Il Congresso è un momento di sintesi di un pensiero e di una strategia e di autentica rendicontazione, su base oggettiva, di un anno di attività di un macroterritorio, che noi, definiamo il Distretto. Il nostro è certamente un Distretto policentrico e si presta pertanto particolarmente a essere analizzato in dettaglio nel rispetto delle particolarità di ciascun territorio che lo compone e lo arricchisce.
Questa è l’ispirazione che ha guidato tutta l’attività di servizio profusa quest’anno dalla Commissione Rotary Foundation, non limitarsi a segnalare risultati positivi o performance meno rilevanti cercando di comprendere i interpretare le ragioni dell’un o dell’altra dinamica.
Abbiamo ottenuto buon risultati basti dire che complessivamente quest’anno la Rotary Foundation ha erogato ai nostri Club un numero talmente significativo di risorse da far ritenere che da qui a fine anno possano essere addirittura superiori a quelle raccolte presso i Club.
Soprattutto abbiamo dimostrato, ancora quest’anno, che la Rotary Foundation è un’opportunità, che lavorare con essa può offrire infinite opportunità; per vedere tutto ciò distintamente è però necessario conoscerla essere più disponibili ad apprezzare la realtà, ad approfondire le storie autentiche.
E allora, Il primo degli obiettivi è stato quello di cercare un dialogo, dimostrare che la Rotary Foundation non è un esattore. A oggi, peraltro, per quando riguarda le contribuzioni al Fondo Programmi, abbiamo superato l’obiettivo che il Governatore si era prudenzialmente dato lo scorso anno, sebbene a oggi sei Club non abbiano ancora provveduto.
Al Fondo Polio sono stati destinati oltre 60.000 USD grazie anche al Programma La Corazzata Fantozzi. Permettetemi a questo punto di ringraziare l’RD Federica Gerardi e i fellows rotaractiani per il cospicuo versamento che hanno quest’anno assicurato al Fondo Polio Plus, un modo per essere concretamente parte della Famiglia rotariana. Anche il Fondo di dotazione ha registrato versamenti per quasi 7000 USD oggi il nostro Distretto registra due nuovi Benefattori della Fondazione, l’augurio è che un giorno divengano Grandi donatori.
Oggi possiamo dire di aver stabilito un collegamento diretto e quasi costante con un significativo numero di Club, con altri stiamo lavorando con altri ancora dovremo proseguire armati di tanto ottimismo.
Nel corso dell’anno abbiamo anche compreso come la disattenzione o la disaffezione, sono spesso riconducibili a una non conoscenza, questa la ragione per cui abbiamo creato o assecondato tante occasioni di formazione.
Se la Rotary Fondation non è un esattore, è altrettanto vero che non è neppure un “grantificio”. Se così fosse sarebbe superfluo, sarebbe uno spreco impegnare per un intero anno, quotidianamente: 3 docenti universitari, 6 imprenditori, 2 insegnanti, 9 professionisti e due manager d’azienda. Questa è la diversità che connota la nostra squadra.
Nell’anno che sta per chiudersi i Club di tutto il mondo hanno realizzato 30.000 progetti. Nel nostro Distretto nell’anno in corso abbiamo finanziato con altrettanti grant distrettuali 27 progetti di Club a fronte di 30 domande ricevute; a fronte di progetti per un valore di 360.000 euro abbiamo erogato 120.000 Euro ai club. Beh, possiamo in questo caso affermare che, se tutti avessero la nostra capacità realizzativa nel mondo i progetti sarebbero molti di più.
Inoltre, allo stato attuale abbiamo in essere finanziamenti globali per oltre 60.000 dollari a fronte di 1 progetto sul territorio nazionale e 4 progetti internazionali, in Ghana, Brasile, Libano e Uganda, programmi per un valore complessivo di 260.000 dollari. Questi programmi riguardano in due casi il focus della prevenzione e cura delle malattie, in due casi l’alfabetizzazione ma sempre finalizzata al tema della salute, in un caso lo sviluppo economico delle comunità. Non dobbiamo inoltre dimenticare l’impegno del nostro Distretto nel programma pluriennale Aquaplus con interventi ad Haiti e in Tanzania.
