RC Milano Metropolis Passport
Il Rotary Club Milano Metropolis Passport, incontra Selene Calloni Williams sul tema: “WABI SABI e l’arte del Kintsugi riparare le ferite con l’oro, applicata alla vita”.
“Non può esistere una guarigione individuale che non sia parallelamente una guarigione del pianeta.
La sensazione di essere finiti e chiusi in noi stessi è del tutto ingannevole e fonte di sofferenza. È il tempo, questo, dell’ecologia profonda”. SCW
Selene Calloni Williams è antropologa, filosofa, psicologa e una scrittrice di successo.
A soli 19 anni ha conosciuto in Sri Lanka il suo maestro di yoga Micheal Williams e successivamente ha trascorso molti anni in un eremitaggio buddhista-thervada, dove impara lo sciamanismo, che è diventata la sua più grande passione. Da sempre a contatto con la magia, nelle sue forme immortali e profonde, ha viaggiato attraverso i due mondi, il visibile e l’invisibile, con molti strumenti.
Tornata in Europa consegue la laurea in psicologia ad Edimburgo e conosce il grande psicoanalista J. Hillman, allievo di C.G. Jung, e diventa sua allieva.
Nel 2003, J. Hillman la porta a fondare l’associazione di Nonterapia e l’Imaginal Academy, che include diversi percorsi adatti a tutte le persone che vogliono migliorare la qualità della propria vita, oltre a corsi per diventare Life Coaching e Counseling ad approccio immaginale.
Attualmente ha in attivo 33 libri tradotti e pubblicati in diversi paesi del mondo, contribuendo alla diffusione della psicologia immaginale di J. Hillman e alla conoscenza del fenomeno sciamanico.
Oggi è una relatrice internazionale, ha partecipato a numerosi convegni e congressi in diverse lingue, è apparsa su diverse riviste, recentemente è stata invitata a Torino al Salone del Libro a tenere una conferenza sull’ultimo libro pubblicato. Oggi i suoi allievi, sparsi nel mondo, portano avanti il suo pensiero ed il suo approccio immaginale.
www.selecalloniwilliams.com
Il 18 Novembre si è tenuta la conviviale con Selene Calloni Williams nata dal programma del RCMMP “Diversità, Equità & Inclusione” che si occupa di ridurre i gap generazionali e quelli legati alle condizioni di genere provvedendo anche alla formazione specifica interna ed esterna, di cui sono direttrice.
Le numerose richieste d’iscrizioni, si è parlato di 1780 partecipanti, ci ha portati e rivedere i piani e, da una classica conviviale rotariana, siamo passati ad un webinar aperto a tutti, in questo modo siamo riusciti a creare un momento di unione, equità ed inclusione tra due realtà, quella Rotariana e quella degli Immaginalisti della scuola di Selene, che sotto sotto l’aspetto del “service” si assomigliano molto.
Nell’Immaginal Academy, Selene va al di là dell’ordinario, il suo vissuto personale è ricco di esperienze, spazia in mondi diversi da quelli a cui siamo abituati. Ci insegna che facendo nuove cose si modifica il nostro modo di pensare e quindi di agire, ma soprattutto ci insegna che c’è bisogno di “fare anima” in un mondo dove l’anima si è persa.
Il “fare anima”, come diceva J. Hillman, è un concetto che la nostra mente ordinaria ha dimenticato, questo è anche il mondo di Selene, riesce a trasmetterti la capacità di rimettere l’anima nelle cose che si fanno. L’essere appassionati ci fa diventare creativi in qualsiasi contesto si lavori e con qualsiasi strumento abbiamo a disposizione, è questa la vera ricchezza.
L’approccio immaginale di Selene, che è alla base di ogni suo corso, riguarda la sacralità dell’adesso, l’attenzione è focalizzata al COME si fa, ci insegna che se restiamo consapevoli di ciò che c’è, esattamente così come è, con tutte sue imperfezioni e bellezze, riusciamo ad accettare le nostre insicurezze, a non vederle più come tali ed a trasformarle in oro.
Durante la conviviale ci ha mostrato come l’arte del Kintusgi, riparare le ferite con l’oro applicata alla vita, è un passaggio importante per la crescita personale: all’interno dell’Accademia si svolge in diversi modi e con diversi strumenti a seconda del percorso che si sceglie di frequentare.
