Grande entusiasmo anche quest’anno per il Summer Camp “A mountain of fun in Valtellina” organizzato dal Rotary Club di Sondrio da sabato 22 giugno a sabato 6 luglio.
Il programma, in continuità con gli anni passati, si è confermato come uno dei più dinamici e avventurosi, prendendo le mosse da un trekking di due giorni in Valmalenco con pernottamento al rifugio Cristina, nella maestosa cornice dell’Alpe Prabello ai piedi del Pizzo Scalino. I ragazzi si sono poi cimentati nel rafting sull’Adda, in una splendida regata in barca a vela sul lago di Como, in una memorabile escursione in canoa sul lago di Mezzola oltre che in un’arrampicata sulle rocce della Valmasino, finendo con un volo attraverso la Valle del Bitto su “Fly Emotion”.
Momenti più ludici e di relax hanno invece caratterizzato la tre giorni nella suggestiva cornice di monti che circondano il rifugio Schiazzera, a oltre 2.000 m slm, in comune di Vervio.
Non potevano però mancare la consueta gita a Milano, momenti istituzionali come il ricevimento da parte del Sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini oltre a occasioni di impegno civile, vissute grazie all’associazioni Spah, che ci ha ospitati per un’intera giornata, e Tutti Dappertutto, che ha consentito ai ragazzi di accompagnare persone con difficoltà motorie sui sentieri della Val di Mello, grazie a una speciale carrozzina denominata Joelette.
Sfavillante la serata finale, con cena a base di pietanze preparate dai ragazzi secondo ricette della tradizione dei paesi d’origine, seguita da canti e balli fino a quando la commozione per l’addio non ha preso il sopravvento.
Quest’anno la formula ha previsto 14 partecipanti, sette ragazzi e sette ragazze provenienti da Austria, Irlanda, Israele, Romania, Turchia, Repubblica Ceca, Brasile, Spagna, Russia, Francia, Taiwan, Norvegia, Egitto oltre a una long term milanese di nazionalità australiana. Gli ospiti sono stati tutti accolti da un coetaneo valtellinese nella sua famiglia. Il numero di partecipanti si è rivelato ottimale nel favorire la coesione e l’affiatamento del gruppo.
Consolidata la squadra di organizzatori, costituita dai rotariani Marco Antonucci, Paolo Caldara, Stephen Marsalnd, Pietro Maspes, Carlo Mazza e Raniero Spaterna aiutati dai genitori delle famiglie ospitanti. Molti comunque i soci che hanno contribuito sponsorizzando o partecipando in prima persona alle attività.
I risultati conseguiti sono molteplici, a partire naturalmente dal dialogo e dalla comprensione tra i popoli ispirati al motto del Presidente del Rotary International, Mark Daniel Maloney, il Rotary connette il mondo.
Importante però menzionare anche il ruolo dell’iniziativa nell’aumentare la consapevolezza nei nostri ragazzi delle valenze e potenzialità del territorio in cui vivono, come anche il profondo significato dei momenti di riflessione e di partecipazione alla fragilità del prossimo, vissuti presso associazioni di volontariato operanti sul territorio.
L’iniziativa si è confermata come un importante momento di contatto tra il Rotary Club Sondrio e il territorio, considerato anche il numero significativo di persone coinvolte.
I giorni del camp sono solo il momento terminale di un lungo percorso di preparazione che ha visto i ragazzi attivi sin dal mese di febbraio, tant’è che, anche quest’anno, il progetto è stato riconosciuto da molte scuole superiori della Provincia come progetto per l’alternanza scuola-lavoro.
Pietro Maspes