Oggi le scuole sono obbligate a fare un certo numero di ore di “educazione civile”. Chi si ricorda di averle fatte? Io personalmente ricordo delle chiacchierate di alcuni professori che cercavano di dare a noi studenti dei consigli di vita… ma nulla di veramente strutturato. Però alcuni erano veramente validi, profondi e hanno fatto crescere bene, ne ricordo particolarmente una durante il mio triennio da geometra, ecco mi ricordo di lei, ma di lezioni o insegnamenti negli anni prima solo qualche cosa riguardo le campane del recupero del vetro, che venivano introdotte per la prima volta in città. Come Distretto 2042, assieme ad alcuni amici del 2041 e del 2071 ci stiamo impegnando per creare un corso da inserire nei piani di studio della DID – Didattica Integrata a Distanza. Di fatto, corsi online e laboratori in classe. Un corso che i ragazzi possano ricordare, strutturato in modo interessante, positivo e che dia insegnamenti che speriamo sviluppino radici forti in futuro. Stiamo lavorando per fornire agli insegnanti un pacchetto completo di tutto: corsi, laboratori e metodi di valutazione sulla base di corsi che non sono il semplice apprendimento della segnaletica stradale. Il corso abbraccia regole di vita, buon senso della vita quotidiana, rispetto delle regole e delle altre persone, differenza tra i concetti di rischio e pericolo, prevenzione del rischio, tutte cose che poi orienteremo alla sicurezza stradale, ma che un buon insegnante potrebbe usare anche per altri concetti. Si sta valutando anche di creare, oltre ai 7 moduli d’insegnamento o lezioni, una parte finale sotto forma di contest per dare maggior interesse ai giovani studenti. Il corso sarà orientato ai giovani dell’ultimo anno di medie e dei primi anni delle superiori. Abbiamo la collaborazione di Bricks-lab per la realizzazione del materiale delle lezioni che saranno basate su un testo scritto da un rotariano con esperienza professionale nell’ambito sicurezza che ha messo a disposizione. Ora si tratta di partire realmente con i lavori. Sarebbe bello avere il contributo (si, ovviamente economico, ma soprattutto umano) di Distretti, club e soci che abbiano a cuore il problema della sicurezza e sana crescita dei giovani.
Andrea Brianza