Selene ci indica le ferite che ci sono dentro di noi, soprattutto quelle di cui non siamo consapevoli, che però mostriamo inconsapevolmente all’esterno, e ci aiuta a trasformarle metaforicamente in oro. L’oro rappresenta un sigillo, simbolo attraverso il quale le crepe diventano la nostra miglior via d’uscita per raggiungere la vera libertà, come ci spiega durante il webinar, le ferite non sono un male, non sono malattia, non sono disturbo, non sono un problema, come la mente dualistica ci vuole far credere, ma sono opportunità sono una finestra che se riusciamo ad aprire ci fa vedere e unire due mondi, quello visibile e quello invisibile.
Questo è il WABI SABI che è uno dei principi dell’estetica giapponese. Wabi rappresenta l’imperfezione, la mancanza, la fragilità, la debolezza, la dolce tristezza, la malinconia, la nostalgia e Sabi l’evanescenza, l’impermanenza, il trascorrere del tempo, è la bellezza della vita imperfetta.
E’ uno stile di vita degli sciamani Yamabushi in Giappone, persone che lavorano regolarmente, magari anche Rotariani, che lasciano i loro abiti e si vestono completamente di bianco e vanno nei boschi a praticare l’arte dello Sugendò, che nasce dall’unione del Buddismo esoterico con lo Scintoismo.
La narrazione di Selene sulla paura è meravigliosa, spiega come la paura è uno spasmo, una contrazione che chiude i sensi sottili e non ti permette di stare a contatto con l’invisibile. Quando la paura si scioglie i sensi si aprono e si riesce a contattare l’invisibile riunendo i due mondi: in questo modo non si cade nella fossa dell’inconsapevolezza dimenticando noi stessi. Questa è la vera morte, dimenticare chi siamo.
Selene ci ricorda che noi siamo natura ed osservandola si comprende anche la circolarità del tempo e la sua non linearità.
La natura si dà incessantemente a tutti senza fare alcuna distinzione, nè di sesso, nè di razza, nè di ideologia nè credo nè pensiero, essa rappresenta la seconda vera madre di cui Selene parla; le piace citare questa frase famosa di G.Ungaretti: “la civiltà è un atto di prepotenza contro la natura”.
L’affinità che abbiamo con la natura è meravigliosa e Selene ce lo insegna durante le lezioni del corso per diventare Forest Therapy Guide, detto anche immersione nei boschi oppure bagno in natura.
Nella foresta si impara che la non-dualità è lo stato della relazione che va oltre il soggetto e l’oggetto. Tutte le relazioni sono al di là del soggetto e dell’oggetto, siamo riflessi l’uno dell’altro e non possono esistere come individualità separate ma esistono solo in una unica relazione.
Essere immaginalisti ha diversi significati, ognuno è immaginalista a modo proprio, non esiste un modo perfetto, è questa la bellezza della vita imperfetta di cui parla.
Chi diventa immaginalista inizia a conoscersi profondamente ed a riconoscere le proprie ferite, soprattutto impara a riconoscere quelle che si pensa di non avere. In poche parole, Selene rende conscio l’inconscio e ci allena a trasformarci in persone migliori, questa è la magia che lei sa fare in qualità di sciamana.
È proprio vero che se si prendono strade inesplorate s’ imparano nuove cose si riesce a comprendere meglio gli altri e ciò di cui hanno realmente bisogno e non di cosa noi pensiamo abbiano bisogno.
Selene ti legge come se fossi un libro aperto, senza pregiudizi ti aiuta a vedere ed a risolvere, o come dice lei, a pacificare i tuoi daimones. La conoscenza di se stessi è la risoluzione delle ferite, è il passaggio dove bisogna avere più coraggio, è un po’ come morire in vita. Così come accade in natura, proprio come gli alberi d’autunno, tutto si ritira per poi germogliare nuovamente trasformato in primavera, anche questa convivale è capitata a novembre.
Grazie al RMCCP ed a Selene Calloni William che mi hanno dato la possibilità di creare un momento di stimolo e riflessione, ad oggi la conviviale ha avuto oltre 17.000 visualizzazioni e diverse richieste per entrare a far parte del mondo Rotariano.
Sara Elena Cattoli
Life Coach