E poi, con altre iniziative, abbiamo assecondato i residui focus della Rotary Foundation; abbiamo ancora approfonditamente analizzato il focus della salute con il Seminario interdistrettuale “La salute delle nazioni”, la tutela della madre e del bambino a Taranto, e poi la pace e la risoluzione dei conflitti grazie alla borsa di studio della pace, assegnata per la prima volta al nostro Distretto. La borsa è stata assegnata al dottor Catino che si trova da oltre un anno a Rangoon in Myanmar e ha lavorato per conto di AVSI, un’organizzazione non governativa in collaborazione con la FAO; Il dottor Catino, uno dei 50 peacefellows selezionati in tutto il mondo, dal prossimo mese di settembre inizierà il suo master della durata di due anni in Giappone presso la Christian University di Tokyo. Ma questo programma, questa specifica operazione grazie alla quale abbiamo riportato nel nostro Distretto 60.000 dollari, tanto vale una borsa commisurata con il livello di questi peacekeeper, ci consente anche di apprezzare la capacità di investimento dei consulenti della Fondazione: a oggi i contributi al fondo Borse della Pace da noi costituito nel 2015 ammontano a $38,797, il valore di mercato di quel Fondo è ora di oltre $45,000.
Da un anno ci poniamo all’ascolto dei territori, lo abbiamo fatto continueremo a farlo prestando consulenza preventiva alla messa in opera di qualsiasi nuovo progetto dei Club incontrando i Club per suggerire loro la migliore modalità di pianificazione, strutturando insieme dei veri e proprio piani finanziari, identificando le migliori modalità di finanziamento. Anche la Rotary Foundation ha notato, come noi, una grande differenza nel tasso di successo tra i progetti che includono una valutazione comunitaria e quelli che non la includono. I progetti che includono una valutazione sono generalmente più efficaci, e le comunità dove si organizzano le valutazioni forniscono sempre un adeguato e qualificato supporto ai nostri progetti.
Paul Netzel il Responsabile Mondiale della Rotary Foundation, in occasione di un momento di sintesi dell’anno che si sta per chiudere ha tra l’altro avuto modo di affermare: “A prescindere dal ruolo che ricopriamo, da presidente di club a governatore o presidente di commissione Rotary, ci sono tante cose che possiamo fare nei 365 giorni a disposizione. La nostra Fondazione è stata fondata un secolo fa ed esiste ancora oggi perché noi Rotariani abbiamo una visione a lungo termine — il nostro impegno per eradicare la polio e la nostra dedizione a progetti di sovvenzioni globali sostenibili ne sono due esempi. Anche se non possiamo vedere i risultati di un progetto durante un dato anno rotariano, i semi che piantiamo oggi daranno i loro frutti negli anni futuri. Quest’anno, siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di raccolta fondi di 360 milioni di dollari, grazie al vostro generoso supporto ed a quello di amici e Rotariani. Pensate per un attimo a questi fondi, che diventeranno gocce di vaccino antipolio l’anno prossimo e le vite delle persone che queste gocce salveranno? Quanti di questi fondi saranno usati per finanziare iniziative di alfabetizzazione? Quante vite saranno trasformate da un progetto idrico con una sovvenzione globale in due, o 10 anni? L’impatto della Fondazione Rotary, cresce ogni anno che passa, come anche la sua reputazione.
La nostra Fondazione Rotary ha portato tanto bene nel mondo nel suo primo secolo. E con il vostro supporto, continuerà a farlo in futuro. Se non avete ancora contribuito in questo anno rotariano, mi auguro che vorrete farlo oggi stesso. E mentre guardate al futuro, continuate a sostenere la Fondazione e fate conoscere le sue azioni. Forse non lo sentirete mai, ma da qualche parte, le future generazioni vi ringrazieranno”. Come non condividere ogni parola del nostro Presidente Netzel, l’augurio che faccio a ogni fellow rotariano è quello di conoscere e apprezzare sempre più la nostra Fondazione per dare un ulteriore e maggiore senso di appartenenza alla nostra iniziale adesione al Rotary International.
Alberto Ganna
Responsabile R.F. 2017/2020
Governatore 2014/2015