La commissione Azione giovanile è sempre in piena attività, con iniziative, programmi, progetti e azioni sul territorio tramite le numerose ramificazioni di cui dispone.
L’anno rotariano si sta concludendo ed è giunto il momento di tirare le somme di alcuni dei risultati più interessanti.
Il progetto, dal mio punto di vista, più ricco di soddisfazioni è la nascita del gruppo Rotex.
I Rotex sono i ragazzi che abbiamo mandato all’estero per un anno di studio, o meglio per “una vita in un anno”, e che rientrando si sono dichiarati disponibili ad aiutare la commissione scambio giovani. Il loro prezioso aiuto fatto di consigli, di esperienze dirette vissute dall’interno del programma aiuta i ragazzi in partenza a prepararsi al meglio per questa esperienza. Favoloso l’intervento di Clara sul rispetto delle regole che ha tenuto durante una delle giornate di orientation organizzate per i giovani in partenza, dove ha raccontato la sua storia e le problematiche cha ha vissuto negli Stati Uniti.
Il gruppo è appena nato, ma ha già avuto modo di farsi notare e distinguersi per le potenzialità espresse e che potrà esprimere in futuro. In questi giorni stanno rientrando i ragazzi che terminano il loro programma con la chiusura delle scuole e già due elementi si sono aggiunti al primo gruppo di volontari. Un gruppo in crescita, fatto di eccellenze.
Ryla e Ryla Nazionale
Il RYLA 2018, consolidato format organizzato insieme al D. 2041, si è svolto all’inizio di marzo tra le università Bocconi e Cattolica a Milano e LIUC a Castellanza, il JRC, Centro Ricerche Europeo di Ispra e si è concluso con attività di team building e team working in fattoria in Valtellina. Ai 42 laureandi e neolaureati selezionati dai club dei distretti abbiamo quest’anno deciso di affiancare due giovani studenti albanesi (del Rotaract Tirana) e due fanciulle provenienti da Romania e Marocco che stavano compiendo il Volontariato Europeo in Italia. Entrambe laureate, una in Legge l’altra in Inglese. Un piccolo seme di internazionalità che ha dato immediati frutti.
La Differenza è stata fatta dalla straordinaria qualità dei relatori, imprenditori, professori universitari, soggetti attivi nel servizio al prossimo e dai partecipanti che hanno sviluppato un progetto di service.
Taranto, quest’anno, ha significato Peacebuilding Conference ma anche RYLA nazionale, cui abbiamo inviato due partecipanti, che si sono uniti a quanti inviati dagli altri distretti italiani. Lasciamo alla testimonianza di Martina Roncalli il compito di raccontarlo.
Il Ryght si è svolto a ottobre 2017, vissuto ai piedi della “Luna Nascente”, la montagna granitica in Val di Mello, è stato ricco di esperienze forti, concentrate nelle pochissime ore di cui si compone il programma. Solo due giorni e mezzo, dal venerdì pomeriggio alla domenica.
Una montagna da scalare con le proprie forze, una prova contro se stessi e la natura, ma anche una semplice corda per riportarci a terra con l’indispensabile collaborazione di ragazzi che abbiamo appena conosciuto. A questi nuovi amici si affida letteralmente la propria vita, perché solo loro possono riportare a terra chi è salito in cima. È una prova di coraggio e fiducia in se stessi e negli altri che arriva al cuore di ogni partecipante con una violenza tale che nessun’altra attività a me nota è paragonabile a questa.
Alla prova di arrampicata hanno fatto seguito una gara di nodi, un’esperienza di convivenza, il guado di un fiume e molto altro creando in breve un gruppo solido e unito che si è aiutato, ha collaborato e che so, in molti casi, si è saldato talmente tanto da fare compagnia ancora oggi.
I Camp sono composti da ragazzi stranieri, che arrivano da paesi diversi e non hanno in comune nulla se non il fatto di essere appena entrati in un programma Rotary. Trascorrono 2 settimane di crescita personale, culturale e d’integrazione attraverso delle attività precise. I camp di Vela, Rowing, Trekking, Mountain Fun e Tennis, organizzati da 24 Club ospitano ogni anno 64 ragazzi, con mezzi e metodologie diverse, con programmi separati ottengono anche in questo caso risultati eccezionali dal punto di vista dei programmi rotariani. La nostra missione di ottenere la pace tra i popoli, passa anche attraverso la condivisione di esperienze come queste, in cui i ragazzi convivono, si conoscono e creano legami indissolubili che perdurano nel tempo, superando le barriere geografiche, di costume e culturali che li caratterizzano.
Infine arriviamo a i nostri Rotaract e ai nuovi club.
Attraverso le sue evoluzioni geopolitiche il nostro distretto Rotaract ha compiuto 50 anni e con lui anche alcuni club hanno avuto l’onore di superare questo limite che per alcuni è un traguardo. Per me è solo un passaggio. Il presente è una tappa tra il passato e il futuro, i cinquant’anni sono la tappa intermedia verso i 100 e oltre.
A festeggiare il compleanno e l’invito a continuare sulla strada presa il piccolo distretto 2042 ha l’onore di vedere la nascita di 3 nuovi club nelle città di Magenta, Clusone e Lissone che portano a 18 i club presenti sul nostro territorio.
I club Rotaract, sotto la guida di Federica, durante l’anno si sono distinti per i service, per l’impegno messo nei programmi Rotary e Rotaract dove non possiamo dimenticare l’importante donazione al fondo end polio now e alle interessanti metodologia applicate per la raccolta fondi.
Una fonte d’ispirazione da cui possiamo solo imparare e con cui dobbiamo collaborare in maniera sempre più stretta perché i rotaract non sono il futuro dei rotary, sono il presente.
In bocca al lupo ragazzi!