Milano Leonardo da Vinci Naviglio Grande
Che cosa ha lasciato a noi rotariani di un Club di Milano, l’esperienza di vivere nei tempi terribili di Covid-19?
Alla fine, sappiamo che vinceremo noi, che vincerà l’uomo! Covid-19 diventerà una sigla che ricorderemo per chi e per quello che si è portato via, e forse anche per quello che ci ha dato. La possibilità di svegliarci o di risvegliarci dagli assolutismi, di riclassificare i valori, di sapere che il singolo, il rotariano self, è un valore in sé, ma non confinato in sé, bensì nella coscienza di non essere solo.
Noi del Rotary Club Milano Leonardo da Vinci Naviglio Grande abbiamo perso un amico vero, una persona che sapeva fare la differenza: Italo Pilenga, un nostro socio da sempre.
Quando poi, grazie all’uomo (siamo fatti anche così!) è scoppiata la rabbia del SARS-CoV-2, immediatamente abbiamo deciso di lanciare un progetto a nome di Italo.
È così che è nato il nostro Progetto Italo Pilenga. Un progetto che è cresciuto nel corso dei mesi, alimentandosi di nuove idee, di nuove necessità.
Fino ad ora, il Progetto Italo Pilenga ci ha visto attivi nei seguenti campi:
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- mascherine: circa 10.000 mascherine FFP2 comperate sia in Italia che in Cina, queste ultime grazie all’attivazione di un contatto con un Rotary Club di Shangai. L’impegno economico è stato pari a circa 16.000 euro per quest’area del Progetto Italo Pilenga. Tutte le FFP2 sono state distribuite a ospedali, case di cura, medici, nel territorio della Grande Milano e altrove.
Volentieri abbiamo messo a disposizione del Distretto l’esperienza maturata sul campo nell’acquisto, nell’importazione e nella distribuzione successiva di queste mascherine.
Altre mascherine tipo chirurgiche che abbiamo fatto confezionare per i nostri soci e per i nostri amici e familiari. Investiti circa 1.000 euro. - donazioni: abbiamo effettuato un versamento di 4.000 euro a Regione Lombardia, cui si è aggiunto un ulteriore versamento di 2.000 euro a nome del nostro Rotaract.
- test sierologici: abbiamo investito circa 2.000 euro per l’acquisto di test sierologici che abbiamo utilizzato, tramite personale medico, per sottoporre agli stessi, i nostri soci, i loro collaboratori, conoscenti, amici.
- mascherine: circa 10.000 mascherine FFP2 comperate sia in Italia che in Cina, queste ultime grazie all’attivazione di un contatto con un Rotary Club di Shangai. L’impegno economico è stato pari a circa 16.000 euro per quest’area del Progetto Italo Pilenga. Tutte le FFP2 sono state distribuite a ospedali, case di cura, medici, nel territorio della Grande Milano e altrove.
L’impegno economico complessivo è stato di circa 23.000 EUR per il Progetto Italo Pilenga, e la cosa di cui siamo particolarmente contenti è che questo non è avvenuto a discapito di progetti storici del nostro Club (investiti 8.000 euro in due progetti) o al progetto “Ospedale a Bangui” cui avevamo dato il nostro sostegno al gruppo Milano 3 (investiti 2.000 euro).
È solo un elenco, scritto e letto, un elenco cosi. Ma dietro, c’è stato un impegno vero e globale, c’è stata la scoperta che il Rotary funziona, quando si decide di fare, c’è stata la volontà di trasformare in fatti quel service above self che è, forse, l’unica vera e duratura eredità che ci viene trasmessa dal nostro fondatore.
Ma il Progetto Italo Pilenga non è finito qui. Sarà impegno nostro, di rotariani del Rotary Club Milano Leonardo da Vinci Naviglio Grande, non dimenticare, anzi, replicare laddove possibile, le metodologie e le capacità espresse negli scorsi mesi. Quello che abbiamo imparato, le porte che abbiamo aperte, i contatti stabiliti, le volontà diventate fatti, l’aver fatto gruppo tra noi, per gli altri, sono le eredità che il lavoro degli scorsi mesi ci lascia.
Non è stato bello vivere l’esperienza Covid-19. Quello che è stato bello è aver fatto Rotary per aiutare chi era in prima linea (ma anche gli altri) che assieme a noi hanno vissuto Covid-19.
Astrid Heimann