essere ricordati?»
Il collegamento tra i partecipanti al seminario è stato chiuso con la proiezione di un breve filmato che incita a “pensare differentemente”.
Ora la squadra è chiamata a riflettere su quanto si è detto in modo da poterlo esplicitare a tutti i Presidenti Eletti nel prossimo SIPE che si terrà, anch’esso in modalità virtuale, il 20 marzo prossimo.