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COMPRENDERE IL PRESENTE PER PROGETTARE IL FUTURO
Come viene visto il rapporto Rotary-Rotaract dai giovani soci rotaractiani? È dal tentativo di dare una risposta a questa domanda che nel marzo di quest’anno è nato un sondaggio grazie al quale siamo riusciti a comprendere qualcosa in più circa le preferenze, le inclinazioni e soprattutto il rapporto che esiste oggi tra Rotaract e Rotary.
Nell’aprile 2017, tramite email inviate direttamente ai Presidenti dei 14 club dall’Azione Interna del Distretto Rotaract, il questionario creato su misura per le esigenze odierne è stato recapitato a 244 soci. Di questi ragazzi, hanno risposto in 79 (32,4%), possibile risultato del metodo di invio più personale rispetto al questionario nazionale inviato a novembre 2016 (al quale solo in 52 soci del nostro Distretto hanno dato risposta).
Partendo dai risultati di questa piccola ricerca, tentiamo ora di dare un’interpretazione al quadro d’insieme, con l’obiettivo ultimo di capire se vi sono margini di miglioramento e se possiamo trarre spunti interessanti per accrescere la collaborazione tra le due realtà.
Iniziamo dalla descrizione dei rispondenti, che risultano per il 50% appartenenti alla zona lariana, mentre per il restante sono distribuiti equamente tra le due zone Olona e Orobica. Considerando la numerosità dei soci (85 per la zona lariana, 57 per l’orobica e 94 per l’olona), la percentuale di risposta data da ciascun gruppo lascia intendere che in alcune zone più che in altre vi sia scarsa attenzione alle azioni promosse dal Distretto. Il campione preso in analisi è composto per il 53,2% da donne e per il 46,8% da uomini, collocati principalmente nella fascia d’età tra i 22 e i 30 anni con titolo di studio laurea specialistica per ben il 50%. Interessante è vedere come i soci rispondenti sono venuti a contatto con il mondo del Rotaract principalmente attraverso il consiglio di amici già appartenenti a questa realtà. Questo ci fa capire come l’amicizia sia una leva molto importante all’interno dell’attività di recruiting dei club Rotatact del nostro Distretto.
Entriamo ora nel dettaglio dell’analisi del rapporto che attualmente esiste tra club Rotaract e club Rotary, tema caldo e molto utile per comprendere le dinamiche attuali e i possibili risvolti futuri. Il 32,9% dei rispondenti ha dichiarato che il rapporto con il club padrino è efficace, mentre il restante ha affermato che non è efficace con la totalità dei soci, difficoltoso per una mancanza di collaborazione e di dialogo con il club, o per via del divario generazionale. Solo il 6,3% considera il rapporto Rotary-Rotaract come un qualcosa di elitario.
Per quanto riguarda la partecipazione alle riunioni e agli incontri del proprio Rotary padrino, i rispondenti hanno segnalato che oltre 1/3 di loro non viene mai coinvolto. Per quanto riguarda, invece, la collaborazione lato iniziative sul campo, i rispondenti hanno affermato per il 91% che questo avviene almeno una volta l’anno. Anche se le attività di raccolta fondi e relative a progetti di Service sono predominanti nel quadro delle tipologie di collaborazione, vediamo ancora un 41,7% di Rotaractiani affermare di venir coinvolto dai propri Rotary per attività esecutive. Questo numero denota una maggiore attenzione da parte dei club Rotary per le capacità e la passione Rotaractiana, ma non nasconde l’esistenza ancora oggi di una componente Rotary che chiede aiuto ai soci Rotaract per attività di “manovalanza”.
Passando a quelli che sono gli argomenti che i soci Rotaract vorrebbero trattare durante le riunioni congiunte, abbiamo visto che vi è una forte la volontà di affrontare insieme tematiche relative a progetti Rotaractiani e preponderante è il desiderio di mettere in campo attività e progetti condivisi.
Per quanto riguarda, invece, le modalità con le quali i soci Rotaract si tengono informati sul mondo Rotary, possiamo vedere che il 58,2% dei rispondenti non ha mai utilizzato nessuno dei canali ufficiali del Distretto o dei singoli club. Tra gli strumenti più utilizzati da chi ha dichiarato di accedervi ogni tanto, troviamo il sito e le pagine social del Rotary Padrino, seguito dal sito e dalle pagine Social del Distretto. Twitter è lo strumento meno utilizzato, totalizzando una sola risposta in suo favore.
Questo trend è confermato dai numeri di Twitter in Italia, che già nell’aprile 2015 constatava un calo nelle utenze italiane del 28% rispetto all’anno precedente (fonte Wired.it). Una soluzione potrebbe quindi essere quella di concentrare le energie e investimenti sui social, in particolari sulle pagine local dei Rotary padrini.
Per dare uno sguardo a quello che si prospetta essere il futuro del Rotary secondo questo sondaggio, vediamo come il 35,4% dei rispondenti sembri intenzionato ad entrare in un Rotary, mentre il 35,4 non reputi l’ingresso in un club una priorità.
Di coloro che hanno risposto positivamente, ben il 39,3% entrerebbe in un club di “giovani”, mentre il 42,9% si dice interessato a proseguire in un club padrino. Questi numeri, rispetto al sondaggio nazionale fatto a novembre 2016, sono particolarmente positivi. Infatti, nei risultati di quest’ultimo si vedeva che il 36,19% era interessato all’ingresso in un Rotary padrino e il 24,22% a un club “giovane”, lasciando agli indecisi e a coloro che non hanno preso una posizione in merito una fetta molto più grossa: 32,98% contro il nostro 14,3%.
Coloro che hanno risposto no (3,6% del totale) hanno addotto diverse motivazioni della scelta, tra le quali spiccano la componente costo e la mancanza di tempo da poter dedicare al club.
Alla luce di quanto emerso dal sondaggio, è possibile leggere diversi spunti di miglioramento della situazione attuale. Da parte dei Rotaractiani vi è un’interessante apertura verso il mondo Rotary, sintomo forse che le prime azioni messe in campo in questo periodo stanno dando i primi frutti. A questo punto non resta che approfittare dell’attimo e iniziare a mettere in campo azioni che vadano incontro alle necessità e ai desideri che in qualche modo i rispondenti ci hanno voluto confidare.