Un anno internazionale

Rotaract Milano Duomo

Ho intitolato questo contributo “Un anno internazionale” perchè volevo saltasse subito agli occhi il tema centrale, non solo di queste righe ma della mia intera esperienza Rotaractiana.
L’internazionalità in fondo è già nel nome della nostra associazione, è anche una delle cinque vie d’azione che tutti conosciamo, ma spesso siamo tentati di declinarla solo nei termini dell’aiuto a popolazioni o realtà più sfortunate. L’internazionalità è però tanto altro: è amicizia, è confronto, è scoperta di modi diversi di essere Rotariani e Rotaractiani, soprattutto è premessa di un futuro di concordia e di pace, basato su una comunità che pur nelle sue differenze condivide i valori fondamentali, perno della nostra associazione. Da questa convinzione nasce, nel 1988, il Multidistretto Rotaract Europeo che attraverso qualche rebranding va oggi sotto il nome di Rotaract Europe. Un network che supera i confini politici della vecchia Europa fino a comprendere 47 paesi, 115 Distretti e oltre 20.000 Rotaractiani. All’interno di questo gruppo ogni Nazione (con i suoi Distretti) è rappresentata da un Country Representative (già Delegato Nazionale).

Quest’anno, con umiltà e spirito di servizio, ho avuto l’onore di ricoprire questo ruolo, di portare cioè le istanze dei nostri 14 Distretti al di fuori dei confini nazionali, ma anche per converso di diffondere fra i soci Italiani una maggiore informazione e consapevolezza sul Rotaract in Europa.
Vedete, in Italia il Rotaract conta più di 7.000 soci, oltre un terzo di tutti i Rotaractiani Europei (con poco più un decimo dei distretti). Questa numerosità è però al tempo stesso la nostra forza e la nostra debolezza. La nostra forza, perchè i nostri soci sono la linfa della rigogliosa pianta che è questa associazione, e insieme smuovono le montagne facendo davvero la differenza sulla società che li circonda. La nostra debolezza, perchè immersi in un’associazione così ricca e fiorente abbiamo la tentazione di fermarci: al nostro club, al nostro Distretto, magari a qualche Congresso Nazionale. Ci convinciamo che in fondo ci basti quello che abbiamo a portata di mano, che abbiamo già visto abbastanza per conoscere il Rotaract. Eppure…
Eppure così dimentichiamo che l’internazionalità è un elemento fondante per vivere a pieno l’esperienza Rotaractiana e Rotariana.

Quest’anno, lo sappiamo tutti, è stato un anno di ripartenza, a tutti i livelli. Per Rotaract Europe, è stato l’anno in cui siamo finalmente tornati a incontrarci tre volte, due Rotaract European Meeting e una European Conference. Siamo stati a Cracovia, a Settembre, felici di rivederci con amici da tutta Europa, ma quasi timorosi nell’abbracciarci, col dubbio che gli eventi non sarebbero più tornati come li ricordavamo. Abbiamo accolto i nostri amici in Italia, a Torino nel mese di gennaio, quando la pandemia riprendeva forza e vedersi richiedeva mille e più misure di sicurezza. Abbiamo concluso l’anno a fine maggio, a Riga, quando ormai le prime pagine erano tutte occupate da una insensata e tragica guerra, dedicando l’intero evento al supporto alla popolazione Ucraina. Non solo attraverso raccolte fondi, ma partecipando attivamente a incontri di sensibilizzazione, di informazione, di programmazione, vestendo i colori della bandiera ucraina in giro per la città, sventolando enormi bandiere sui tetti.
I Rotaractiani non si nascondono davanti alle tragedie del mondo, ma prendono parte e si rimboccano le maniche.

Quest’anno, infine, è stato l’anno in cui attraverso un turbine di emozioni abbiamo proposto la candidatura di Milano, la nostra Milano, a ospitare per la terza volta nella sua storia, primatista assoluta con Anversa, il più importante evento europeo del 2023, ad accogliere 1.000 e più Rotaractiani di tutta Europa per una European Conference che abbiamo voluto dedicare al tema della sostenibilità ambientale. E abbiamo vinto, in un confronto serrato con Londra, perchè abbiamo convinto tutti i distretti Europei della capacità progettuale e innovativa di Milano, della sua creatività coniugata all’operosità che da sempre ci contraddistingue.
Abbiamo vinto raccontando la Milano del Futuro di cui il Rotary e il Rotaract sono attori protagonisti.

Naturalmente, siete tutti invitati!

Ferdinando Tarentini
Country Representative Italia a.r. 2021/22